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<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2
face="Comic Sans MS"></FONT></STRONG> </DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2 face="Comic Sans MS"><A
href="http://www.giandomenicomazzocato.it/">http://www.giandomenicomazzocato.it/</A><BR>SITO
DELLO SCRITTORE<BR>GIAN DOMENICO MAZZOCATO<BR><A
href="mailto:giandoscriba@giandomenicomazzocato.it">giandoscriba@giandomenicomazzocato.it</A><BR>webmaster
Nicola Novello<BR>-----------------------------------------------------<BR>Mi
pare che ci siano alcuni argomenti che non entrano nella discussione(se non
di straforo) e che meritano invece un esame della
LIST</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2 face="Comic Sans MS">1) Non è questione
di scuola, Smith è connazionale di Mallet. Il primo fa nozze coi fichi secchi,
il secondo fa disastri.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2 face="Comic Sans MS">2) Dunque è
questione di mentalità, di progetto complessivo, di modello. Che ci serve un
allenatore mentalmente altrove? Soppiantato dal clan di Parisse &
co? </FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2 face="Comic Sans MS">3) Nel TUTTI A
CASA va ricordato che Dondi non ha realizzato un solo obiettivo sensibile (oltre
i proclami) e <U>che si è giocato non solo il presente ma anche il futuro del
rugby italiano</U> visto quello che ha fatto la generazione delle Accademie al
Mundialito 20</FONT></STRONG> <STRONG><FONT color=#000080 size=2
face="Comic Sans MS">.</FONT></STRONG></DIV>
<DIV><STRONG><FONT color=#000080 size=2 face="Comic Sans MS">4) Torno ad una mia
antica idea. Con tutti i limiti la squadra nazionale va pensata come un
club.</FONT></STRONG></DIV></BODY></HTML>