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Convengo che il sistema non è perfetto. </p><p>Convengo che non ho capito bene l'argomento.</p><p>Mi piacerebbe sapere le controproposte per capire meglio.</p><p>Poi in tutti gli sport, in tutte le società ed in ogni aggregazione ci sono amicizie che sfociano in una "casta". </p><p>O così le vede colui che si sente penalizzato sui meriti.</p><p>Un caro saluto 14cavallopazzo</p><p><br>
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----Messaggio originale----<br>
Da: giorgioxt@email.it<br>
Data: 12-nov-2014 10.51<br>
A: <br>
Cc: <rugbylist@rugbylist.it><br>
Ogg: Re: [RUGBYLIST] R: Re: I: R: R: Samoa<br>
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<!---->Ciao a tutti da Giorgio<br><div><div>Il giorno 11/nov/2014, alle ore 18:40, <a href="mailto:tizianotaccola1@alice.it">tizianotaccola1@alice.it</a> ha scritto:</div><br class="Apple-interchange-newline"><blockquote type="cite"><p><br>
Condivido l'equilibrio .</p><p>Trovo le critiche sugli equiparati o sui nostri giocatori che militano all'estero un tantino esagerate. Ormai anche altre squadre dell'emisfero Nord ricorrono agli equiparati. Che dire poi della grande squadra dei Pumas i cui giocatori militano in gran parte all'estero?</p><p>Le accademie hanno già dato qualche frutto ed altri ancora ne daranno. Se c'è un pensiero che mi tormenta, caso mai, è quello di non vedere prospettive di sviluppo per i nostri U19 e U20 che dimostrano di avere delle qualità interessantissime. Penso che questi giovani sono troppo giovani per entrare nella Celtic (a parte qualche eccezione) e che se ristagnano nella nostra Eccellenza non hanno quella spinta, quella istigazione a migliorarsi, non assorbono quelle tempistiche e quella capacità di sopportare innumerevoli fasi di gioco che nel rugby moderno è indispensabile. Insomma i giovani vanno cresciuti con altri giovani dei campionati di livello superiore, vedi Francia, Galles ecc. ecc.</p><p>14Cavallopazzo</p><div><br></div></blockquote>Posso essere d'accordo sul resto, ma non sulle Accademie .</div><div>Il rapporto costi/benefici è spaventoso visti i risultati (che si possono tranquillamente valutare visto che sono già passati anni) , e non è nemmeno l'aspetto peggiore.</div><div>L'aspetto peggiore è aver voluto creare un sistema separato e contro il resto del rugby, quello reale che viene fatto dai club, rifiutando qualunque confronto e creando una vera e propria CASTA di PRESCELTI .</div><div>Questo è l'errore fondamentale , un ragazzo di una accademia U18 moderatamente bravo ha quasi una possibilità su 2 di entrare nella Francescato, la stessa accademia Nazionale NON PUO' scegliere i ragazzi migliori ma DEVE RISPETTARE DELLE QUOTE , quando sei in accademia nazionale hai la quasi certezza di arrivare alle Zebre ma sicuramente in Nazionale giovanile. </div><div>Come si può fare qualità SENZA selezione e confronto? a me risulta che NESSUNO sia mia stato allontanato dalle accademie per scarsa qualità od impegno…</div><div><br></div><div>Le Accademie potevano e potrebbero avere una funzione importante dove i club non hanno le forze e le qualità per fare formazione, dove i numeri sono bassi al punto da non fare le squadre, ma per la crescita e lo sviluppo un campionato nazionale giovanile meritocratico costa molto, ma molto meno ed è molto più formativo.</div><div><br></div><div>Poi quando ci decideremo a valutare le società per il loro merito formativo invece che per l'appartenenza o meno al "giro degli amici" sarà sempre troppo tardi.</div>
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