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<div class=Section1>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Più che ignorante mi sembri coltissimo. Mi sembri nel tuo decalogo
come Martin Lutero e come lui potresti forse esporre le tue tesi fuori dall’entrata
della curva sud del volgarissimo, rugbisticamente dopolavoristico e odiatissimo
Stadio Olimpico!<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Aldilà dell’indubbio interesse stilistico e concettuoso sempre presente
nei tuoi scritti, dalla tua prosa mi sembrano assenti due parole: divertimento
e amicizia.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Mi sembra di capire che tu vorresti espellere o declassare
queste due parole dal mondo del rugby. A mio parere sbagli. Il tuo sembra un
rigore senza libertà. <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Come può un giovane divertirsi nel tuo mondo e nella tua
pedagogia? La parola divertimento sembra assente dal tuo mondo. Anche l’amicizia
sembra relegata in un tunnel estraneo al gioco. Dovremmo forse coltivare la
figura di un sportivo superiore, di una figura patrizia che tutto sovrasta, di un
uomo con pochi amici, quasi nessun hobby, vigoroso ed infelice, ma
fantasticamente posizionato su di una immensa palla ovale educativa? <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>La fatica ed il dolore che tu associ in maniera strettissima al
rugby si incontrano, in realtà, in quasi tutti gli sport. Non è forse
faticosissima una regata che ti sega l’anima? Non sono faticosissimi cinque set
di pallavolo o di tennis? Non sono forse super-impegnativi due minuti stretti di
uno slalom gigante (ti parlo per lunga esperienza diretta) che si appropriano
del tuo fiato ed anche delle tue gambe? E cosa dire del ciclismo e della sua abnorme
ma richiesta pressione arteriosa? Vogliamo forse eleggere il rugby a disciplina
molto più faticosa di qualunque altra? Le tue affermazioni mi sembrano doloristiche
e come tali non richiamano gli insegnamenti di Maria Montessori, la quale per
certi versi si è opposta proprio al dolorismo privilegiando l’autovalutazione del
soggetto che impara rispetto ad ogni legge inculcata con la forza.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Come facciamo ad attirare bambini e adolescenti al rugby in una prospettiva
doloristica? Siamo davvero noi italiani gli unici a concepire il rugby in modo
diverso da tutto il resto del mondo? Che vuol dire? Viviamo in una savana dove
ripetiamo da sempre gli stessi gesti e gli stessi riti?<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Peccato che nel mondo ci sono interi paesi se non continenti che
copiano proprio i nostri prodotti. Peccato che l’italiano è la quarta lingua
del mondo e viene parlato in molti paesi rugbistici, con in testa Argentina ed
Australia. Mio padre è stato segretario d’ambasciata in Australia!<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>La tua demolizione del gioco dilettantistico e del terzo tempo mi
sembra consequenziale al tuo rifiuto (direi implicito) del divertimento nello
sport. Se non ci si può divertire, se non si possono fare amici dopo il gioco,
ma allora perché invocare il terzo tempo e perché provare anche il piacere in
uno sport come il rugby? Sembra che per te non ci sia una gioia anche nella
sofferenza. Sembra che non ci sia una libertà anche nella disciplina. Almeno è
questo che io penso.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Nella tua tavola la libertà sembra assente. Noi italiani saremmo
coloro che si ripetono e fanno sempre le stesse cose. Non saremmo liberi.
Beccaria ha sognato! <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Anche il tuo super-io francese mi sembra francamente esagerato.
Posso dire, assistito dai miei 6 anni di liceo francese a Parigi, che in quel
tipo di scuola si gioca a palla ovale essenzialmente per divertirsi e nella
stessa misura del calcio e non ho mai incontrato in questo una educazione
superiore. E’ vero che esiste anche la Francia protestante e dei palati
sopraffini, essenzialmente Tolosa, ma è una minoranza anche nel rugby. Non vedo
nessun tasso educativo strabiliante nel rugby transalpino. Semplicemente hanno
creato una scuola e la difendono. Giocavano quarant’anni fa in quelle zone dove
ancora oggi giocano. Nulla di divino, nulla di superiore. Non si impara il
rugby con gli dei greci! A mio parere si impara il rugby giocando, e
migliorandosi, come in ogni altro sport.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'><o:p> </o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>Giovanni Ciraolo <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'> <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'><o:p> </o:p></span></p>
<div>
<div style='border:none;border-top:solid #B5C4DF 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'>
<p class=MsoNormal><b><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>Da:</span></b><span
style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>
rugbylist-bounces@rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it] <b>Per
conto di </b>Salvatore Messina<br>
<b>Inviato:</b> martedì 7 aprile 2015 13:41<br>
<b>A:</b> rugbylist@rugbylist.it<br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] I: i maestri e Doro<o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>
<p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p>
<div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Ah ah ah!<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Prendo a spunto le tue parole
per una mia considerazione "ignorante"...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Per imparare a fare qualsiasi
cosa bisogna prima capirne la finalità: un cucchiaio serve a mangiare meglio
che con le mani, il cambio automatico a tenere entrambe le mani sul volante, il
telaio computerizzato a tessere disegni complicati in breve tempo e l'amante a
tamponare quando la moglie ha il mal di testa.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Una volta capito questo ci si
guarda in giro e si vede come sono fatte queste cose e come si usano al meglio.
