<br><blockquote>Grazie Luciano per le tue precise e significative analisi.</blockquote><blockquote>Credo che il rugby italiano abbia in sè e nel proprio movimento tutte le capacità per superare questo</blockquote><blockquote>momento di buio e di depressione. Occorre però, a mio avviso, rimanere nel Sei Nazioni e lavorare in</blockquote><blockquote>maniera diversa da come è stato fatto negli ultimi 7/8 anni. Il rugby è cambiato molto, si è evoluto</blockquote><blockquote>e forse non tutti se nè sono accorti. Noi giochiamo ancora quel rugby vecchio, ma quel che è peggio, quel</blockquote><blockquote>rugby viene insegnato anche ai nostri giovani. C.O.S., se vuole veramente cambiare il rugby italiano, deve</blockquote><blockquote>praticare una rivoluzione totale nel settore tecnico, a cominciare dal n.° 1 e curare i giovani U17, U18, U20.</blockquote><blockquote>Tanto più che le U17 e U18 se la giocano spesso alla pari con le altre.</blockquote><blockquote>Saluti da 14cavallopazzo.</blockquote><blockquote><br></blockquote><blockquote><br></blockquote><blockquote>----Messaggio originale----<br>
Da: luciano37@libero.it<br>
Data: 21-mar-2017 19.33<br>
A: <rugbylist@rugbylist.it><br>
Ogg: [RUGBYLIST] sopra/sotto<br>
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<div></div> Amici della List,<br>ho rapidamente analizzato la tabella finale dei pronostici del Sei Nazioni e del risultato conclusivo dei 26 votanti, redatta da Roby Vanazzi..<br><br>Premesso che il pronostico si è rivelato difficilissimo con tre squadre finite a parità di punteggio, si rileva che risulta più facile fare zero punti, cioè sbagliare tutto (lo hanno fatto in 4), che indovinare tutto (un vincitore solitario); <br><br>Curiosa la sopra valutazione e la sotto valutazione delle squadre. <br>Le più sottovalutate sono state nell'ordine Scozia (19 volte), Francia 16, Inghilterra 8, Irlanda 5, Galles 3.<br>Le più sopra valutate Italia (18 volte), Galles 15, Irlanda 6, Francia 2, Scozia 2. Ovviamente l'Inghilterra (prima) non è stata mai sopra valutata, ma valutata correttamente 18 volte; altrettanto ovviamente l'Italia non è mai stata sotto valutata, ma valutata correttamente 8 volte (31 per cento dei votanti).<br><br>Ho "dato i numeri", ma è la conferma che la fiducia per la nostra nazionale permane sempre altissima e la speranza altrettanto. Se il dato è rappresentativo dei sostenitori azzurri, Conor O'Shea ha tutto il tempo disponibile, e la pazienza dell'ambiente, per attuare il suo (terrificante) progetto di cambiare il rugby italiano e costruire "la nazionale più forte di sempre", facendola risalire dal 15esimo posto del ranking, il peggiore della storia. .<br>Un saluto cordiale<br>Luciano Ravagnani<br><br>PS. In relazione al ranking, ai primi 8 posti ci sono attualmente le STESSE squadre che nel 1978 (39 anni fa!) , dopo l'ammissione della Francia avvenuta lo stesso anno, costituivano l'International Board, ora World Rugby. .C'è ancora qualcuno che crede che il rugby di vertice possa cambiare? <br><br>
</blockquote><br>