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</head>
<body bgcolor="#ffffff" text="#000000">
Riporto qui:<br>
<br>
<a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.comunicati.net/comunicati/sport/rugby/19191.html">http://www.comunicati.net/comunicati/sport/rugby/19191.html</a><br>
<br>
<br>
RUGBY NOTIZIE a cura dell'Ufficio Stampa FIR<br>
<br>
Roma, 19 gennaio 2006<br>
<br>
AVVIATO IL PROGETTO ‘’STATURA’’ (2a - 3a linee)<br>
OLTRE 100 I GIOVANISSIMI OVER 1,85cm<br>
Roma - E’ partito ufficialmente oggi a Roma il progetto “Statura”,<br>
un’operazione destinata alla formazione ad alto livello di seconde e<br>
terze linee, ruoli specialistici del Rugby per i quali è richiesta
una<br>
statura elevata.<br>
Sono già stati identificati oltre 100 giovani fra i 14 ed i 16 anni<br>
alti più di 1,85 su cui impostare il lavoro di formazione triennale.<br>
Il progetto è stato definito in ogni particolare stamani nel corso
di<br>
una riunione tecnico scientifica alla quale hanno preso parte da una<br>
lato le autorità scientifiche universitarie rappresentate dai
docenti<br>
universitari Franco Merni (Dipartimento Valutazione Funzionale<br>
Università di Bologna), Renato Manno (Dipartimento di Valutazione<br>
Funzionale Università de L’Aquila) e Marco Valenti (Dipartimento<br>
Statistico Università de L’Aquila), dall’altro lo staff tecnico<br>
federale formato dal Prof. Luigi Donatiello, Coordinatore delle<br>
Nazionali Giovanili, dal Prof. Ivo Mazzucchelli (Responsabile<br>
Nutrizione Squadre Nazionali) e dal Prof. Pascal Valentini,<br>
Responsabile della Preparazione Fisica e fitness trainer della<br>
Nazionale Maggiore. A coordinare i lavori il Consigliere Federale<br>
Vincenzo De Masi, responsabile dei rapporti con le Università.<br>
Il Progetto Statura è diretto dal Prof. Pino Lusi, Coordinatore
Tecnico<br>
Federale, con la collaborazione del Prof. Giampiero Granatelli<br>
dell’Università di Tor Vergata.<br>
Gli atleti selezionati verranno seguiti per tre anni sul piano<br>
dell’evoluzione morfologica, muscolare e metabolica da uno staff<br>
formato da membri delle Facoltà (dipartimento di valutazione motoria
ed<br>
antropologica) e della Federazione.<br>
L’elenco dei 100 elementi forniti dei giusti requisiti è stato
fornito<br>
dai tecnici provinciali e regionali della FIR. Il gruppo di lavoro
al<br>
progetto farà un ulteriore selezione di 70 ragazzi che saranno<br>
sottoposti a test particolari. Si tratta delle prove messe a punto
dal<br>
preparatore atletico azzurro Pascal Valentini con il supporto<br>
scientifico del Dipartimento Valutazione Funzionale dell’Università
di<br>
Bologna.<br>
L’esito di questi test scremeranno ulteriormente il gruppo dei
giovani<br>
a 30/35 elementi. A tutti questi giovani (classi ’89-’90-’91) verrà<br>
consigliato un programma di allenamento progressivo da effettuarsi
in<br>
collaborazione con i tecnici delle relative società. Ogni 3-4 mesi i<br>
ragazzi verranno di nuovo testati per verificare il lavoro svolto.
Nel<br>
contempo i ragazzi saranno seguiti a livello motivazionale,<br>
nutrizionale ed attraverso contatti con le rispettive famiglie e
club.<br>
Il progetto terminerà quando i ragazzi avranno raggiunto i 17-19
anni.<br>
Coloro che fossero rimasti fuori dal progetto perché non superati i<br>
test o perché non selezionati in partenza potranno inserirsi nel<br>
progetto per il triennio successivo.<br>
Tutta l’attività allenante ed i test saranno monitorati<br>
scientificamente a livello universitario.<br>
<br>
<br>
__________________________________________<br>
Ufficio Stampa e Comunicazione<br>
Federazione Italiana Rugby<br>
Tel. <span tabindex="-1" dir="ltr" class="skype_pnh_container"> <span
dir="ltr" title="Call this phone number in Italy with Skype:
+390645213112" class="skype_pnh_highlighting_inactive_common"><span
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class="skype_pnh_textarea_span"><span
class="skype_pnh_text_span">+39.06.45.21.31.12</span></span><span
class="skype_pnh_right_span"> </span></span> </span><br>
Fax +39.06.45.21.31.87<br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:stampa@federugby.it">stampa@federugby.it</a><br>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="http://www.federugby.it">www.federugby.it</a><br>
<br>
Stadio Olimpico - Curva Nord<br>
Foro Italico - 00194 Roma<br>
<br>
<br>
Il 21/06/2011 9.36, Salvatore Messina ha scritto:
<blockquote cite="mid:235046.55850.qm@web27507.mail.ukl.yahoo.com"
type="cite">
<pre wrap="">Squadre e aziende di rugby in Italia - <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a>
__________________________________________
</pre>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
<style type="text/css"><!-- DIV {margin:0px;} --></style>
<div style="font-family: arial,helvetica,sans-serif; font-size:
12pt;">
<div>Ma questo famoso progetto "peso & altezza" dove si può
rintracciare?</div>
<div>Grazie<br>
</div>
PEACE & LOVE & PLAY RUGBY<br>
<br>
<div>Salvatore Messina
<div><br>
</div>
<div style="font-family: arial,helvetica,sans-serif;
font-size: 12pt;"><br>
<div style="font-family: times new roman,new
york,times,serif; font-size: 12pt;"><font face="Tahoma"
size="2">----- Messaggio inoltrato -----<br>
<b><span style="font-weight: bold;">Da:</span></b>
<a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:ievoli@alice.it">"ievoli@alice.it"</a> <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:ievoli@alice.it"><ievoli@alice.it></a><br>
<b><span style="font-weight: bold;">A:</span></b>
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</a><br>
<b><span style="font-weight: bold;">Inviato:</span></b>
Mar 21 giugno 2011, 09:22:16<br>
<b><span style="font-weight: bold;">Oggetto:</span></b>
R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?<br>
</font><br>
Squadre e aziende di rugby in Italia - <a
moz-do-not-send="true"
href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby"
target="_blank">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a><br>
__________________________________________<br>
<meta http-equiv="x-dns-prefetch-control" content="off">
<br>
Giustissima riflessione !! <br>
E' da un pò che ripeto che per fare il gioco che la F.I.R.
