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Il Giappone al 50' era ancora pienamente in partita 10-12 e
attaccava con generosità: l'uscita anticipata di Mafi ha sicuramente
inciso sull'efficacia del gioco jap.<br>
Va valutato che i giapponesi per sopperire all'inferiorità fisica
giocano un rugby ad alta intensità e che due partite di questo tipo
a distanza di 4 gg hanno evidentemente messo a dura prova le riserve
di energie fisiche e mentali. <br>
Il rugby può essere "tranquillizzante" sotto molti aspetti,
garantisce un rispetto dei valori consolidati che ci può lasciare
serenamente addormentati sulle poltrone. <br>
Ciò detto, dovremmo augurarci che tanti Giappone continuino a
susseguirsi e che la regola del 20+20+20 (interessante questa tua
semplificazione) vada tranquillamente a farsi fottere ... <br>
<br>
Per quanto riguarda la "nostra" Italia, noi dovremmo continuare il
ns percorso di approfondimento ed allargamento della base,
migliorando ed affinando i sistemi di selezione. <br>
Fino ad allora, dovremmo rafforzarci nella consapevolezza che
"questo" è il ns livello: Romania, Canada, Tonga, Stati Uniti,
Giappone, ... sono le nazionali con cui possiamo onestamente
confrontarci. <br>
Le nazionali europee di prima fascia (tralasciamo le australi) sono
"battibili" solo in giornate di particolare ispirazione nostra e
"teresina" avversaria (cosa statisticamente sempre possibile in un
torneo "chiuso", come 6 Nazioni o mondiali ...). <br>
<br>
Ciao. <br>
Luca Oliva <br>
<br>
<div class="moz-cite-prefix">Il 23/09/2015 22:06, Giovanni Ciraolo
ha scritto:<br>
</div>
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<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D">La
formidabile scoppola (10-45) subita dal Giappone
contro la
Scozia evidenzia la nostra superficialità di italiani
nel commentare un match.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D">Naturalmente
mi metto tra i “colpevoli”. In pochi minuti dopo il
match con il Sudafrica sembrava fosse ascesa una nuova
potenza: più che il Sol
levante sembrava fosse nato un sole di mezzogiorno!
Probabilmente è accaduto che
i giocatori giapponesi fossero tutti molto attivi da
mesi e quindi nettamente superiori
fisicamente agli avversari mentre diversi selezionati
del Sudafrica non
giocavano da molto tempo e si trovavano in forma
penosa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D">Noi
italiani ci entusiasmiamo nel fabbricare miti, e poi
ci
divertiamo anche a farli crollare. Si trascura sempre
la regola del 20+20+20. Vent’anni
per un medio paese rugbistico per avvicinarsi ai paesi
di testa, altri venti
per cominciare un po’ alla volta a vincere in modo non
episodico ed infine 20 anni
finali per arrivare (ma solo molto progressivamente)
ad essere trattati “definitivamente”
alla pari con i grandi. L’Argentina ormai ha fatto
l’intero percorso. Ma manca
un pochino di praticanti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D">La
palla del calcio è rotonda, ed ogni risultato è
possibile: quindi
per i bookmakers è dura prevedere. La palla del rugby
non è tonda. Non è uguale
per tutti! Si può vincere in casi eccezionali anche
nel rugby, violando la
regola del 20+20+20, ma generalmente rimangono casi
eccezionali come l’utile
rettificato di una azienda viene nettato da tanti
componenti di reddito falsi o
del tutto occasionali!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D">g.ciraolo<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span
style="font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";color:#1F497D"><o:p> </o:p></span></p>
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