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Diciamo che il percorso Accademia-nazionale under 20 può essere più
diretto, ma poi c'è il professionismo di mezzo.<br>
Chi passa per i club magari non arriva in nazionale under 20, ma ha
più probabilità di arrivare in Eccellenza, se non addirittura in CL.<br>
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Il 02/05/2012 14.22, <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:volpe_angelo@fastwebnet.it">volpe_angelo@fastwebnet.it</a> ha scritto:
<blockquote
cite="mid:!v=0.00-UQS=bHlvcmcA-T=EM-NT=0-A=6292.3800-S=02052012142242.576672751-H=@wis3!"
type="cite">
<pre wrap="">Squadre e aziende di rugby in Italia - <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a>
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Percentualmente mi sembrano molto più numerose le convocazioni in azzurro tra chi proviene dall'accademia rispetto a chi proviene dai club. Probabilmente anche per giustificarne l'esistenza. Sarebbe clamoroso che dopo tutti gli investimenti economici federali le selezioni non premiassero proprio le accademie. Quindi un genitore potrebbe propendere per l'accademia se punta alla carriera del figlio.
Al contrario la scelta del club potrebbe premiare maggiormente la formazione del ragazzo che così farebbe vita di club e sarebbe più inserito nella sua squadra e con i suoi compagni rispetto a chi fa il pendolare club-accademia tutte le settimane.
Ma ovviamente è solo l'impressione "esterna" di chi non ha figli che giocano.
angelo
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</blockquote>
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