<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:HelveticaNeue, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, Lucida Grande, sans-serif;font-size:16px"><div>Sabato, nella Cappella dell'Ospedale Bellaria, si è tenuta la cerimonia funebre a Gianni Zanasi alla presenza di parenti, amici ed ex rugbisti. Il Bologna rugby 1928 era presente con una nutrita rappresentanza di dirigenti e con un significativo omaggio floreale. Ieri sui campi da gioco dove sono scese in campo le sue 11 squadre il Bologna lo ha ricordato con un minuto di silenzio.</div><div>La famiglia mi ha incaricato di partecipare il proprio ringraziamento ai "listaroli" che hanno inviato mail in ricordo di Gianni. </div><div>romano rambaldi</div><div><br></div><div><br></div><div>Ps- Ieri ho assistito, grazie a Sky, all'incontro fra Ospreys e Benetton e sul quale avrei un paio di osservazioni. La prima
riguarda la disciplina (calci di punizione, "peccati mortali") e la "diligenza" (mischie contro, "peccati veniali") ebbene ho registrato che la formazione ospitante non ha mai subito calci di punizione nella propria metà campo, mentre i biancoverdi hanno perso la lucidità dei primi minuti di gioco proprio dopo il terzo piazzato che li ha portati sullo 0-9.</div><div>Quello che manca ai giocatori in biancoverde è, a mio avviso, la CONTINUITA' che alberga solo in alcuni atleti e massimamente in Favaro.</div><div>Per chiudere mi servo di un antico proverbio "il pesce puzza dalla testa" per dire che non capisco, nella speranza che qualcuno me lo spieghi, perché il giocatore che più di tutti sa sacrificarsi senza risparmio di energie e per tutto l'arco degli 80' non vesta i galloni di capitano. Se non erro "il buon esempio vien dall'alto". </div></div></body></html>