Si giocava a Recco, ovviamente prima che rifacessero il campo. Altrettanto ovviamente diluviava, visto che noi rugbisti non ci facciamo mancare nulla.<div>Sono uscito dal campo pieno di fango argilloso (maglia, pantaloncini, calzettoni, scarpe, sopracciglia, bocca, occhi, buco del...). Naso rotto all'atezza del sopracciglio, occhio nero, sopracciglio sanguinante, lievemente adontato (eufemismo!) perché avevamo perso di due miseri punti, ma, soprattutto, estremamente preoccupato perché si era sparsa la voce che il custode del campo avesse dimenticato di accendere il boiler del riscaldamento dell'acqua delle docce, mi si para davanti - microfono e telecamera - la corrispondente di RAI 3 e, poiché ero l'addetto stampa della squadra mi rivolse la fatidica domanda: "Come è andata la partita?".</div>
<div>E io, spero non in diretta televisiva, mentre con una mano mi soffiavo il naso e con l'altra levavo la conchiglia, con faccia impassibile, ma dimenticando di togliermi il paradenti, risposi :" Sci sciamo difertiti molto", sputacchiando sottili schizzi di saliva sulla telecamera.</div>
<div>A posteriori, essendo ormai passati molti anni, ancora mi domando come mai la dirigenza della squadra mi rimosse dall'incarico di addetto stampa e come mai non mandarono più la troupe di Rai 3 alle nostre partite.</div>
<div><br></div><div>Alberto</div>