<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:HelveticaNeue, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif;font-size:16px"><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_15043" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_1_1427296013393_15042">Innanzitutto vorrei chiedere gentilmente a Sonego come mai ricevo i messaggi in triplice copia?</span></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_19740" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_1_1427296013393_19739">Dopo di ché mi stimola il dibattito sul doping e sul livello dei tecnici italiani che è seguito al mio commento sul "bilancio azzurro 6nazioni 2015" nel quale ho imperdonabilmente dimenticato di sottolineare la splendida performance delle <ragazze> uniche a tenere alto il vessillo tricolore nella stagione che va a concludersi.</span></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_34771" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_1_1427296013393_34770">Mi auguro che le "voci" in merito alla possibilità che fuori dal nostro Paese ci siano rugbisti che si 'dopano' sia infondata, altrimenti non saprei perdonarmi le accuse agli azzurri -di mancanza di professionalità al cospetto di avversari che nella endurance hanno, come minimo, due marce in più -che vado facendo ormai da una decina di anni. Ma è possibile che gli italiani che giocano all'estero nelle formazioni che forniscono i nazionali alle partecipanti al 6Nazioni, se fosse vero, non ne siano a conoscenza?</span></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_62766" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_1_1427296013393_62767">Per ciò che riguarda i tecnici voglio brevemente ricordare l'impulso dato nei primi anni Ottanta al rugby del Bel Paese in seguito al "1° Convegno Mondiale sul Gioco del Rugby" tenutosi a Roma nel 1981 e al quale furono invitati i più quotati tecnici dei due Emisferi che tennero relazioni, sulle varie fasi del gioco il mattino poi illustrate sul campo nel pomeriggio, a un numeroso gruppo di allenatori italiani. Non sarebbe forse il caso, dopo 35anni, di riproporre un aggiornamento?</span></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_94584" dir="ltr"><span></span><br></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_95617" dir="ltr"><span>romano rambaldi </span></div><div id="yui_3_16_0_1_1427296013393_31013" dir="ltr"><span id="yui_3_16_0_1_1427296013393_76114"> </span></div> <br><div class="qtdSeparateBR"><br><br></div><div class="yahoo_quoted" style="display: block;"> <div style="font-family: HelveticaNeue, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif; font-size: 16px;"> <div style="font-family: HelveticaNeue, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif; font-size: 16px;"> <div dir="ltr"> <font face="Arial" size="2"> Il Mercoledì 25 Marzo 2015 17:16, "tizianotaccola1@alice.it" <tizianotaccola1@alice.it> ha scritto:<br> </font> </div> <br><br> <div class="y_msg_container"><div id="yiv7029647724">Appunto. In Italia.<div>Cari saluti </div><div>14Cavallopazzo<br>
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<blockquote>
----Messaggio originale----<br>
Da: ilfalco7@libero.it<br>
Data: 25-mar-2015 16.30<br>
A: <rugbylist@rugbylist.it><br>
Ogg: [RUGBYLIST] R: I: R: I: R: Doloroso consuntivo.<br>
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<div>Non si vuole negare il probl del dooping.</div><div>Solo che in alcuni sport è sistematico xche cambia completamente i valori in campo.</div><div>Ma i controlli ci sono. Nel mio club 10 giorni fa sono venuti sul campo di allenamento hanno sorteggiato 4 giocatori ed eseguito il controllo. L organismo che li fa non è solo italiano.</div><div>Ripeto questo non esclude a priori. Ma dire che è sistematico e attribbuire tutte le prestazioni a questo è fuorviante oltreché falso.</div><div>Ho avuto il piacere di stare negli staff della naz i primi 5 VI naz e posso dire x certo che non esisteva in maniera assoluta nessun tipo di "aiuto" illegale da parte di staff o chicchessia. </div><div>Poi che un giocatore possa averne fatto uso ci può stare ma i controlli c erano sempre.</div><div><br></div><div><br></div><div><div style="color: rgb(87, 87, 87); font-size: 9px;">Inviato da Samsung Mobile.</div></div><br><br><div>-------- Messaggio originale --------</div><div>Da: tizianotaccola1@alice.it </div><div>Data:25/03/2015 15:26 (GMT+01:00) </div><div>A: rugbylist@rugbylist.it </div><div>Oggetto: [RUGBYLIST] I: R: I: R: Doloroso consuntivo. </div><div><br></div><div>TERRENO MINATO: PERICOLO DI MORTE</div><div><br></div>Calma, leggere attentamente. <div>Intanto sono già diversi giocatori nazionali di vari Paesi che cominciano a parlare.</div><div>Dicono che si sono dopati su "consiglio" dei medici di federazione.