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<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>La Francia si prepara ad affrontare l’Italia il 15 marzo
prossimo con una lista enorme di atleti infortunati o incerti, tra cui Parra,
Fofana e forse anche Lopez. E’ probabile che scenderanno in campo giocatori
di vecchia appartenenza come Bastareaud e Mermoz o comunque gente che da tempo
è fuori squadra ma non mai stata fuori dalla selezione globale. Avremo probabilmente
di fronte il contrario di una Francia dimessa e disarticolata. Dopo l’insuccesso
con il Galles, Philippe de Saint-André ha parlato della Francia ormai come di
una “potenza minore”; tuttavia credo che stiamo assistendo in alcuni
paesi al superamento del modello delle nazionali -blocco (con titolari fissi
dal rendimento molto oscillante) per intraprendere la strada delle nazionali –
efficienza che includono giocatori i quali, esclusi dal giro internazionale
maggiore, sono quelli che poi fanno più punti nel proprio campionato. Si pensi in
particolare a centri o estremi che evolvono perfettamente anche come ali. Non c’è
da attendersi una Francia boccheggiante: probabilmente avremo di fronte una
Francia con personaggi maturi (anche della WRC del 2011) e giocatori di potenza
con grande gioco di gambe. Ci vorrà la migliore Italia per sfidare la formazione
avversaria.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'>g.ciraolo <o:p></o:p></span></p>
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