<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:arial, helvetica, sans-serif;font-size:14pt"><div style="RIGHT: auto">Ok, se chi è responsabile dello sport delle città di Milano e Torino, non accetta di ospitare partite internazionali di altissimo livello del più vero sport <VAR id=yui-ie-cursor></VAR>di squadra, se la veda con gli amanti della palla ovale lombardi e piemontesi! Potrebbero scoprire, che non sono i "quattro gatti" che credono. E si smetta di cercare la scusa che il rugby rovina il manto erboso, non ci crede più nessuno: la realtà è che il calcio fa molto più danno del rugby,al fondo erboso di uno stadio. </div>
<div style="RIGHT: auto">Non è vero che assessori allo sport o responsabili degli Stadi non sappiano che il rugby ora, è uscito dalla sua nicchia in Italia, stupendo perfino noi che ce ne occupiamo da una vita. Lo sanno benissimo e cominciano a temere di perdere la priorità dell'affluenza del pubblico e temono anche della perdita del sostegno delle grandi squadre di calcio. Quello che proprio dimostrano di non sapere è che nei paesi dove si è sviluppato il rugby prima o dopo il calcio, le due discipline dopo anni di assestamento, si dividono più o meno equamente, l'affluenza del pubblico.</div>
<div style="RIGHT: auto">Per Milano e Torino, mi dispiace per gli amanti del rugby locali, però mi aspetto che si facciano sentire. Per gli assessori allo sport di Milano e Torino: vedetevi l'Olimpico di Roma con la Nuova Zelanda che affronterà gli azzurri e riflettete su gli ottantamila che gremiranno lo Stadio.</div>
<div style="RIGHT: auto">Gianni Zanasi</div></div></body></html>