<div dir="ltr">scusate ma credo che il punto non sia questo...<div>il problema non è fare o non fare l'alto livello è ovvio che debba essere fatto e puntando sempre più in alto.</div><div>Così come non si possono distribuire, come accade o come già troppe volte accaduto, risorse economiche senza un certo e certificato ritorno in termini di sviluppo del movimento.</div>
<div>A mio avviso tutte le energie devono essere convogliate verso la definizione di un programma di sviluppo, almeno decennale, che fissa e determina i canoni, a cui tutti si devono attenere, per lo sviluppo del movimento sia in termini tecnici che di gestione.</div>
<div>Con l'avvento delle ultime riforme si è rovesciata la piramide, molte o quasi tutte le risorse sono impiegate per far svolgere attività di un presunto alto livello a un numero esiguo di praticanti abbandonando a se stessi tutti gli altri e con particolare colpa il settore del minirugby.</div>
<div>Quindi ci troviamo nel paradosso di avere risorse economiche, a livello federale, ma di non spenderle per aumentare la base e di conseguenza avere un vertice di un livello sempre più alto.</div><div>Come saltarci fuori? dal mio punto di vista solo con un deciso cambio di rotta e puntando sulla qualità di chi determina la crescita dei giocatori a tutti i livelli quindi: educatori/allenatori e arbitri.</div>
<div>"Imponendo" una forte crescita in questo senso i club non possono che beneficiarne avendo la possibilità di avere una offerta che è di certo infinitamente più spendibile e appetibile rispetto alla media attuale.</div>
<div>Questo è quello che fa il Tolosa, visto che è stato citato, e che perseguono le federazioni più evolute.</div><div>Ho ovviamente semplificato in quanto ci sarebbero ulteriori voci da poter sviluppare ma spero che sia chiaro il concetto.</div>
<div><br></div><div>Sarà mai possibile da noi? Solo chi ha veramente passione ha la forza e la volontà di cambiare tutto</div><div><br></div><div>buon we</div><div>Bruno</div></div><div class="gmail_extra"><br><br><div class="gmail_quote">
Il giorno 15 febbraio 2014 10:50, Mauro Ottaviani <span dir="ltr"><<a href="mailto:maurottaviani@yahoo.it" target="_blank">maurottaviani@yahoo.it</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">
<div dir="auto"><div>Scusa, visto che evidentemente conosci i numeri, potresti gentilmente renderli noti anche a noi? </div><div><br></div><div>L'alto livello costa: immagino tu sappia che, per esempio, il budget di Tolosa è ad oggi di poco inferiore al budget della FIR) mentre 10 anni fa era di un terzo e non mi si venga a dire che a Tolosa non c'è la cultura delle giovanili.... </div>
<div><br></div><div>Grazie. Mauro</div><div><br></div><div>Nota a margine: se una società ha un management poco abile non è che la FIR debba ripianare i suoi debiti indipendentemente dalla sua posizione geografica.... Secondo me è intollerabile che ci sia in eccellenza una società che è fallita più volte ed è rinata come un'araba fenice lasciando all'asciutto i creditori e questa è una delle conseguenze della distribuzione a pioggia di contributi federali....</div>
<div><br><br></div><div><br>Inizio messaggio inoltrato:<br><br></div><blockquote type="cite"><div><b>Da:</b> "<a href="mailto:solorugby@libero.it" target="_blank">solorugby@libero.it</a>" <<a href="mailto:solorugby@libero.it" target="_blank">solorugby@libero.it</a>><br>
<b>Data:</b> 15 febbraio 2014 06:31:49 CET<br><b>A:</b> rugbylist rugbylist <<a href="mailto:rugbylist@rugbylist.it" target="_blank">rugbylist@rugbylist.it</a>><br><b>Oggetto:</b> <b>[RUGBYLIST] R: R: R: No Celtic</b><br>
<b>Rispondi a:</b> "<a href="mailto:solorugby@libero.it" target="_blank">solorugby@libero.it</a>" <<a href="mailto:solorugby@libero.it" target="_blank">solorugby@libero.it</a>><br><br></div></blockquote><div class="">
<blockquote type="cite"><div><p style="margin:0px;padding:0px">Chiamalo anche discorso semplicistico. Io però , anche se sono i conti della serva , li so fare. I soldi che arrivavano quando non partecipavamo alla Celtic erano quasi uguali a quelli odierni. Ed i risultati erano , a livello delle Nazionali uguali se non migliori a quelli odierni. C'è una piccola differenza , allora non si spendevano il 40/50% del budget per circa 100 persone tra atleti tecnici e personale vario (le due celtiche piu nazionale). Per me questo è intollerabile. Sono scomparse , o stanno per sparire , società che hanno fatto la storia del rugby Italiano e quelle che riescono ancora a tirare avanti lo fanno con molta sofferenza, I soldi vanno distribuiti alla base in percentuale direttamente proporzionale alla grandezza della base . Oggi questo non avviene. Si pensa al vertice (100 elementi) e pochissimo alla base (80.000 tessesati). </p>
<p style="margin:0px;padding:0px">GA</p></div></blockquote></div></div><br>__________________________________________<br>
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