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Recupero dall'amico inglese della mia squadra questa informazione:<br>
<br>
Lewis Jones 1.73m 73kg Scrumhalf<span class="messageBody"
data-ft="{"type":3}"><br>
Matthew Morgan 1.73m 74kg Flyhalf</span><br>
<br>
(Essendo io della dimensione esatta di Jones, ed essendo messo lì a
9, non posso che sentirmi in "sintonia" :D :D)<br>
<br>
Sono le persone, gli uomini, a fare le cose, ma non attraverso il
loro "calibro". Sarebbe idiota sostenerlo anche da un punto di vista
scientifico: se mamma natura avesse creduto nel progetto altezza, ci
avrebbe fatti tutti grossi come ciriole, e Tonga sarebbe campione
del mondo di rugby.<br>
<br>
Ma minchia, c'è posto per tutti nel rugby: una selezione eugenetica
è perdente in natura, figuriamoci da noi.<br>
<br>
Bah e ribbahh!!!<br>
<br>
luca momia bonisoli<br>
<br>
Il 20/06/2011 13.20, VolpeFast ha scritto:
<blockquote cite="mid:007801cc2f3c$03e62760$0bb27620$@fastwebnet.it"
type="cite">
<pre wrap="">Squadre e aziende di rugby in Italia - <a class="moz-txt-link-freetext" href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a>
__________________________________________
</pre>
<br>
<fieldset class="mimeAttachmentHeader"></fieldset>
<br>
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<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family:
"Calibri","sans-serif"; color: rgb(31,
73, 125);">Aggiungerei anche un’altra considerazione che mi
è balzata agli occhi vedendo da vicino i giocatori durante
questi mondiali. Se si dovessero applicare i criteri di
“dimensioni e peso” che piacciono tanto alla nostra FIR,
probabilmente una buona parte dei giocatori di quasi tutte
le nazionali presenti dovrebbero restare a casa. Accanto ai
“colossi” già ben strutturati e sviluppati c’è infatti una
quantità di piccoletti e magrolini che però giocano
benissimo. Che ci sia qualcosa di drammaticamente sbagliato
nel selezionare i nostri giovani in base alla corporatura
piuttosto che al talento e alle capacità? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family:
"Calibri","sans-serif"; color: rgb(31,
73, 125);">Mi pare che l’argomento meriti qualche
riflessione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family:
"Calibri","sans-serif"; color: rgb(31,
73, 125);"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family:
"Calibri","sans-serif"; color: rgb(31,
73, 125);">angelo<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 11pt; font-family:
"Calibri","sans-serif"; color: rgb(31,
73, 125);"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 10pt;
font-family: "Segoe UI","sans-serif";">Da:</span></b><span
style="font-size: 10pt; font-family: "Segoe
UI","sans-serif";">
<a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it">rugbylist-bounces@rugbylist.it</a>
[<a class="moz-txt-link-freetext" href="mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it">mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it</a>] <b>Per conto di </b><a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:paolo.valbusa@libero.it">paolo.valbusa@libero.it</a><br>
<b>Inviato:</b> lunedì 20 giugno 2011 08:41<br>
<b>A:</b> <a class="moz-txt-link-abbreviated" href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</a><br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] E il gioco al piede?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><o:p> </o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Ciao a tutti,<o:p></o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">non mi addentrerò in una
disamina tecnica sul campionato disputato fino a qui
dall'Italia, c'è chi l'ha già fatto in list e con grande
competenza. Per me resta attuale quanto scritto da Luciano
Ravagnani una trentina d'anni fa (considerazioni che fece, se
non ricordo male, dopo aver visto una partita di minirugby in
Nuova Zelanda): i nostri settori giovanili (Accademie federali
comprese) continuano a sfornare più giocatori di rugby che
rugbisti; con le conseguenze che sono sotto gli occhi di
tutti.<o:p></o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Mi preme, però,
sottolineare un fatto che balza subito agli occhi vedendo le
prestazioni degli azzurri (in verità , ne balzano agli occhi
molti ma io fisso la mia attenzione su questo): avete notato
l'assenza totale del gioco al piede nel repertorio tecnico
della nostra nazionale? Non parlo solo delle (importantissime)
prodezze balistiche dalla piazzola (Goosen, il n. 10 del Sud
Africa, ha centrato i pali dell'Inghilterra da 60 metri!) ma
anche dei calci tattici per il guadagno di terreno, dei calci
a seguire, di quelli ad incrociare, ecc. Niente! Zero assoluto
(o quasi). Il calcio di liberazione per noi è l'<em>extrema
ratio</em>: quando non si sa cosa fare con il pallone in
mano, lo si calcia (ma non si bene dove). <o:p></o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Calcio di liberazione: mai
termine ha avuto un significato più pregnante. Ci si libera
della palla e si tira un gran respito di sollievo.<o:p></o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Buona giornata,<o:p></o:p></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">Paolo<o:p></o:p></p>
</div>
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