Se si è bravi si migliorano altrimenti si impara a costruirle e ad usarle.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Noi italiani in questo siamo
bravissimi perché, contrariamente a quanto si creda, la concorrenza nel nostro
paese è fortissima e fin da bambini impariamo a "passare davanti agli
altri in fila".<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Questo perché ci guardiamo in
giro, osserviamo, copiamo e poi realizziamo ciò che abbiamo capito.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Lo stesso avviene con il
rugby solo che per noi il rugby significa qualcosa di COMPLETAMENTE diverso dal
resto del mondo. Non lo abbiamo cioè capito. Continuiamo quindi ad impegnarci,
investire, spremerci il cervello, copiare ma finché la nostra idea di rugby
sarà diversa saremo competitivi con il resto del mondo solo nelle occasioni in
cui il nostro rugby coincide con quello degli altri.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Alcuni luoghi comuni...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Il rugby sport per
tutti"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Non è assolutamente vero: per
giocare a rugby bisogna essere forti, veloci ed aggressivi; in grado di
sopportare (veramente) il dolore e la fatica e con una massa muscolare adatta
ad assorbire i colpi. Il fighetto o il panzone perderanno sempre contro il
"figlio di puttana".<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"L'importante è
partecipare"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>L'importante è vincere. Si
può partecipare ad una partita di tennis, una partita di calcio o a briscola ma
per placcare l'avversario o superare un placcaggio bisogna avere VOGLIA di
vincere altrimenti lo si prende per la maglia o si fa una ruck (questa la
capiscono in pochi!)... Così come scalare una montagna o una salita in
bicicletta.. devi aver fame di vincere non di partecipare, altrimenti si
molla...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Terzo tempo"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Il terzo tempo è una
invenzione tutta nostra. Per i non anglo-sassoni non è concepibile prendersi a
mazzate e poi ridere e scherzare assieme. I latini odiano in segreto, ti
colpiscono alle spalle e considerano la violenza come un mezzo per raggiungere
uno scopo. Gli altri si prendono a botte perché è divertente, al pari di bere e
fare sesso... Così negli ultimi 20 anni si è enfatizzato il terzo tempo per
portare al campo gente che con il rugby non aveva niente a che fare ma a cui piaceva
avere un motivo per mangiare e bere e fare casino... Risultato? Olimpico e club
house stracolmi ma in campo i soliti 4 gatti!<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Rugby sport di
contatto"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Mi sono sempre domandato che
cosa sia il contatto... L'unica cosa che mi viene in mente è una ragazzina
timida che cerca di sfiorare il corpo del suo amato segreto.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Il rugby è uno sport di
scontro. E' un combattimento tra me e l'avversario e quando si va a placcare
100 kg in piena velocità la tecnica serve a poco se non hai "istinto
omicida". La differenza, da spiegare alle mamme (ma che loro non capiranno
mai appunto perché sono mamme) è che l'aggressività non va repressa ma gestita
perché nella vita prima o poi capiterà quel momento in cui devi tirare fuori le
unghie e i denti. Oltretutto se la nostra situazione psichica non è equilibrata
potrà esplodere incontrollata per futili motivi.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Rugby sport di
valori"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Qui dovrei scomodare Kant ma
è troppo anche per me... Però aveva ragione su tantissime cose, in primis la
morale umana.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Sport educativo"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Nessuno ha dubbi su questo.
Semmai la domanda sta nel concetto stesso di educazione nel nostro paese.
