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<DIV><FONT size=2 face=Arial>A volte mi chiedo perché, quando manca
improvvisamente uno sportivo, gli diciamo spontaneamente di
essere bravo anche da lassù, e di aiutarci. Bisogna aver la fede per
dire questo, ma spesso lo diciamo spontaneamente.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Però ad esempio la morte improvvisa, o la
gravissima invalidità in una fase di gioco in mezzo al campo, è qualcosa
che fa saltare in aria tutte le nostre categorie.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Ci accorgiamo che la vita può essere breve, e che
lo spirito polemico (a parte quello goliardico, inevitabilmente italiano) vale
poco.</FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>A volte mi chiedo che vuol dire parlare del
"lassù". Nel Vangelo, Gesù, prima di morire, dice al buon
ladrone "oggi stesso sarai con me in Paradiso"; ma che vuol dire
esattamente questo "sarai"? La fede cristiana è fede nella
resurrezione, ed il mondo della fede trova compimento solo in quel che
di noi risorge alla fine, in modo definitivo. Forse ciò che risorgerà
di ognuno di noi sarà un paradiso di ciò che ci ha
appassionato, quindi il paradiso di un matematico sarà un paradiso di
numeri, quello di un musicista sarà un paradiso di suoni e quello di un
rugbista sarà forse un paradiso nel quale si faranno sempre nuove
conoscenze, senza biglietti da visita e con la disponibilità illimitata di
ogni tipo di birra possibile! </FONT></DIV>
<DIV><FONT size=2
face=Arial>g.ciraolo </FONT></DIV><BR></BODY></HTML>