sta imponendo dalla base, attraverso i nuovi allenatori,
che sta creando, occorrono dei giocatori preparati
attleticamente in modo diverso con capacità coordinative e
con tanta esperienza di gioco, che gli permetta di essere
veloci nella corsa, nelle scelte e nella capità di
sopportare la fatica fisica. Pertanto mi sembra sciocco
voler selezionare dei giocatori secondo parametri di
altezza e corporatura, magari dotati anche di buona
tecnica individuale, che però non hanno le capacità
attletiche di sviluppare un gioco così detto moderno. A
mio avviso, pertanto, sarebbe opportuno far giocare chi è
in grado di sviluppare un gioco veloce e dinamico,
indipendentemente dalla loro morfologia, nell'attesa di
allargare la base di ragazzi praticanti e di poter
ottenere in futuro dei giocatori che rientrano nei
parametri nazionali.<br>
Con affetto<br>
Antonio Ievoli<br>
Fortitudo Euritmica rugby<br>
Marigliano (NA)<br>
<blockquote>
----Messaggio originale----<br>
Da: <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:volpe_angelo@fastwebnet.it">volpe_angelo@fastwebnet.it</a><br>
Data: 20-giu-2011 13.20<br>
A: <a class="moz-txt-link-rfc2396E" href="mailto:rugbylist@rugbylist.it"><rugbylist@rugbylist.it></a><br>
Ogg: R: [RUGBYLIST] E il gioco al piede?<br>
<br>
-->
<div class="WordSection1">
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;
color: rgb(31, 73, 125);">Aggiungerei anche
un’altra considerazione che mi è balzata agli
occhi vedendo da vicino i giocatori durante questi
mondiali. Se si dovessero applicare i criteri di
“dimensioni e peso” che piacciono tanto alla
nostra FIR, probabilmente una buona parte dei
giocatori di quasi tutte le nazionali presenti
dovrebbero restare a casa. Accanto ai “colossi”
già ben strutturati e sviluppati c’è infatti una
quantità di piccoletti e magrolini che però
giocano benissimo. Che ci sia qualcosa di
drammaticamente sbagliato nel selezionare i nostri
giovani in base alla corporatura piuttosto che al
talento e alle capacità? </span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;
color: rgb(31, 73, 125);">Mi pare che l’argomento
meriti qualche riflessione.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;
color: rgb(31, 73, 125);"> </span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;
color: rgb(31, 73, 125);">angelo</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt;
color: rgb(31, 73, 125);"> </span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 10pt;">Da:</span></b><span
style="font-size: 10pt;">
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it">rugbylist-bounces@rugbylist.it</a>
[<a class="moz-txt-link-freetext" href="mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it">mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it</a>] <b>Per
conto di </b><a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:paolo.valbusa@libero.it">paolo.valbusa@libero.it</a><br>
<b>Inviato:</b> lunedì 20 giugno 2011 08:41<br>
<b>A:</b> <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</a><br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] E il gioco al piede?</span></p>
<p class="MsoNormal"> </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Ciao a tutti,</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">non mi
addentrerò in una disamina tecnica sul campionato
disputato fino a qui dall'Italia, c'è chi l'ha giÃ
fatto in list e con grande competenza. Per me resta
attuale quanto scritto da Luciano Ravagnani una
trentina d'anni fa (considerazioni che fece, se non
ricordo male, dopo aver visto una partita di
minirugby in Nuova Zelanda): i nostri settori
giovanili (Accademie federali comprese) continuano a
sfornare più giocatori di rugby che rugbisti; con
le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Mi preme, però,
sottolineare un fatto che balza subito agli occhi
vedendo le prestazioni degli azzurri (in verità , ne
balzano agli occhi molti ma io fisso la mia
attenzione su questo): avete notato l'assenza totale
del gioco al piede nel repertorio tecnico della
nostra nazionale? Non parlo solo delle
(importantissime) prodezze balistiche dalla piazzola
(Goosen, il n. 10 del Sud Africa, ha centrato i pali
dell'Inghilterra da 60 metri!) ma anche dei calci
tattici per il guadagno di terreno, dei calci a
seguire, di quelli ad incrociare, ecc. Niente! Zero
assoluto (o quasi). Il calcio di liberazione per noi
è l'<em>extrema ratio</em>: quando non si sa cosa
fare con il pallone in mano, lo si calcia (ma non si
bene dove). </p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Calcio di
liberazione: mai termine ha avuto un significato
più pregnante. Ci si libera della palla e si tira
un gran respito di sollievo.</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Buona giornata,</p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Paolo</p>
</div>
<br>
</blockquote>
<br>
<meta http-equiv="x-dns-prefetch-control" content="on">
</div>
</div>
</div>
</div>
<pre wrap="">
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
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