<html><body><div style="color:#000; background-color:#fff; font-family:times new roman, new york, times, serif;font-size:14pt"><span lang=""><div>Considerato che ci saranno critiche sul comportamento altalenante degli azzurri nella partita con il Giappone, io voglio sottolineare ciò che mi è piaciuto: Finalmente un gioco alla mano, come si deve fare nel rugby, pochi i calci inutili e touches ben fatte. Momenti di velocità entusiasmanti e carretti devastanti, peccato solo a sprazzi. Finalmente uma squadra che attacca, anche se inspiegabilmente la difesa, che era un nostro vanto, abbia lasciato a desiderare. Il Giappone ha fatto il suo compito, mettendoci in difficoltà e ha mostrato i progressi fatti ( e forse non tutti). Ad Edimburgo, con la Scozia, sarà più duro, ma se gli azzurri riuscissero a giocare, come nei primi 20 minuti con i nipponici, ci divertiremmo. Certo che se gli azzurri vorranno passare nei quarti in Nuova Zelanda, dovranno
ancora crescere, anche se l'Irlanda, vista ieri sera con la Francia, non sembra ancora irresistibile.</div><div>A Mallet, un grazie di cuore, perchè ha certamente dato tutto quello che sa, con ciò che disponeva. Anche lui ha commesso errori, ma come si dice? - L'esperienza nasce da un cumulo di errori!</div><div>Nonno Gianni</div></span></div></body></html>