<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:arial, helvetica, sans-serif;font-size:14pt"><div><span>Smettiamola di prenderci in giro.....</span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span>Castrogiovanni, Barbieri, Parisse, Vosawai, Botes, Burton, Mc Lean, Orquera.....</span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span><br></span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span>Se Treviso negli ultimi 10 anni fosse almeno passato ai quarti di Heineken e si giocasse i play off in PRO12 anche Smith potrebbe dire di aver allenato Carter ....</span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px;
font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span>Il problema delle "stelle" internazionali non sono i soldi </span><span style="font-size: 14pt;">(Campese, Botha, Ella, Kirwan, Green ecc ecc)</span><span style="background-color: transparent;">, che in Italia potrebbero tranquillamente guadagnare (forse che non si possono dare 600.000,00 euro a Carter per una stagione quando forse ne paghiamo la metà per un allenatore nazionale e/o di franchigia?) ma il livello infimo del nostro rugby e l'inesistente interesse da parte dei media per i campionati minori. Se andiamo a dare un'occhiata agli stipendi di molti allblacks scopriremo che sono in linea o al di sotto di quelli dei nostri nazionali. Non a caso cercano di scappare in Francia ed Inghilterra alla prima occasione (idem per Galles e Australia).</span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica,
sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span>Ci rendiamo conto che in Eccellenza la media degli spettatori è di un migliaio di persone e che alle partite di serie C non vanno nemmeno i giocatori infortunati, preferendo spesso andare a vedere l'inter? Questo significa che il nostro rugby non rimedia nemmeno le spese vive della partita con gli incassi della partita od ospitality/mechandising.</span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><span><br></span></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;">Da noi il rugby è uno sport di nicchia, con pochissimi "reali" praticanti ed ancora meno appassionati. Se non vogliamo scomparire dobbiamo costruire da zero il settore formativo, riorganizzare i campionati e cominciare a
dare obbiettivi concreti e realizzabili all'apparato tecnico/dirigenziale federale. Questo per introdurre una mentalità vincente ed un gioco che appassioni il pubblico, non solo pochi "iniziati" da riti goliardico/settari nel MITICO (alla Galeazzi) "terzo tempo".</div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;">Il nostro movimento non esprime qualità perché NON viene richiesta. A cominciare dai bambini che fanno le giovanili non perché siano particolarmente portati per il rugby invece di altri sport ma perché SERVONO per non avere i punti di penalizzazione e quindi si "fa giocare" chiunque pur di fare la squadra. Ovvio che nascono comunque dei campioni ma, senza una concorrenza forte, crescono limitati. Sono sicuro che giocatori del livello di Bergamasco o Zanni, se avessero fatto il "college" in Nuova Zelanda non avrebbero adesso nulla da invidiare
ai vari Kaino, Pockok e McCaw...</div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;">Si tratta solo di abitudine alla velocità di esecuzione, parola sconosciuta nel nostro paese tanto da OBBLIGARE il nostro movimento alla creazione di franchigie per il PRO12.</div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;"><br></div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px; font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;">Sono anni che si sente solo che si deve lavorare per la "comprensione del gioco" e l'assurdo è che lo dicevano per gli stessi giocatori il loro allenatore l'anno prima che smettessero e oggi magari questi ultimi lo ripetono ai loro giocatori.</div><div style="color: rgb(0, 0, 0); font-size: 19px;
font-family: arial, helvetica, sans-serif; background-color: transparent; font-style: normal;">Delle due l'una: o di rugby non ne capiscono un tubo ma non posso nemmeno pensarlo sotto tortura o si tratta della solita frase fatta per giustificare un movimento autoreferenziale e non meritocratico instaurato dal presidente uscente. Un movimento che brucia patrimoni tecnici ed identità dei bravissimi nostri ex nazionali.</div><div></div><div> </div><div>Salvatore Messina<br></div> <div style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 14pt;"> <div style="font-family: 'times new roman', 'new york', times, serif; font-size: 12pt;"> <div dir="ltr"> <font size="2" face="Arial"> ----- Messaggio inoltrato -----<br> <b><span style="font-weight:bold;">Da:</span></b> Marco <marco_suomi@libero.it><br> <b><span style="font-weight: bold;">A:</span></b> rugby list <rugbylist@rugbylist.it> <br> <b><span style="font-weight:
bold;">Inviato:</span></b> Martedì 13 Novembre 2012 10:06<br> <b><span style="font-weight: bold;">Oggetto:</span></b> Re: [RUGBYLIST] C'è vita in rugbylist?<br> </font> </div> <br>Squadre e aziende di rugby in Italia - <a href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby" target="_blank">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a><br>__________________________________________<br><br>> in Francia, in Argentina, in Irlanda, Galles eccetera, si importano i <br>tongani <br>> per creare i nuovi atleti locali?<br><br>Beh, i due nuovi debuttanti irlandesi sono Michael Bent, cresciuto a Taranaki, <br>e Richardt Strauss, cugino del tallonatore del Sudafrica, tra l'altro <br>trentunenne, mica un ragazzino. Ma lì hanno *anche* qualcuno di "loro" (Declan <br>Fitzpatrick, più irlandese di così...), e pigliano dall'estero giocatori che <br>possono eccellere (Bent, che ha la nonna irlandese) o se li trovano in casa <br>(Strauss era semplicemente
andato a giocare a Leinster, poi si sono resi conto <br>che era qualificato per l'Irlanda proprio quando Best si è infortunato)...<br><br><br>_______________________________________________<br>Gestisci la tua iscrizione<br><a href="http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist" target="_blank">http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist</a> <br><br><br> </div> </div> </div></body></html>