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<div class="moz-cite-prefix"><a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:tizianotaccola1@alice.it">tizianotaccola1@alice.it</a> ha scritto il
07/10/2015 alle 21:05:<br>
</div>
<blockquote cite="mid:15043b200f8.tizianotaccola1@alice.it"
type="cite">Se usciamo dal Sei Nazioni, per il nostro rugby è
davvero finita.
<div>Usciremo dalla PRO 12 e torneremo in pochi anni al rugby
panino e frittata.</div>
</blockquote>
<br>
A parte il fatto che non vedo la relazione tra i due eventi (uscita
dal sei nazioni e dalla pro12, intendo).<br>
A parte il fatto che non vedo neppure la necessita' di partecipare
al pro12 per ottenere l'alto livello. Anzi, per me la PRO12, è un
po' un ripiego. Come dire, siccome non siamo capaci di creare in
Italia un campionato di alto livello, facciamo in modo di avere un
paio di "supersquadre" che partecipano a questo "campionato"
internazionale, così ci illudiamo di avere un movimento di alto
livello. Ma così riveliamo soltanto la nostra incapacità. E' il
campionato nazionale il vero motore e indicatore del livello in cui
si trova uno sport. Se non abbiamo un campionato di alto livello, è
solo perché il livello nostro rugby è livello basso. Punto. Per
migliorarlo dobbiamo, è necessario, è indispensabile, passare per il
miglioramento del campionato nazionale, dell'organizzazione di
promozioni e retrocessioni (meritocrazia?). Il PRO12 è un tampone.
In Italia è pure un tampone malfatto.<br>
<br>
Comunque, a parte queste considerazioni, a me il rugby panino e
frittata piace molto.<br>
<br>
Ciao<br>
Giovanni Sonego<br>
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