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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Boh, non capisco. Chiunque si accosti
all'argomento Treviso-Celtic esordisce assrendo che l'esclusione del Veneto è
una grande ingiustizia e una scelta sbagliata. Immediatamente
dopo invece incominciano una serie di distinguo, di precisazioni, si fa
appello alla democrazia (?), alla politica, a tutto e di più per lasciare le
cose come sono in nome di non si sa che cosa e no si sa di quali principi.
Bisogna ad un certo punto decidersi: o la scelta di lasciar fuori Treviso e il
Veneto è sbagliata o è giusta. Non si può affermare una cosa e difendere al
tempo stesso lo statu quo deliberato dalla Federazione. E se è sbagliata la
decisione deve essere rivista per sanare l'errore e porre rimedio alla palese
ingiustizia. Altrimenti si dica chiaramente "mi sta bene così, il Veneto
meritava di essere escluso" e finisce lì. Il piede in due staffe proprio non si
può tenere.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>angelo</FONT></DIV>
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<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=totorugby@yahoo.it href="mailto:totorugby@yahoo.it">Salvatore
Messina</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Tuesday, September 08, 2009 10:47
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> I: [RUGBYLIST] Notizie del
lunedì - coda</DIV>
<DIV><BR></DIV>_______________________________________________<BR><BR>
<P>
<HR>
<P></P>
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}
</STYLE>
<DIV
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif">
<DIV></DIV>
<DIV>Premesso che nessuna regione come il Veneto è in grado di rappresentare
il rugby d'alto livello (e con questo intendo riassumere anche tutti gli
altri numerosi meriti di questa regione), premesso che se le
documentazioni presentate non fossero state corrette si dovrebbe
rivedere il tutto, premesso che se la votazione stessa non fosse stata secondo
il regolamento si dovrebbe rifare, non capisco come si possa dire che se io ho
votato in base alle mie idee politiche, convinzioni personali, interessi od
antipatie, non ho votato correttamente.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Mi da estremamente fastidio che persone che si professano liberali e
democratiche passino sopra i propri principi quando vengono prese decisioni
che non rispettano le proprie ideee.</DIV>
<DIV>La libertà di espressione e di voto deve essere sempre tutelata, anche
quando appare evidentemente male espressa.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Cosa avreste detto se fosse stata approvata la candidatura di Treviso e
tutto il resto d'Italia fosse insorto per ricusare la votazione?</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Siamo tutti d'accordo che il Veneto è la massima espressione attuale
del rugby italiano, facciamo tutti i doverosi controlli sullo svolgimento
della votazione ma smettiamola di condannare i membri del consiglio federale
che hanno votato diversamente.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Sono stati regolarmente eletti e hanno le proprie idee. Se anche
avessero voluto votare altri per antipatia cosa possiamo farci?</DIV>
<DIV>Come avete detto l'incapacità (di valutazione politica in questo caso) è
un grave difetto ma non un reato.</DIV>
<DIV>Sarebbe ben più grave se una decisione politica regolare venisse
stravolta sotto pressioni esterne, anche se popolari (ma lo sono poi o sono
solo strumentalizzate?)<BR> </DIV>PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
<DIV></DIV><BR><BR>
<DIV>Salvatore Messina
<DIV><BR></DIV>
<DIV
style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif"><BR>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: arial, helvetica, sans-serif"><FONT
face=Tahoma size=2>----- Messaggio inoltrato -----<BR><B><SPAN
style="FONT-WEIGHT: bold">Da:</SPAN></B> allrugby
<allrugby@gmail.com><BR><B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">A:</SPAN></B>
rugbylist@rugbylist.it<BR><B><SPAN
style="FONT-WEIGHT: bold">Inviato:</SPAN></B> Lunedì 7 settembre 2009,
22:38:32<BR><B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">Oggetto:</SPAN></B> [RUGBYLIST]
Notizie del lunedì -
coda<BR></FONT><BR>_______________________________________________<BR><BR>Ecco
l'articolo di Antonio Liviero, dal Gazzettino di oggi (trascritto).<BR>Non
so... Altri articoli di discutibile interesse, sul rugby, non
si<BR>possono scaricare dal Gazzettino. Permalosi?<BR>Se qualcuno ci legge, al
Gazzettino, ci (mi) risponda. Se qualsoca non<BR>quadra, siamo (sono) qui. Non
lasciateci, anche voi, digiuni dal<BR>rugby.<BR>Grazie per una
risposta.<BR><BR>L'articolo di Antonio Liviero, sotto riportato, mi sembra sia
una<BR>caustica, precisa ed evidente denuncia di un fatto gravissimo, che
il<BR>rugby italiano non potrebbe sopportare se le cose continuassero
ad<BR>andare nella direzione voluta da chi, a suo tempo, ha chiesto
la<BR>votazione segreta nel consiglio FIR e di chi, a torto e forse
con<BR>troppa sufficienza, ha aderito ad una prassi evidentemente
scorretta<BR>(art. 18 del regolamento). Dobbiamo continuare a lasciare in mano
il<BR>ns. rugby a gente disinformata, poco attenta al regolamento e
succube<BR>dei propri risentimenti verso Tizio e/o Caio, atteggiamenti tali
da<BR>menomare seriamente l'intero movimento?<BR>Ragazzi, il tempo delle birre
del dopo partita è finito. Soprattutto<BR>per chi gestisce una federazione
ambigua nelle decisioni e nelle<BR>scelte.<BR>Dondi & C. avete sbagliato.
