E' una bellissima analisi della situazione attuale.<br>Le accademie cosi come sono concepite hanno dalla loro una bella full immersion nella preparazione ma "sradicano" i giovani giocatori dal proprio club e dall'ambiente del rugby di base. Forse in base alla convinzione che il livello di gioco possa andare ad appiattirsi verso il basso facendo giocare i "papabili" per la nazionale con i pari eta' in un campionato loro dedicato<br>
Invece forse con un campionato dedicato si darebbe a tutti i giocatori l'opportunita' di mettersi in luce a prescindere dai trascorsi piu' o meno nazionali o "accademiologici" e magari aiuterebbe i ragazzi a tenere ben saldi i piedi a terra....<br>
<br clear="all">Sarebbe bello convertire le accademie in stage mensili e/o settimanali dedicati all'apprendimento di nuove tecniche di gioco che i ragazzi poi potranno portare nuovamente nel proprio club di appartanenza e potranno ripetere in futuro. Costi minori e possibilita' di apertura non solo ai ragazzi "selezionati" ma magari anche a giovani giocatori che vogliano mettersi davvero in gioco.<br>
<br><br>Ciao, Maci<br><br><br><br><br><a href="http://www.rugbytouch.it">www.rugbytouch.it</a><br><br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 16 giugno 2011 18:45, <span dir="ltr"><<a href="mailto:rugbylist-request@rugbylist.it">rugbylist-request@rugbylist.it</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); padding-left: 1ex;"><div id=":v">Date: Thu, 16 Jun 2011 13:13:27 +0200<br>
From: Giorgio Betteto <<a href="mailto:giorgioxt@email.it">giorgioxt@email.it</a>><br>
Subject: [RUGBYLIST] Nazionali giovanili, accademie, formazione<br>
giocatori e sviluppo<br>
To: rugbylist rugbylist <<a href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</a>><br>
Message-ID: <<a href="mailto:4DF9E557.80802@email.it">4DF9E557.80802@email.it</a>><br>
Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1; format=flowed<br>
<br>
Ciao a tutti da Giorgio- vorrei aprire un confronto il più possibile<br>
ampio su questo punto.<br>
<br>
Ormai è possibile fare un primo bilancio della politica federale degli<br>
ultimi anni riguardo alle giovanili ed alla formazione dei giocatori.<br>
C'è poco da fare : gli obbiettivi NON sono stati raggiunti; mi apre il<br>
minimo fare un pò di analisi e avanzare se possibile delle proposte.<br>
<br>
Strategia attuale della FIR : separazione a 16 anni dei percorsi fra i<br>
giocatori "destinati" all'alto livello dal resto, sviluppo del giocatore<br>
attraverso il sistema delle accademie federali , eliminazione del<br>
confronto a livello di pari età , immissione dell'accademia di Tirrenia<br>
nel campionato di A1<br>
<br>
- Sistema accademie : a fronte di un investimento molto consistente ,<br>
che io calcolo (spero di essere smentito) superiore ai 3 milioni di<br>
euro/anno , i risultati sono negativi, e siamo al 4 anno di Tirrenia e<br>
al 2° delle altre... solo che se la U20 conferma i risultati negativi<br>
degli anni passati, per U18 e U17 siamo peggiorati.<br>
<br>
Ridicolo accusare le società di "non fare giocare i giovani" , non solo<br>
ciò è materialmente impossibile per quelli a Tirrenia - una squadra di<br>
rugby vive dell'allenamento congiunto, uno che arriva venerdi pomeriggio<br>
non fa nemmeno a tempo ad imparare le chiamate ... D'altra parte il<br>
presunto "alto livello" , ovvero quel PLUS che dovrebbe dare Tirrenia e<br>
le altre rispetto al lavoro svolto nelle società ...mi pare presunto,<br>
troppo presunto...<br>
<br>
In compenso il sistema autoreferenziale ha ridotto la competizione fra i<br>
giocatori e praticamente limitato il bacino di chiamata agli accademici,<br>
riducendolo di almeno 4-5 volte ; in più la prossima stagione ci saranno<br>
globalmente meno ragazzi a giocare con la riduzione dei campionati,<br>
quindi il parco giocatori complessivo 2011-2012 sarà minore.<br>
<br>
Cosa fare? - guardiamo all'estero , tutte le nazioni della JRWC (a parte<br>
Fiji che non conosco) utilizzano una politica di selezione e sviluppo<br>
opposta rispetto alla nostra - in nessuna delle 6 + 4 nazioni a parte<br>
l'italia manca un campionato (come tale o come tornei fra college..) o<br>
partecipa a campionati seniores una squadra giovanile. I Fuoriclasse<br>
possono certamente giocare dovunque nelle massime serie ... ma perchè<br>
sono tali, non perchè qualcuno lo stabilisce... quando ho raccontato ad<br>
amici SANZAR che i nostri 18-19 enni non avranno un occasione per<br>
confrontarsi fra loro questi hanno strabuzzato gli occhi - per loro è<br>
incocepibile, abituati a club/college con Ist, IInd IIInd ecc. ecc.team ...<br>
<br>
e' ora di cambiare RADICALMENTE direzione.<br>
<br>
- Campionati giovanili il più possibile competitivi : Under 20 nazionale<br>
a girone elite e gironi sottostanti meritocratici , si vuole<br>
risparmiare? lo si abbini al campionato d'eccellenza (tra l'altro in<br>
ottica di sviluppo, non ha alcun senso che una squadra di eccellenza non<br>
abbia una giovanile )<br>
- Under 18 anche questa a girone nazionale meritocratico ed a scendere<br>
gironi territoriali meritocratici con barrage obbligatori per tutti.<br>
- Accademie riviste , non più come "uniche depositarie" dell'alto<br>
livello , ma come punti dove far passare più giovani possibile , quindi<br>
con soggiorni limitati nel tempo<br>
(facendo magari eccezione per i ragazzi provenienti dalle situazioni più<br>
disagiate e periferiche, quelle dove effettivamente l'accademia permette<br>
un miglioramento)<br>
- Cancellazione del concetto stesso di "liste nazionali" relative a<br>
giocatori, sostituito da occasione di confronto sul campo costanti per<br>
tutti . Se abbiamo dei campionati combattuti si avranno delle<br>
indicazioni realistiche delle qualità , e si potranno avere delle rose<br>
di 120/150 ragazzi per classe d'età su cui selezionare attraverso<br>
confronti sul campo (e non da test di palestra...)<br>
- Si potrebbe anche pensare ad un compattamento dei campionati (evitando<br>
le pause attuali) per liberare spazi per un confronto maggiore, una<br>
possibilità potrebbe essere quella di fare un torneo a 4 squadre u.20<br>
confrontando la selezione fatta dall'allenatore della naz.U20 con quelle<br>
fatte dagli allenatori classificati 1-2-3° nel campionato... abbiamo<br>
necessità di confronto su tutti gli aspetti.<br>
<br>
Dimenticavo ... se c'è competizione la qualità viene fuori, e se c'è<br>
qualità si arriva anche a giocare in eccellenza od altro... ma non porta<br>
a nulla imporlo per norma.</div></blockquote></div><br>