<p>Premessa. Considero l'esclusione del Benetton una stupidaggine colossale. Detto questo 2 considerazioni. Negli ululati post notizia sono mancate nella maggior parte dei casi 2 valutazioni essendo la stragrande maggioranza degli interventi in list, sui media e nel mondo reale improntati alla lesa maestà. Considero la non inclusione del Veneto e dell'immenso patrimonio tecnico ad esso relativo un danno incomensurabile alle potenzialità di crescita della palla ovale italiana. Si toglie cioè al più grande vivaio italiano lo sbocco di eccellenza verso cui si vuole tendere. Le ricadute saranno gravissime. La cancellazione di una squadra di B fa danni figuriamoci in quel patrimonio la non partecipazione a CL. Credo che d'imperio una franchigia la si sarebbe dovuta assegnare al Veneto e far concorrere il resto. Ma questo è un altro discorso. La società veneta ha diramato un comunicato in linea con la tradizione e questo le fa onore. Ma va detta anche un'altra cosa. Cl vuol dire crescita tecnica, ma anche e soprattutto business. E il mondo degli affari è fatto di relazioni e non di contrapposizioni. Se io voglio che il mio affare vada in porto devo eliminare ogni sorta di impedimento. Non è concepibile perdere per un voto la CL. Ma in tutta sincerità si doveva lavorare prima: non per vincere in volata ma per dominare per distacco. Ciò non è stato fatto e si è rivelato un grossissimo errore di pianificazione. In questo nuovo mondo del rugby professionistico bisogna essere abili in campo e fuori. Tirare fuori Treviso è stata una carognata ma anche un grandissimo errore di management imperdonabile per chi si vuole proporre a questi livelli e vanta di suo e nell'indotto della regione il più grande patrimonio tecnico nazionale. L'esclusione getta una cattivissima luce sul rugby italiano ma un po' di ombra sulla capacità di planning della societa veneta. In ultimo credo che la gestione della CL in forma di franchigie "private" sia un fatto scellerato che posa su gambe fragili delle strutture pesanti. Bene sarebbe stato fare gestire il tutto a federazione. Ma questo è un altro discorso.</p>
<p> </p>
<blockquote>----Messaggio originale----<br />Da: luigi.ceravolo@fastwebnet.it<br />Data: 21/07/2009 19.26<br />A: <rugbylist@rugbylist.it><br />Ogg: [RUGBYLIST] benetton<br /><br /><!-- <STYLE></STYLE> -->
<div><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;">Da un comunicato della Benetton: </span></div>
<div><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;">Benetton Rugby non prenderà mai in considerazione l'idea di ritirarsi<br />da una competizione (Campionato italiano Super 10 o campionato di<br />Serie A) perché non ne condivide le regole o le decisioni. Ed assicura<br />i propri sostenitori che onorerà come sempre il proprio impegno e la<br />propria passione per il gioco del rugby».<br />Queste sono le parole che volevo sentire dire. Lottare per i propri interessi ma nel rispetto delle regole senza minacciare secessioni come tanti politici di bassa lega fanno.</span></div>
<div><span style="font-family: Arial; font-size: x-small;">Paolo Ceravolo </span></div>
<div> </div>
<br /></blockquote>
<p> </p>