L'ho sempre detto e scritto. Andatevene,<BR>per grazia di Dio. Lasciateci
almeno la speranza che con altri<BR>personaggi meno attenti alla "carega" e
più sensibili alle<BR>problematiche del rugby nostrano, si possa auspicare in
un futuro<BR>migliore.<BR>Ciao.<BR>Franco (TV)<BR><BR>MISCHIA APERTA<BR>Perchè
è il Veneto ad essere tagliato fuori (di Antonio Liviero -
Dal<BR>Gazzettino)<BR><BR>Si è detto che l'esclusione di Treviso e del Veneto
dalla Celtic<BR>League è stata una scelta politica. Bisogna intendersi sul
termine. Se<BR>la politica è considerata un mezzo di mera conquista e
conservazione<BR>del potere, ma anche il luogo di patti segreti e
inconfessabili, di<BR>logiche clientelari, allora se ne può comprendere l'uso
da parte dei<BR>tifosi arrabbiati per il torto subito. Ma se la
s'intende<BR>nell'accezione più nobile (sempre più in disuso, purtroppo) di
scienza<BR>del buon governo, se misuriamo un uomo pubblico dalla capacità
di<BR>mettersi al servizio del bene comune, allora quella della FIR non
si<BR>può dire una scelta politica. O almeno di buona politica.<BR>Lasciamo
stare per una volta la candidatura di Treviso, i suoi meriti<BR>sportivi (che
mancano alle altre candidature) e le credenziali<BR>economiche del gruppo
Benetton, un nome di cui nessuna federazione al<BR>mondo si priverebbe.
Concentriamoci invece sul Veneto. Prima regione<BR>italiana per praticanti,
per club nel massimo campionato (4 su 10) e<BR>naturalmente quella più
scudettata: 28 titoli negli ultimi 40 anni,<BR>contro gli 8 della Lombardia, 3
dell'Abruzzo, uno del Lazio, zero<BR>dell'Emilia.<BR>Vogliamo prendere invece
in considerazione i settori giovanili? O il<BR>pubblico? Oppure la tradizione?
Da qualunque parte si esamini la<BR>questione non c'è alcun motivo ragionevole
per tagliare le radici del<BR>rugby italiano, per escludere il Veneto
dall'attività di vertice.<BR>Un tifoso di Rovigo o di Belluno dovrebbe andare
a settimane alterne a<BR>Viadana o a Roma per poter assistere ad una partita
di èlite? E perchè<BR>mai un settore giovanile veneto dovrebbe continuare a
reclutare<BR>ragazzini con lo stesso impegno se poi non avrà la soddisfazione
di<BR>veder giocare i più bravi nello stadio di casa o almeno della
città<BR>vicina? E i giocatori stessi? Se sono i più forti e i più
numerosi,<BR>perchè obbligarli un giorno ad andarsene?<BR>Dal prossimo anno,
se non ci saranno ripensamenti da aprte<BR>anglosassone, l'Italia avrà tre
sole squadre professionistiche<BR>(nazionale compresa) e due tornei d'alto
livello: il VI Nazioni e la<BR>Celtic League. Disputandosi il VI Nazioni a
Roma, sembrerebbe<BR>scontato, se non si vuol affondare il rugby italiano,
disputare la<BR>Celtic al nord e in ogni caso stabilire la base di una delle
due<BR>franchigie in Veneto. Una logica stringente che non sfugge
al<BR>presidente federale Giancarlo Dondi, che ha avuto modo di
esprimersi<BR>duramente e pubblicamente contro l'esito del consiglio FIR di
luglio.<BR>Un consiglio in cui il presidente, per sua stessa ammissione, è
finito<BR>clamorosamente in minoranza su una questione strategica per il
rugby<BR>italiano. Una sorta di "sfiducia" a scrutinio segreto che
pone<BR>preoccupanti problemi di governabilità oltre che di buon governo
e<BR>potrebbe aprire prospettive di forti turbolenze dagli
esiti<BR>imprevedibili all'interno del movimento.<BR>Spetta a Dondi ora una
pubblica assunzione di responsabilità.<BR>Riprendere le fila, promuovere un
chiarimento all'interno del<BR>consiglio federale attraverso un confronto
aperto. E fare sintesi<BR>delle posizioni. Per mettere infine in votazione la
proposta del<BR>presidente, alla luce del sole e non con voti segreti
espressamente<BR>sclusi dall'articolo 18 del regolamento (altrimenti come
farebbe, in<BR>caso di parità, ad essere decisivo il voto espresso dal
presidente?).<BR>Ben conoscendo i rischi di una nuova sconfitta di Dondi:
l'azzeramento<BR>del consiglio federale e la richiesta di nuove
elezioni.<BR>_______________________________________________<BR>Gestisci la
tua iscrizione<BR><A href="http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist"
target=_blank>http://www.rugbylist.it/mailman/options/rugbylist</A><BR></DIV></DIV></DIV></DIV><BR>
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