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<DIV><FONT face=Georgia>Intanto Federico sii benvenuto in list perchč mi
pare di non averti mai letto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Georgia>Il presidente Dondi ricopre questo ruolo da svariati
anni, al punto che ormai dev'essere tutt'uno con l'arredamento degli uffici dell
federazione. Nello svolgere il suo compito ha sempre contato su ampie
maggioranze e scarsa opposizione. Praticamente č stato ed č il padrone assoluto
del vapore, anche per mancanza di reali alternative. Dunque tutto quello che di
buono e di cattivo č successo o succede nel rugby italiano ricade sotto la sua
sfera di influenza. E' la federazione (=Dondi e il suo consiglio federale) che
fa le regole e le disfa. E' Dondi che ha portato avanti le trattative con il
Board della Magners facendo trapelare le notizie che lui riteneva opportuno far
trapelare e quando; č lui (e il suo Consiglio federale) che a suo tempo ha
effettuato la scelta delle due formazioni candidate ad entrare nella Celtic ( e
sappiamo bene come č andata).</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Georgia>Adesso tu scrivi che non č con lui che bisogna
prendersela, ecc. ecc. Ti ammiro per l'esercizio di stile politically correct,
ma che ha un certo che di forzatamente formale e dunque un po' stucchevole;
vorrei invitarti a vedere le cose in maniera concreta come le posso vedere io
che seguo il rugby con passione, ma non da "dentro", come tesserato, nč
dirigente, nč altro. E come me in Italia ce ne sono milioni di appassionati che
restano allibiti sull'esito della trattativa per la Magners league. Chi dovrebbe
essere l'interlocutore in una situazione come questa se non il direttore della
baracca? O se preferisci il maestro concertatore? O se preferisci, il massimo
dirigente responsabile della federazione? Con chi bisognerebbe confrontarsi se
non con il presidente Dondi? Con l'usciere capo o il capo ragioniere (se ne
esiste uno)??</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Georgia>Qui non si tratta di campanilismi. Io personalmente,
essendo padovano, non sono coinvolto direttamente con Viadana o Treviso e
nemmeno sono mai stato un convinto estimatore del progetto Celtic perchč ero
convinto, e lo sono tuttora, che alla fine a rimetterci sarebbe stato il
campionato dei "poveri", ossia degli esclusi, di quelli che non avevano la
possibilitą di avventurarsi in Celtic e che sarebbero rimasti a disputarsi un
titolo minore, visto che i migliori erano impegnati altrove. Dunque il mio punto
di vista č piuttosto neutro. Ma una volta intrapresa l'avventura, buon gusto e
buon senso vorrebbero che il percorso e i risultati fossero adeguati all'impegno
profuso e alle forze (enormi) messe in campo. Invece stiamo assitendo ad una
specie di mercato del sabato dove la controparte resta allibita per
come sia stata condotta tutta la vicenda a cominciare dalla scelta delle due
squadre italiane e, per finire, al mancato rispetto di alcune clausole
richieste da subito e non osservate (contratti tv ecc.).</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Georgia></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Georgia>Dondi -che piaccia o no- č e resta l'interlocutore unico
di tutta questa vicenda, perchč di fatto, non ce ne sono altri.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Georgia></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Georgia>Angelo</FONT></DIV>
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style="BORDER-LEFT: #000000 2px solid; PADDING-LEFT: 5px; PADDING-RIGHT: 0px; MARGIN-LEFT: 5px; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="FONT: 10pt arial; BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=ferfed50@yahoo.it href="mailto:ferfed50@yahoo.it">Ferrini
Federico</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugby list</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Wednesday, February 03, 2010 6:14
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] ... E' TUTTA COLPA
DI DONDI ...</DIV>
<DIV><BR></DIV>Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - <A
href="http://www.coobiz.it">http://www.coobiz.it</A><BR>... č tutta colpa di
Dondi ... !!<BR><BR>lo sento, lo leggo ... quali che siano le persone, le
latitudini, le longitudini, per non parlare dei forum, č sempre tutta colpa di
Dondi (senza naturalmente dimenticare Ascione, il Richelieu della situazione
!?).<BR><BR>Da alcuni anni tutti i sabati e le domeniche sono in giro per
l'Italia rugbistica, almeno quella dove si gioca il campionato U.20 di
eccellenza, il girone 1. <BR>Da Roma a Treviso, passando per Parma, Viadana,
Calvisano, ecc, da pił parti sento sempre malcontenti profondi, lamentele,
arrabbiature, un elenco cospicuo di cose che non vanno, che non funzionano ed
č sempre tutta colpa di ... Dondi, di Ascione, della FIR.<BR><BR>... č tutta
colpa di Dondi ... !!??<BR><BR>Consentitemi di dissentire, anche di
"protestare energicamente" per quello che ritengo un vizio di fondo, un modo
non utile, noioso ed alla fine poco intelligente, di definire i
problemi.<BR><BR>... č tutta colpa di Dondi ... !!??<BR>... e le societą, i
dirigenti, gli stessi tecnici societari, ecc.?<BR><BR>Che il nostro movimento
debba crescere non lo scopriamo adesso.<BR>Tale crescita č indissolubilmente
legata alla crescita dei nostri ragazzi. Occorre fare il possibile perché
questi ragazzi possano esprimere in modo compiuto le loro potenzialitą.
<BR>Per questo occorre la crescita di tutte le componenti del movimento, a
partire soprattutto dai Club: capacitą organizzative, manageriali, gestionali.
<BR>Per quanto scontato possa apparire, in realtą si tratta di una "missione"
estremamente difficile. <BR><BR>CAMPANILISMI, LOCALISMI, INCAPACITA' DI
PENSARE ED AGIRE IN FUNZIONE DI OBBIETTIVI GENERALI (CHE PURE SOTTENDONO
INTERESSI COMUNI) SONO LA REGOLA DIFFUSA, LA DINAMICA PREVALENTE CHE IMPREGNA
DI SE EVENTI, COMPORTAMENTI ED IDEE, LA QUOTIDIANITA' DELLE NOSTRE SOCIETA'
<BR><BR>Si potrebbero scrivere paginate intere: dinamiche come quelle che
vedono il proprio orticello al di sopra di tutto (talvolta anche contro tutto
e tutti), i nostri campionati densi di stranieri spesso mediocri, con i nostri
giovani relegati in panchina quando va bene, e quant'altro ... .<BR>Tutti
meccanismi perversi, ma anche complessi, che non hanno consentito al "prodotto
Rugby" di essere visto, comprato, di affermarsi come sport da vedere e da
godere, col risultato di tribune semideserte e di un professionismo gonfiato,
illusorio, non supportato da presupposti adeguati (economici prima ed
organizzativi dopo) neanche a livelli minimali. <BR>Anche alcuni aspetti dei
dibattiti dei nostri forum, con le stupidamente litigiose posizioni che vi
sono espresse, evidenziano queste problematiche.<BR>Ma sono cose che tutti
conosciamo.<BR> <BR>Operare in questo contesto č estremamente difficile e
faticoso. <BR><BR>ALCUNI ASPETTI DELLA "CULTURA", PURE RICCA DI EVENTI E DI
VALORI, CHE SOTTENDE IL NOSTRO MOVIMENTO E LA SUA STORIA, SONO FORSE
L'OSTACOLO PIU' GROSSO E DIFFICILE DA
SUPERARE.<BR><BR>Federico_______________________________________________<BR>Gestisci
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