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Ciao Giovanni,<div>è il finto perbenismo vero paraculismo tipico british: il nonnetto 34enne lo escludiamo a vita, i giovani gli tiriamo le orecchie con la condizionale e Tuilagi, che non si sa mai possa ripartire in un'isoletta sperduta, non lo giudichiamo neppure...</div><div><br></div><div>Ogn'uno pulisca veramente in casa propria prima di giudicare la pulizia del vicino... </div><div><br></div><div>Non è la prima volta, non sarà l'ultima</div><div><br>Guido</div><div><br><div>From: jxcira@tin.it<br>To: rugbylist@rugbylist.it<br>Date: Mon, 14 Nov 2011 23:15:19 +0100<br>Subject: [RUGBYLIST] Tindall, punizione spropositata<br><br><pre>Squadre e aziende di rugby in Italia - <a href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby" target="_blank">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a><br>__________________________________________<br></pre><br>E' di questi giorni la notizia che Mike Tindall, fino ad oggi trequarti della Nazionale inglese e marito della nipote prediletta della Regina Elisabetta, abbia subito una grossa multa e l'espulsione di fatto dalla Nazionale per i suoi comportamenti in Coppa del Mondo dopo il primo match, quando lo stesso Tindall, mi par di capire, fu fotografato in un pub di Queenstown immerso nella scollatura di una ragazza e con un pochino troppo di birra in corpo. Ovviamente capisco che sua moglie non sia rimasta entusiasta del fatto (ma l'ha gi� perdonato: sia lei che lui sono persone semplici e sincere). Quello che invece capisco molto di meno, anzi non capisco affatto, � una certa crescita del puritanesimo in alcuni ambienti del rugby, specie quelli dirigenziali. Il mondo rugbistico non era abituato a una filosofia moralistica di questo tipo, che Sordi ha ben stigmatizzato in uno dei suoi film capolavoro. I moralisti possono avere anche una doppia vita. Credo che il sesso, per la stragrande maggioranza dei giocatori di rugby, non abbia mai causato problemi. Anche la fedelt� matrimoniale quotidiana mi sembra largamente osservata tra i rugbisti, senza distinzione di nazione. Ad assistere le partite ci vanno mariti e mogli. Non capisco questa crescita di un puritanesimo calvinista e triste nel mondo del rugby. Ci sono ben altri peccati da colpire duramente, il primo dei quali � il doping, sempre pi� insidioso, e che punta a manipolare e stravolgere (talvolta quasi mortalmente) la forma fisica dei nostri giovani. Giov.<br>
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<div align="justify"><font face="Arial" size="2">E' di questi giorni la notizia che
Mike Tindall, fino ad oggi trequarti della Nazionale inglese e marito
della nipote prediletta della Regina Elisabetta, abbia subito una grossa multa e
l'espulsione di fatto dalla Nazionale per i suoi comportamenti in Coppa del
Mondo dopo il primo match, quando lo stesso Tindall, mi par di capire, fu
fotografato in un pub di Queenstown immerso nella scollatura di una ragazza e
con un pochino troppo di birra in corpo. Ovviamente capisco che sua moglie non
sia rimasta entusiasta del fatto (ma l'ha gi� perdonato: sia lei che lui
sono persone semplici e sincere). Quello che invece capisco molto di meno, anzi
non capisco affatto, � una certa crescita del puritanesimo in
alcuni ambienti del rugby, specie quelli dirigenziali. Il mondo rugbistico
non era abituato a una filosofia moralistica di questo tipo, che Sordi ha ben
stigmatizzato in uno dei suoi film capolavoro. I moralisti possono
avere anche una doppia vita. Credo che il sesso, per la stragrande
maggioranza dei giocatori di rugby, non abbia
mai causato problemi. Anche la fedelt� matrimoniale quotidiana mi
sembra largamente osservata tra i rugbisti, senza distinzione di nazione. Ad
assistere le partite ci vanno mariti e mogli. Non capisco questa crescita
di un puritanesimo calvinista e triste nel mondo del rugby. Ci sono ben altri
peccati da colpire duramente, il primo dei quali � il doping, sempre pi�
insidioso, e che punta a manipolare e stravolgere (talvolta quasi
mortalmente) la forma fisica dei nostri giovani.
Giov. </font></div><br>_______________________________________________
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