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<body bgcolor="#FFFFFF" text="#000000">
<font face="Arial">Ecco vedi Giovanni, lo dic<font face="Arial">i
anche tu ... E' di<font face="Arial">fficile cambiare ...</font></font></font><br>
<br>
E allora, continuiamo a spingere ... <span class="moz-smiley-s1"></span><br>
<br>
Ciao.<br>
Luca<br>
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<div class="moz-cite-prefix">Il 12/02/2017 19:51, Giovanni Ciraolo
ha scritto:<br>
</div>
<blockquote
cite="mid:58a0aeb9.c488df0a.bc771.08cbSMTPIN_ADDED_BROKEN@mx.google.com"
type="cite"><span
style="font-size:11.0pt;line-height:106%;font-family:
"Calibri","sans-serif";color:#1F497D"> Io
temo che oggi la nostra
possibilità di invertire il business model del nostro rugby,
come tu lo chiami,
non sia molto ampia. Richiederebbe una volonta’ generale di
tutto il sistema. Non
abbiamo neanche una Juventus del rugby! Puntare sui club oggi
non so cosa
potrebbe dare. I club hanno avuto il loro momento di gloria ma
hanno allevato
poco e non mi sembra che abbiano sfruttato la fortuna. Credo che
abbiano anche diversi
debiti. I campi di rugby possono aumentare quant6o si vuole ma
se il popolo
italiano non si convince a giocare ad alto livello saranno
preferiti nella
polisportiva nazionale calcio, pallavolo, ciclismo, basket, sci
ecc. Per
cambiare il nostro modello di rugby occorre fare un confronto a
tappeto con il
resto del mondo che conta e non mi sembra sia mai stato fatto. </span></blockquote>
<br>
</body>
</html>