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<DIV align=justify><FONT face=Arial size=2>Irlanda-Italia, che strano match!
Irlanda al gran completo, con i suoi mostri sacri in fase d'uscita (nel 2007,
contro la Scozia, erano i nostri mostri sacri a salutare gli stadi).
L'Irlanda sembra volare sulle cose: in realtà chi si trova all'ultima
partita importante, da un lato è spinto a dare tutto, dall'altro
sente che non ci sono risorse ulteriori, che qualcosa si sta bruciando
nel serbatoio del tempo, e questo non solo nell'attesa del match. Quante persone
in questo Irlanda-Italia si trovano vicine al fotofinish! Mallett si fa
fotografare e nel suo viso è ormai tornato chiaro l'aspetto anglosassone,
con la sua professionalità lineare dalla quale molto dovremmo imparare; eppure,
la voce del CT ogni tanto si incrina. Che partita, dunque, e suppongo
con tantissimi cambiamenti di fronte! Come giocare un simile match?
Attenzione, Scozia docet, non bisogna dare completamente tutto, penso che
molto dipenderà dalle azioni concluse o meno sul filo di lana. Per esempio,
ecco quest'Inghilterra definita quasi in partenza verso Londra, eppure
quanto.realismo, quanta precisione nel sopraffare i propri errori: insomma,
più che dare sempre tutto, occorre innanzitutto cavarsela bene! Guardate la
Francia, no la febbrilità non è utile. No, si può giocare, non ci sono
ghigliottine pronte per i nostri giocatori. Giocate! Non vi vergognate di
nulla! Non si vince con la pura rabbia, ma con il sostituirsi l'un
l'altro!.... Giov. </FONT></DIV></BODY></HTML>