...si giocava a Recco. ovviamente prima che facessero gli spogliatoi. Altrettanto ovvio che c'era vento, visto che anche quella domenica noi tutti rugbysti d'Italia non ci eravamo fatti mancare nulla: era una delle domeniche primi anni 70 , quelle domeniche della "crisi petrolifera" col traffico fermo e proibito. Arrivammo comunque puntuali (in treno da Torino) a disputare quella partita del campionato italiano riserve (chissà perchè abolito.......) Il campo di Recco era abbastanza "nuovo" essendo stato da poco ricavato in buona parte durante la costruzione della strada che porta al casello autostradale.<br>
La terra battuta, nel migliore dei casi, e il pietrisco volonterosamente occultato con qualche palata di sabbia era ....."le terrain" di gioco, e -come cornice- da quel canale tutt'ora visibile ; dal lato opposto, un enorme cantiere in costruzione,( i grandi condomini attuali dietro le tribunette). Per "doccia/spogliatoi" una delle baracche di legno concesse dai muratori (solo la domenica, ovvio) e, a onor del vero, acqua .....a volontà: tubo di gomma che riempiva costantemente due grossi bidoni. <br>
a temperatura.....freddo/costante.<br> Ma era quel maledetto vento che rovinava tutto e ti faceva gelare ancor prima di bagnarti e lavarti.<br>Quella domenica, certamente di passaggio tra gli sparuti spettatori, c'era un noto arbitro e giornalista della Gazzetta dello sport (Bruzzone) che salutò un nostro dirigente e ci salutò con un "Bravi....bravi" (....per forza bravi: avevamo vinto!) Martino, il nostro seconda linea, sentendo l'accento genovese del giornalista gli rispose con prontezza: Ma l'acqua calda quando?<br>
Il biondo (o rosso?) Bruzzone altrettanto prontamente rispose: <br> "portapasieènsaaa, vedrai che quest'estate sarà calda"<br>Vabbè.... non sarà stata un intervista: infatti non fu "pubblicata" ma sta di fatto che TANTE (parecchie) estati dopo gli spogliatoi e l'acqua calda arrivarono al campo del Recco, ora diventato quel gioellino che è.<br>
Vorrei ricordare ancora un particolare di quel giorno.. Alla stazione (a piedi ed un bel pezzo di strada) ci accompagnò il pilone del Recco di allora (Gatti padre) facendoci rifocillare in una focacceria: e chi ha assaggiato quella focaccia locale sa di cosa parlo.<br>
La cosa più strabiliante è che pagò lui, sfatando quei luoghi comuni collegati al fatto che Gatti è genovese d.o.c. e tutto d'un pezzo. Debbo però aggiungere che, appena pagato il conto si mise a piovere.<br>Recco amarcord.......<br>
Saluti dalla bassa valle Scrivia<br>Ruggero Rizzi<br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 06 giugno 2012 17:23, Alberto Soave <span dir="ltr"><<a href="mailto:alberto.soave@gmail.com" target="_blank">alberto.soave@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Squadre e aziende di rugby in Italia - <a href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby" target="_blank">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a><br>
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<br>Si giocava a Recco, ovviamente prima che rifacessero il campo. Altrettanto ovviamente diluviava, visto che noi rugbisti non ci facciamo mancare nulla.<div>Sono uscito dal campo pieno di fango argilloso (maglia, pantaloncini, calzettoni, scarpe, sopracciglia, bocca, occhi, buco del...). Naso rotto all'atezza del sopracciglio, occhio nero, sopracciglio sanguinante, lievemente adontato (eufemismo!) perché avevamo perso di due miseri punti, ma, soprattutto, estremamente preoccupato perché si era sparsa la voce che il custode del campo avesse dimenticato di accendere il boiler del riscaldamento dell'acqua delle docce, mi si para davanti - microfono e telecamera - la corrispondente di RAI 3 e, poiché ero l'addetto stampa della squadra mi rivolse la fatidica domanda: "Come è andata la partita?".</div>
<div>E io, spero non in diretta televisiva, mentre con una mano mi soffiavo il naso e con l'altra levavo la conchiglia, con faccia impassibile, ma dimenticando di togliermi il paradenti, risposi :" Sci sciamo difertiti molto", sputacchiando sottili schizzi di saliva sulla telecamera.</div>
<div>A posteriori, essendo ormai passati molti anni, ancora mi domando come mai la dirigenza della squadra mi rimosse dall'incarico di addetto stampa e come mai non mandarono più la troupe di Rai 3 alle nostre partite.</div>
<div><br></div><div>Alberto</div>
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