</div><div>Non so se sia già uscito o uscirà a giorni il libro-verità di un giocatore francese</div><div>che confessa di essersi dopato e dichiara che questa è prassi comune, e non è il </div><div>primo che fa queste affermazioni. Dice che altrimenti certi ritmi di corsa per 80', insieme</div><div>a mischie, touches, maul, ruck e placcaggi non si potrebbero reggere.</div><div>Sappiamo che nei paesi anglosassoni il moralismo sul doping è molto diverso dal nostro.</div><div>Tutto questo mi fa<span style="background-color: rgb(255, 255, 255);"> pensare </span>che all'estero ci sia un uso di doping assai diffuso.</div><div>Detto questo non affermo che i nostri non si dopano. Comunque reggono solo un tempo.</div><div>Quanto ai controlli penso ai ciclisti che vengono controllati dalla federazione, solo che quando negli alberghi</div><div>del Giro d'Italia capita la Guardia di Finanza, dalle finestre volano quintali di siringhe e di flaconi.</div><div>Allora che controlli sono?</div><div>Un caro saluto da 14Cavallopazzo</div><div><br>
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<blockquote>
----Messaggio originale----<br>
Da: ilfalco7@libero.it<br>
Data: 25-mar-2015 12.15<br>
A: <rugbylist@rugbylist.it><br>
Ogg: [RUGBYLIST] R: I: R: Doloroso consuntivo.<br>
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<div>Trovo un po triste risolvere dicendo gli altri si dopano noi no.</div><div>I giocatori in europa sono controllati e x me il vero dooping è piu in basso dove i controlli non ci sono.</div><div><br></div><div>Premesso che sono altrettanto deluso da questa italia un cambiamento c è stato.</div><div>Abbiamo cominciato a segnare molto di più in termini di mete. </div><div>Guardate gli ultimi 5 anni.</div><div>Ma la scarsa capacità nel restare nel match certo è preoccupante.</div><div><br></div><div><br></div><div><div style="color: rgb(87, 87, 87); font-size: 9px;">Inviato da Samsung Mobile.</div></div><br><br><div>-------- Messaggio originale --------</div><div>Da: tizianotaccola1@alice.it </div><div>Data:25/03/2015 08:17 (GMT+01:00) </div><div>A: rugbylist@rugbylist.it </div><div>Oggetto: [RUGBYLIST] I: R: Doloroso consuntivo. </div><div><br></div><br>
Concordo. E' anche vero che il gioco espresso dalla nazionale italiana non evolve più da 4-5 anni. <div>Solo il primo anno di Brunel ci ha insegnato qualcosa, che in seguito si è esaurito. Siamo rimasti al palo.<div>Mentre le altre nazionali hanno progredito verso un rugby "totale" dove gli avanti diventano all'occorrenza trequarti, noi</div><div>siamo rimasti al "carrettino". Non sono molto sicuro che i nostri tecnici abbiano bisogno di essere istruiti dai tecnici stranieri. </div><div>Penso invece che nelle stanze di comando ci sia qualcosa che impedisca ad allenatori preparati, tecnici bravi, preparatori fisici quotati</div><div>di esprimersi. Penso anche che le altre squadre si dopino allegramente. La nostra non so, ma poichè regge solo un tempo,</div><div>questo mi fa propendere verso il no.</div><div>Ecco, se si premette questa ipotesi, tutto si spiegherebbe, tutto sarebbe più decifrabile: questo però è un terreno ipotetico</div><div>e minato al massimo. Chi tocca muore.</div><div>Un caro saluto</div><div>14cavallopazzo<br>
<blockquote>
----Messaggio originale----<br>
Da: jxcira@tin.it<br>
Data: 24-mar-2015 22.21<br>
A: <rugbylist@rugbylist.it><br>
Ogg: [RUGBYLIST] R: Doloroso consuntivo.<br>
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-->
<div class="yiv7029647724Section1">
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">La sconfitta contro il Galles è indubbiamente stata bruciante e si
torna a parlare di una Italia marginale nel panorama internazionale. L’articolo
di Repubblica fa un po’ da eco a ciò che si potrebbe chiamare l’abbassamento
tendenziale del “rating” dell’Italia.</span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">A mio parere, come sempre accade a noi italiani in situazioni di
notevole sconfitta, si sta anche esagerando.</span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">Non voglio entrare troppo nel merito delle classifiche dell’IRB,
ma francamente, ad esempio, la posizione della Georgia è decisamente
sopravvalutata visto che questa squadra, in crescita indubbia dalla fine degli
anni novanta, grazie principalmente ad un allenatore francese, non ha mai
battuto una grande del rugby mondiale (e mi pare solo una volta ha prevalso molto
strettamente su Samoa). Per quanto riguarda il 6 Nazioni, a prescindere dalle
classifiche e dai cucchiai, vorrei osservare come nel confronto con la Scozia
dal 2000 in poi noi (compreso il 2015) abbiamo segnato 97 mete contro 91: nella
classifica dei punti la Scozia è davanti non di molto perché, evidentemente, ha
dei migliori calciatori (Ragazzi, ma vi rendete conto dell’uscita di Dominguez
e Troncon?) . Prima di dire che “non siamo più nulla”, come si legge nel web, rifletterei.
