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<div class=Section1>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Tahoma","sans-serif"'>Dice
Antonio, che, vista la qualità dei suoi interventi, purtroppo non conosco de
visu, che l’amicizia è oggi limitata e che i giocatori cercano ingaggi. Che,
a mio modesto parere, non è che uno specchio dei tempi contemporanei: anche
negli uffici, aziende, organizzazioni c’è molto più interesse ad
affrontare il quotidiano “dovuto” (al datore) per poi vivere gli
interessi privati. Certi circoli dopolavoristici o CRAL oggi non sopravvivono. <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Tahoma","sans-serif"'>Così
nel rugby. <i>Ho fatto il mio dovere? Mi sono allenato? Ho mangiato bene? Ho riposato?
Ho partecipato a sessioni fotografiche, incontri di beneficenza e quant’altro?
Bene, adesso esco dallo spogliatoio e, a meno che non sia “straniero”
in una piazza nuova, me ne vado a curare i miei interessi.</i> Il
professionismo ha fatto degli sport un lavoro. Ben pagato, ma un lavoro. Abbiamo
– giustamente – voluto lo sviluppo del rugby? Adesso ce l’abbiamo,
ma a scapito, chiaro, ovvio ed evidente, del clima d’antan. Credo che sia
nelle categorie giovanili e minori là dove debba prevalere quello che per noi è
lo spirito del rugby. <o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Tahoma","sans-serif"'>Le
grosse squadre sono grosse aziende. Non ci si può aspettare, in questo mondo
così regolato, tutto da tutti. Perché non tutti fanno tutto: ognuno ha funzioni
e ruoli diversi per obiettivi diversi. Lo spirito del rugby va insegnato e
divulgato a livello minore per finalità educative e sociali. Così facendo chi
opera a livello superiore, con basi solide per l’organizzazione della
squadra, avrà altre mansioni. Il rugby è solo una, per quanto bella ed
affascinante e di qualità, delle organizzazioni strutturate cui l’uomo
prende parte.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Tahoma","sans-serif"'>Certo
che, come dice Antonio, sopravvivono le amicizie quando le persone non solo
condividono momenti ma vivono esperienze assieme. E sarà sempre così.<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Tahoma","sans-serif"'>Questo
il mio pensiero con il tè del pomeriggio, ciao Marco<o:p></o:p></span></p>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:11.0pt;font-family:"Calibri","sans-serif";
color:#1F497D'><o:p> </o:p></span></p>
<div>
<div style='border:none;border-top:solid #B5C4DF 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'>
<p class=MsoNormal><b><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>Da:</span></b><span
style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>
rugbylist-bounces@rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it] <b>Per
conto di </b>A Zibana<br>
<b>Inviato:</b> martedì 3 novembre 2009 14.11<br>
<b>A:</b> rugbylist@rugbylist.it<br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] Rugby di allora e rugby di adesso<o:p></o:p></span></p>
</div>
</div>
<p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p>
<div>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>Penso
che quasi tutti quelli che hnno giocato in passato siano concordi nel dire che
il rugby di allora consentiva di stringere amicizie che il tempo non cancella.
Molti dubbi che la cosa sia cos+ anche ora dopo l'avvento del professionismo.</span><o:p></o:p></p>
</div>
<div>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>In
questi giorni ho mio ospite Dugald MacDonald. Dugald ha un palmares di
tutto rispetto datato anni 70.</span><o:p></o:p></p>
</div>
<div>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>E'
stato Springboks, Numero 8 di Western Provincey, Terza linea di Tolosa Con
Skrela e Rives.</span><o:p></o:p></p>
</div>
<div>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>Dugald
dice che l'amicizia esiste ancora limitata però forse fra shi gioca per
la stessa squadra.Il professionismo perà spinge i giocatori a cercare gli
ingaggi più vantaggiosi, i giocatori cambiano squadra spesso e quindi cade
questo presupposto che potrei anche condividere.</span><o:p></o:p></p>
</div>
<div>
<p class=MsoNormal> <o:p></o:p></p>
</div>
<div>
<p class=MsoNormal><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>Antonio</span><o:p></o:p></p>
</div>
</div>
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