<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8"></head><body ><div><br></div><div>Concordo.</div><div><br></div><div><div style="font-size:9px;color:#575757">Inviato da Samsung Mobile</div></div><br><br>-------- Messaggio originale --------<br>Da: Giovanni Ciraolo <jxcira@tin.it> <br>Data:07/06/2014 23:36 (GMT+01:00) <br>A: rugbylist@rugbylist.it <br>Oggetto: [RUGBYLIST] la batosta dei "migliori" <br><br>
<div><font size="2" face="Arial">La formidabile batosta subita dalla Francia contro
i Wallabies (23-50), con il rischio scongiurato solo in finis di incassare il
record assoluto di passivo, mi fa pensare. Perché anche in questi test si fanno
giocare molti giocatori tra i "migliori" della nazione? Un tempo la parola
"migliore" aveva anche un significato politico ed indicava chi è
insostituibile. Non capisco perché gli allenatori di oggi siano insensibili a
mettere alla prova nuovi giocatori, magari anche i più forti
fisicamente. Non si riesce più a vivere la propria età. Anche nel calcio
Prandelli ha fatto giocare al massimo un elemento già affermato e
confermato come Montolivo ed il risultato è che l'abbiamo perduto per il
Mondiale. Siamo in una fase in cui non ci rendiamo più conto della positività
della giovinezza ed anche dell'ingenuità che dovrebbe marcare gli anni verdi.
Così è difficile studiare percorsi e metodi. Infatti si studiano recuperi più
che lanci nella mischia! Ormai si vedono adolescenti dare delle lezioni di
educazione sentimentale agli adulti. Peccato! </font></div>
<div><font size="2" face="Arial">g.ciraolo</font></div>
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