<div dir="ltr"><div><div>leggendo questo artitcolo <a href="http://rugby1823.blogosfere.it/2013/04/intervista-esclusiva-orazio-arancio-ecco-il-mio-progetto-per-il-seven-olimpico.html">http://rugby1823.blogosfere.it/2013/04/intervista-esclusiva-orazio-arancio-ecco-il-mio-progetto-per-il-seven-olimpico.html</a><br>
<br></div>mi sono posto delle domande. Non conosco la genesi del rugby a 7, penso non si discosti molto dalla genesi del calcio a 5, ma comunque, a prescindere da ciò il calcio a cinque, giocandosi in pochi e in campi ristretti, permette a chiunque di tirare due calci ad una palla, da 0 a 99 anni, diciamo. Quello che mi chiedo è perchè non si è mai pensato (o forse si ma io non lo so) ad una versione "ristretta" del rugby che non implicasse l'utitlizzo di un campo regolamentare. Questo fattore secondo me limita enormemente la diffusione di questo sport, e non si potrà mai verificare quello che è successo per il calcio/calcetto, consentendo a chiunque, 0-99, di dare "due manate" ad un ovale. Giocare a calcetto non fa di te un giocatore di calcio, come giocare a 7 non fa di te un giocatore di rugby, però se già da ragazzini, anche per sbaglio, ti ritrovi spesso con l'ovale in mano, qualche frutto magari lo potrà dare.<br>
</div>paolo imp.<br><div><div><br></div></div></div>