L’articolo di Repubblica, più che guardare al futuro, attacca frontalmente il
centralismo federale e formula un'unica proposta: quella di importare allenatori
stranieri e di assegnarli ai nostri migliori talenti: appoggio senz’altro questa
proposta, ma che respiro può avere a lungo termine? Il rugby è cultura, e la
cultura parte dal basso, e non bastano gli assi del volante per vincere!</span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">Tempo fa, attirato dal fenomeno Sassari, ho guardato sul web gli
impianti sportivi della città. Ce ne sono molti ed anche molto belli oltre al
basket fenomenale, ma l’unico per il rugby mi pare che sia un campetto spelacchiato
fuori città. Io penso che praticare il rugby in condizioni così disagiate è un
miracolo che fa enorme onore ai praticanti. Ma perché mettere sempre sotto
inchiesta la federazione? Cosa dire allora dei sindaci locali che puntano talvolta
alla gran cassa? Cosa dire del CONI? Cosa dire di tante autorità latitanti non
solo verso il rugby ma verso ogni spinta civile dei cittadini e verso le TV
locali etc … ? <br>
Che il problema tecnico dell’Italia sia così catastrofico come un certo lamento
sta sostenendo, questo è discutibile. Sconfitte del tipo 61-20 capitano, l’ultima
in Galles-Scozia nel 2014. La vera variabile in gioco è la caduta verticale della
tensione, innanzitutto fisica e nel gioco di piede, che sembra prendere la
nostra squadra quando l’avversario segna mete vicinissime. Io sono convinto che
questa riduzione di impegno/resistenza dei giocatori sia innanzitutto fisica: a
parte sospetti di doping, i nostri nazionali non si allenano abbastanza e non
passano sufficiente tempo nell’ambiente azzurro. Qui c’è un abisso rispetto all’Inghilterra
dove il CT può fare letteralmente quello che vuole della sua rosa allargata. E la
differenza si vede: francesi debordati.</span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">Abbiamo iniziato il 6 Nazioni 2015 contro l’Irlanda. Cioè contro
il vincitore dell’edizione di quest’anno. Francamente mi trovavo credo nella curva
giusta di quel match e non mi sembra di aver visto un crollo dello schieramento.
Più che per gli errori sicuramente commessi dall’apertura, manchiamo quasi
totalmente di pressione in fasi critiche dei match. A quel punto andiamo sotto
anche nelle touches, punto fondamentale per il morale di una squadra di rugby.</span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">A mio parere, la nazionale deve prevalere su ogni altra esigenza
di campionato o di banali test match dove tutto ruota e fa girare la testa. </span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;">g. ciraolo </span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;"> </span></div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="color: rgb(31, 73, 125); font-size: 11pt;"> </span></div>
<div style="border-width: 1pt medium medium; border-style: solid none none; border-color: rgb(181, 196, 223) currentColor currentColor; padding: 3pt 0cm 0cm; border-image: none;">
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><b><span style="font-size: 10pt;">Da:</span></b><span style="font-size: 10pt;">
rugbylist-bounces@rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it] <b>Per
conto di </b>pierofilotico@gmail.com<br>
<b>Inviato:</b> martedì 24 marzo 2015 16:44<br>
<b>A:</b> rugbylist@rugbylist.it<br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] Doloroso consuntivo.</span></div>
</div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"> </div>
<div class="yiv7029647724MsoNormal"><span style="font-size: 9pt;">Ieri
su Repubblica c'era questo lungo articolo. Un bilancio fallimentare, direi.</span><br>
<span style="font-size: 9pt;">http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2015/03/23/mezzo-miliardo-per-63-ko-il-bilancio-da-piangere-del-rugby-made-in-italy44.html?ref=search</span></div>
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