<P><BR>Diciamo pure che povero ed arretrato era (quasi) tutto il Veneto fino agli anni 60/70. Non per niente la polenta era l'alimento principale (quasi unico ) per molte famiglie contadine e la pellagra era una malattia molto diffusa. </P>
<P>I "schei" sono arrivati dopo. </P>
<P>Forse ha ragione Betteto quando dice che l'immagine del Petrarca squadra di "dottori" e di "signori" è un po' stereotipata (Memo Geremia non era certo un figlio di papà, anzi fu il classico esempio di self-made-man) però è così che l'hanno sempre percepita i rugbisti veneti. E, credo, non solo veneti. </P>
<P>Il racconto di Gian Domenico poi è un piccolo capolavoro. Chi ha la fortuna di conoscere Giampaolo Pavin sa che lui è proprio così.</P>
<P>Un saluto a tutti,</P>
<P>Paolo Valbusa</P>
<P><BR> </P>
<BLOCKQUOTE>----Messaggio originale----<BR>Da: luca.oliva@katamail.com<BR>Data: 01/02/2012 10.32<BR>A: <rugbylist@rugbylist.it><BR>Ogg: Re: R: [RUGBYLIST] memoria<BR><BR><!--
-->Diciamo che "povera" è sempre stata Rovigo, sia negli anni '50 che negli anni '60.<BR>Negli anni '70 è cambiato qualcosa, prima è arrivata Tosimobili poi soprattutto, Sanson, e poi tutto il resto, quindi Rovigo ormai povera non lo è più.<BR>Padova, da sempre affiliata al collegio dell'Antonianum con Memo Geremia, è sempre stata vista dalle altre città venete come la squadra dei "dottori" e dei "signori" ... che poi fosse vero o no è un'altro discorso ...<BR>Treviso francamente non riesco a identificarla, fino agli anni '70 è stata un pò la cugina "povera" del rugby veneto, nel senso dei risultati ...<BR>Poi però le cose sono cambiate da quando è entrato un certo ... "Benetton" ...<BR><BR>Il 31/01/2012 23.36, Giorgio Betteto ha scritto:
<BLOCKQUOTE cite=mid:4F286D01.6010509@email.it type="cite"><PRE wrap="">Squadre e aziende di rugby in Italia - <A class=moz-txt-link-freetext href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby" mce_href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</A>
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</PRE><BR>
<FIELDSET class=mimeAttachmentHeader></FIELDSET> <BR>Ciao a tutti da Giorgio <BR><BR>On 31/01/12 20:42, <A class=moz-txt-link-abbreviated href="mailto:carrera.luigi@tiscali.it" mce_href="mailto:carrera.luigi@tiscali.it">carrera.luigi@tiscali.it</A> wrote: <BR>
<BLOCKQUOTE type="cite"><BR>grazie Gian Domenico, <BR>ma che affascinate questo racconto, sembra di assistere ad una vera partita. <BR><BR>luigi da Milano <BR></BLOCKQUOTE>Gian Domenico Mazzocato è uno scrittore vero. <BR><BR>Però è più un romanzo che un racconto, e devo dire che fanno abbastanza ridere alcuni passaggi come : <BR><BR>/"In qualche modo c’era anche questo, nel confronto tra la *povera* Treviso e la opulenta Padova, che mandava in campo una squadra di gente bene, figli di professionisti, studenti universitari, futuri e ricchi professionisti a loro volta." <BR>/ <BR>Treviso non è MAI stata povera... nemmeno negli anni '50, soprattutto rispetto al resto del veneto, e non si può nemmeno dire che il Garbuio e poi Faema e poi Metalcrom e poi Benetton siano mai stati più poveri delle altre squadre venete, che sponsor anche se poveri non ne avevano proprio. <BR><BR>Casomai ci sarebbe da ragionare su questo rapporto particolare fra Rovigo , Treviso e Petrarca e sulla necessità -quasi incoscia- di costruirsi una immagine del Petrarca "ad hoc" . <BR><BR><BR><BR>
<FIELDSET class=mimeAttachmentHeader></FIELDSET> <BR><PRE wrap="">_______________________________________________
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</PRE></BLOCKQUOTE><BR><BR></BLOCKQUOTE>
<P><BR></P>