<p>Però è anche vero che ci sono dei dilettanti che sono molto più professionali di certi professionisti. Non si tratta solo di budget (anche se gli euro contano, inutile negarlo) ma di idee a cui devono seguire programmi coerenti. Faccio un esempio molto banale: la società che ha disposizione una buona cifra da spendere e la usa per ingaggiare qualche vecchio marpione con l'obiettivo di centrare subito la promozione non fa un buon servizio al movimento in generale ed al proprio in particolare. Fa, cioè, un programma a breve scadenza dimostrandosi molto meno professionale di quella società che spende i soldini, invece, per far crescere il proprio patrimonio tutto insieme (1' squadra e settore giovanile). Poi, credo, che nel ridimensionamento di certi programmi abbia potuto più la crisi economica che la Celtic League. Ma le mie sono solo le considerazioni di un appassionato, non hanno nessuna pretesa di scientificità, ammesso e non concesso che tale parola abbia di diritto di residenza nello nostro sport.</p>
<p>Un saluto a tutti.</p>
<p>Paolo<br /></p>
<blockquote>----Messaggio originale----<br />Da: totorugby@yahoo.it<br />Data: 01/07/2009 8.54<br />A: <rugbylist@rugbylist.it><br />Ogg: I: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10<br /><br /><!--<mce:style type="text/css"><! DIV {margin:0px;} -> -->-->
<div style="font-family:times new roman, new york, times, serif;font-size:12pt">
<div>Non è una provocazione ma la realtà. Da tempo....</div>
<div> </div>
<div>O meglio non è l'occasione per il disimpegno ma l'unica possibilità di salvare qualcosa <strong>durante</strong> il disimpegno.</div>
<div>Sarebbe stato meglio fosse l'opportunità di crescere. In ogni caso è l'unica ancora di salvezza.</div>
<div>Da oggi il rugby italiano è in caduta libera, dal (ex) S10 alla serie C. Soldi buttati via a iosa in play off totalmente inutili; squadre ed arbitri tenuti in ballo fino a giugno per niente (tanto sono tutte promosse alla serie superiore).</div>
<div>La situazione non è solo figlia della crisi ma di decisioni prese in ritardo, quando i buoi sono scappati. A cominciare dall'organizzazione della coppa del mondo.</div>
<div> </div>
<div>L'unica cosa certa che rimane è la base: il rugby della birra & salamella, del volontariato, del passatempo dopo il lavoro, del tecnico fai da te e del dirigente/accompagnatore/baby sitter. Almeno sarà il rugby dell'amicizia(????). Basta integratori e video-analist e benvenute convocazioni alla domenica mattina. Mi sembra di ringiovanire di 20 anni!!!!!!</div>
<div> </div>
<div>Sarà un settembre veramente intrigante!</div>
<div> </div>
<div>Buone vacanze a tutti e<br /> </div>
PEACE & LOVE & PLAY RUGBY <br /><br />
<div>Salvatore Messina
<div><br /></div>
<div style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif"><br />
<div style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif"><span style="font-size: x-small; font-family: Tahoma;">----- Messaggio inoltrato -----<br /><strong><span style="FONT-WEIGHT: bold">Da:</span></strong> "mauri45@clarence.com" <mauri45@clarence.com><br /><strong><span style="FONT-WEIGHT: bold">A:</span></strong> rugbylist@rugbylist.it<br /><strong><span style="FONT-WEIGHT: bold">Inviato:</span></strong> Mercoledì 1 luglio 2009, 7:34:03<br /><strong><span style="FONT-WEIGHT: bold">Oggetto:</span></strong> Re: [RUGBYLIST] CALVISANO: ADDIO SUPER 10<br /></span><br />_______________________________________________<br /><br />
<p>Lancio una provocazione: e se la Celtic League fosse l'occasione che alcuni aspettano per un disimpegno, anche se parziale? (Non sto parlando del Calvisano in particolare, sia chiaro)</p>
<p>Maurizio</p>
<p><br />--- Messaggio originale ---</p>
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<div id="headline">
<h2 class="entry-title">Fonte: Datasport</h2>
<h2 class="entry-title"> </h2>
<h2 class="entry-title">Super 10: il Calvisano rinuncia all'iscrizione</h2>
<p class="published details" title="Mar 30 Giu09:38 AM">Mar 30 Giu, 09:38 AM</p>
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<div class="entry-content">
<p>Clamorosa notizia nel mondo del rugby: il Calvisano non si iscriverà al prossimo Super 10. Una perdita importante per la nostra palla ovale, visto che si tratta di una squadra capace di vincere due volte il titolo (l'ultimo nel 2007/08) e che ha dato tanti giocatori alla nostra Nazionale.</p>
<p>Il problema è economico, come si legge nella nota del club, legato all'impossibilità di partecipare alla Celtic League “ non essendo stata trovata, nemmeno con l'appoggio delle istituzioni, la copertura economica a causa soprattutto della crisi ”. Dalla stagione 2010/11, infatti, due squadre italiane parteciperanno all'importante torneo con formazioni scozzesi, irlandesi e gallesi.</p>
<p>La formazione lombarda, nata nel 1970 nel comune della bassa bresciana, chiederà alla federazione la possibilità di ripartire dalla Serie A2 e non parteciperà nemmeno alla Challenge Cup, la seconda coppa europea per importanza della palla ovale.</p>
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