Sono in parte d'accordo con Cavallopazzo, quando dice che per il 2013 la Nazionale dovrebbe incominciare a dare i suoi frutti e dare soddisfazioni a tutti noi che da lustri le aspettiamo come la manna dal cielo. <BR>Perchè aspettare il 2013? Io, ho sempre sostenuto che Brunel doveva prendere in mano la Nazionale a giugno scorso, quando la FIR lo ha ufficializzato. Il motivo a mio modesto parere si sintetizza in due punti:<BR>1. a giugno con i ritiri poteva incominciare a conoscere i giocatori (visto che in quel periodo nei raduni ne sono girati circa 100) e affrontare i due test match con vedute sicuramente più ampie di ora;<BR>2. sicuramente al mondiale avrebbe portato giocatori non più bravi ma più motivati, e tutti noi sappiamo quanto influiscono le motivazioni nel ns. sport (vedi Galles e Francia). Il mondiale avrebbe dato a Brunel indicazioni ancora maggiori e chiarito tutti i possibili dubbi che avrebbe potuto avere su giocatori e staff, in modo che avrebbe preparato al meglio il prossimo 6N e forse avremmo potuto anche superare il primo turno al RWC. Sicuramente avrebbe cementato il futuro "telaio" su cui assemblare i nuovi giovani per i prossimi 4 anni e il prossimo mondiale.<BR>Conclusione, io stimo molto Dondi, ma la FIR che ci perdeva a fare questo cambiamento invece di mandare al mondiale un gruppo con un tecnico che subito dopo sarebbe andato via?<BR>Sono anche sicuro che questo prossimo 6N avremmo vinto le fatidiche 2 partite e chissà se non ci scappava qulche sorpresa (Francia docet).<BR>Scusate la prolissità.<BR>Antonio<BR><BR><BR><BR><BR><BR>Data: 26-ott-2011 10.32<BR>A: <rugbylist@rugbylist.it><BR>Ogg: [RUGBYLIST] nuova era<BR><BR>
<P>Da Rugby 1923</P>
<P>Tornando a parlare del rugby nostrano e in proiezione del suo futuribile segnalo questo pezzo:</P>
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<P>NUOVA ERA TARGATA BRUNEL</P>
<P>La presentazione avverrà a <STRONG><A href="http://musicametal.blogosfere.it/2011/10/alter-bridge-soldout-anche-a-bologna.html" target=_blank>Bologna</A> </STRONG>il prossimo <STRONG>3 novembre</STRONG> e subito dopo <STRONG><A href="http://rugby1823.blogosfere.it/2011/04/affari-italiani---ecco-jacques-brunel-il-futuro-coach-dellitalrugby.html" target=_blank>Jacques Brunel</A></STRONG> sarà <STRONG>ufficialmente il nuovo allenatore dell'Italia del rugby</STRONG>. Tre mesi per preparare il primo <STRONG><A href="http://rugby1823.blogosfere.it/2011/07/clamoroso-il-sei-nazioni-2012-si-giochera-allolimpico.html" target=_blank>RBS Six Nations</A></STRONG> del post Mallett, ma per le<STRONG> rivoluzioni si dovrà aspettare</STRONG>. Sarà un <STRONG>torneo molto "mallettiano"</STRONG> quello che verrà. </P>
<P>Da quel che ha raccontato il presidente Giancarlo Dondi a <EM>Il Gazzettino</EM>, infatti, il coach francese si presenterà al Sei Nazioni con lo stesso staff tecnico di Nick Mallett, mentre solo dopo vedrà se confermare tutti gli allenatori o cambiare qualcosa. Anche in campo si vedranno i senatori impegnati alla Rugby World Cup. Fino a giugno, infatti, la vecchia guardia - come Andrea Lo Cicero o Fabio Ongaro - non dovrebbe venir mandata in pensione, ma, anzi, sarà protagonista della prima Italia targata Brunel.<BR>Insomma, chi si aspettava una rivoluzione copernicana fin da subito resterà deluso e dovrà attendere. Ma c'era da aspettarselo. Presentandosi subito a un appuntamento importante come il Sei Nazioni Brunel non può certo sperimentare o inventarsi cure miracolose. Sarà un torneo di studio, di analisi, di conferme e solo dopo, con i test di giugno, si potrà iniziare a capire qual è l'Italia che ha in mente il coach francese.</P>
<P><A href="http://rugby1823.blogosfere.it/2011/09/calendario-mondiali-rugby-2011-tutti-gli-orari-italiani.html" target=_blank><BR></A>Bene, riconoscendo a Mallet il lavoro effettuato, senza voler entrare in polemiche sterili ed inutili (tanto chi mi conosce</P>
<P>sa benissimo come la penso), credo davvero che si apra una nuova stagione per il nostro rugby. Le capacità dell'allenatore Brunel</P>
<P>sono conosciute e riconosciute da tutti. Il problema vero è se saprà affrontare le tematiche inerenti dentro la Federazione, con tutte</P>
<P>le difficoltà tipicamente italiane alle quali, credo, lui non sia abituato con la Federazione transalpina.</P>
<P>In altre parole serve l'impegno diretto e continuo del presidente Dondi a supprto dell'operato di Jaques.</P>
<P>Se non viene abbandonato alle lotte interne, ma difeso come merita, sono sicuro che il suo lavoro darà i frutti fin</P>
<P>dal 2013 regalandoci delle soddisfazioni già dal 6 Nazioni di quell'anno.</P>
<P>Per il 2012 gli concedo un anno di trasizione e di studio.</P>
<P>Un caro saluto da Cavalopazzo</P><BR><BR>