Sopratutto cosa vogliamo e-ducare...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>"Metodo globale"<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Lasciato per ultimo
appositamente. L'unico concetto "tecnico" ma che riassume in se tutte
le mancanze del nostro rugby. Se ne sono dette tante e tante ancora se ne
dicono tra chi ringrazia, maledice, benedice o semplicemente è in disaccordo
con Villepreux che ha inventato (???) "la madre" di tutte le
metodologie didattiche dell'ital-rugby.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Diciamo subito che di per se
è valida così come è valido un antibiotico. Quello che però dobbiamo valutarne
è la posologia. Se ho mal di denti forse è un tantino inutile...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>(Sospiro...)<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Tanto per riassumere l'idea
del famoso metodo di insegnamento del rugby ha origini lontane e si basa
essenzialmente sul famoso metodo Montessori (e/o Agazzi) in cui il bambino
essenzialmente scopre e si auto-forma in base all'esperienza (guarda caso idea
nata da italiani...). Senza dare un giudizio positivo o negativo, la
particolarità del francese sta nel fatto di aver utilizzato tale metodo come
stratagemma per facilitare l'insegnamento del rugby nelle scuole francesi anche
da parte di insegnanti (insegnanti laureati) che non lo conoscevano.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Applicato da noi è stato
sfruttato per far insegnare il rugby anche a persone che non sapevano nemmeno
cosa fosse... E i risultati si vedono!<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>La differenza tra noi e la
Francia sta nel fatto che alla scuola francese il rugby serviva come sussidio
educativo. Stava poi alla FFR ed ai club convogliare i ragazzi che se ne
appassionavano oltre l'attività educativa scolastica.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Da noi invece si è usato il
metodo globale direttamente sui campi a mano di insegnanti volenterosi ma che
nella maggior parte dei casi (sopratutto negli ultimi anni a seguito dell'inserimento
delle "obbligatorietà") non avevano un vissuto rugbystico per
definire gli obbiettivi da raggiungere con il metodo globale.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Con l'avvento del
rugby-televisivo anche i pochi obbiettivi tecnici rimasti sono stati
miseramente confusi...<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14186">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>C'è altro ma qui ho esposto i
punti salienti delle peculiarità del nostro modo di interpretare il rugby.
Alcuni sono antichi, altri sono più moderni intervenuti ad
"incancrenire" la situazione.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14185">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14185">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Cambiamo il nostro rugby o
ritiriamoci a giocarlo solo tra di noi... <o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14185">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14185">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14184">
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14183">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'>Salvatore Messina<o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-size:10.5pt;
font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p> </o:p></span></p>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14180">
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14179">
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_14178">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-family:"Helvetica","sans-serif";
color:black'>----- Messaggio inoltrato -----<br>
</span><b><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif";
color:black'>Da:</span></b><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif";
color:black'> "luciano37@libero.it" <luciano37@libero.it><br>
<b>A:</b> rugbylist@rugbylist.it <br>
<b>Inviato:</b> Venerdì 3 Aprile 2015 12:06<br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] i maestri e Doro</span><span style='font-family:
"Helvetica","sans-serif";color:black'><o:p></o:p></span></p>
</div>
<div id="yui_3_16_0_1_1428398123904_15267">
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-family:"Helvetica","sans-serif";
color:black'><o:p> </o:p></span></p>
<div id=yiv7903010284>
<p class=MsoNormal style='background:white'><span style='font-family:"Helvetica","sans-serif";
color:black'>Con gli auguri per la Pasqua, chiedo agli amici della List
di accettare anche una breve considerazione sul "dibattito" in atto a
proposito di Georgia e Italia.<br>
Nei miei, purtroppo lunghi anni con, o accanto, la Nazionale, a ogni delusione
azzurra ho visto concretizzarsi l'ammirazione per nuovi
"maestri" o modelli da imitare. <br>
Così prima la Francia, poi la Romania, poi perfino l'Urss (i cui tecnici
affermavano di avere affinato il loro rugby sui filmati del "Cinque
Nazioni") e quindi, a cascata, tutto il rugby di lingua inglese, per non
parlare dell'Argentina. Adesso la Georgia.<br>
Non entro nel merito, ricordo solo una frase tanto giocosa quanto
lapidaria, dell'indimenticato Doro Quaglio: " Nonostante tutti questi
maestri, di rugby non abbiamo imparato quasi niente. Ma quanto ignoranti
siamo, noi italiani?"<br>
Auguri ancora<br>
Luciano Ravagnani<o:p></o:p></span></p>
</div>
<p class=MsoNormal style='margin-bottom:12.0pt;background:white'><span
style='font-family:"Helvetica","sans-serif";color:black'><br>
__________________________________________<br>
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