<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META content="text/html; charset=iso-8859-1" http-equiv=Content-Type>
<META name=GENERATOR content="MSHTML 8.00.6001.18812">
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV>VANCOUVER. Medaglia di cartone per l’Italia di rugby ai World Police &
Fire Games 2009 in svolgimento in Canada. La Rappresentativa Nazionale formata
da Vigili del Fuoco non è riuscita - nell’ultima giornata riservata alle finali
– a realizzare l’impresa chiamata medaglia. Battuta dal Sud Africa in
semifinale, la squadra italiana è stata poi sconfitta dal Canada nella finale di
consolazione, in un contesto locale che ha lasciato parecchie
perplessità.<BR>Eppure si è vista una bella Italia, generosa, capace a tratti di
scatenare applausi a scena aperta, costringendo anche squadre blasonate come il
Sud Africa a sudare le proverbiali sette camice per aver ragione degli
azzurri.<BR>E proprio gli Springboks sono gli avversari dell’Italia in
semifinale. L’avvio è come al solito in salita, ma la reazione è da squadra di
rango. Baracchi segna, Flagiello Trasforma e Italia avanti 7-5. Il Sud Africa fa
frullare le gambe e segna, ma Parmigiani e compagni pressano e segnano ancora
con Ferrari per l’incredibile 12-10 azzurro al riposo. Nella ripresa i
sudafricani, consci della fatica per passare palla in mano, giocano al piede e
l’Italia va in crisi con la velocità delle frecce avversarie. Arrivano altre 2
mete e l’Italia -ormai proiettata verso la finalina - si arrende. Finirà
43-12 ma l’Italia unica formazione ad esser stata in vantaggio esce fra gli
applausi di tutti.<BR>La finale 3° e 4° posto contro il Canada nel frattempo
superato dalla Polizia del Sudafrica denota una tensione altissima da ambo le
parti. I nordamericani temono l’Italia vista con i Correctionals, mentre gli
azzurri temono di giocare in casa del nemico con tutte le controindicazioni del
caso.<BR>E infatti questo sarà il refrain di una finale equilibrata, che sul 7 a
7 alla fine del primo tempo (meta di Scapoli) ha visto un orribile
direttore di gara fischiare a casaccio e sventolare due gialli sotto il naso
degli azzurri (Romano e Flagiello) che a quel punto e con gli infortuni di La
Sorda, Andreoli e Morsiani, nulla hanno potuto giocando in inferiorità numerica.
Finirà 28 a 7 con una Italia che non si è assolutamente risparmiata e che esce
dal campo a testa alta. La applaudono però in pochi e questo non è bello.
Alla fine è mancata la medaglia ma non l’impegno e, nelle fasi finali, anche il
gioco. Nessuno si è risparmiato; tutti i giocatori portano infatti visibili
addosso i segni della battaglia.<BR>Per la cronaca la medaglia d’oro è andata ai
Correctionals el Sud Africa che hanno battuto agevolmente la Polizia del Sud
Africa per 31-12.<BR>Un’analisi a fine torneo vede toccare alcuni punti
salienti. In tutte le partite l’Italia è partita in salita, regalando marcature
risultate poi determinanti, soprattutto contro squadre che hanno dimostrato di
avere fondamentali migliori nel possesso palla. Altro dato apparso lampante le
velocità di base di alcuni avversari erano nettamente superiori. Non trovando
spazio palla in mano agli avversari bastava una pedata ben assestata verso
l’area di meta per assistere ad una redditizia volata. Attenzione: stiamo
parlando di un alto livello di gioco dove i piccoli miglioramenti possono
avvenire solo con un lavoro costante e metodico. Se si intraprenderà questa
strada a Daegu (Korea) nel 2010 potrebbe esserci tutta un’altra musica.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT size=2 face=Arial>Redazione R.M.</FONT></DIV></BODY></HTML>