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<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=gtassinari15@email.it href="mailto:gtassinari15@email.it">Giampaolo
Tassinari</A> </DIV>
<DIV><B>To:</B> <A title=gtassinari15@email.it
href="mailto:gtassinari15@email.it">gtassinari15@email.it</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Tuesday, June 16, 2009 5:50 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> diario sudafricano -14- (martedì 16 giugno
2009)</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>SOUTHERN KINGS-BRITISH & IRISH LIONS 8-20 (P.T. 3-3)<BR>A
Port Elizabeth sesta vittoria, in altrettante uscite, dei British Lions<BR>nel
tour sudafricano 2009. I britannici infatti oggi pomeriggio hanno<BR>superato i
Southern Kings per 20-8. Il primo tempo era terminato sul 3-3 e<BR>solo nella
seconda frazione di gioco gli ospiti sono riusciti, comunque<BR>abbastanza a
fatica, a mettere al sicuro il risultato. Grande soddisfazione,<BR>nonostante la
sconfitta, per giocatori e management dei Southern Kings che<BR>hanno avuto a
disposizione solo cinque giorni per allenarsi assieme. Molto<BR>soddisfatto
anche il flanker Mpho Mzukisi Mbiyozo, autore dell'unica meta<BR>della squadra
ospitante a pochi minuti dal termine, che a fine gara ha<BR>dichiarato: "Se un
mese fa mi avessero detto che avrei giocato contro i<BR>Leoni Britannici mi
sarei messo a ridere di brutto. Mi sono gustato ogni<BR>singolo attimo di questa
partita".<BR>Il tabellino: martedì 16 giugno a Port Elizabeth (arbitro:
Nigel<BR>Owens -Galles-)<BR>Southern Kings 8 (m= Mpho Mzukisi Mbiyozo; p= Jaco
van der Westhuyzen)<BR>British & Irish Lions 3 (m= Ugo Monye, Meta Tecnica;
t= Ronan O'Gara 2; p=<BR>Ronan O'Gara 2)<BR><BR>ANNUNCIATI I 22 BOKKE PER IL
TEST DI DURBAN<BR>Come anticipato nell'edizione di ieri del nostro Diario, la
maglia numero 6<BR>dei Bokke tocca a Heinrich Brüssow dei Cheetahs. Pierre Spies
viene<BR>preferito a Ryan Kankowski in terza centro con quest'ultimo che siederà
in<BR>tribuna. Ecco i 22 prescelti con tra parentesi il numero dei caps fino
ad<BR>oggi conquistati. Il solo Morné Steyn, in caso di suo utilizzo,
sarà<BR>all'esordio:<BR>Frans Steyn (27); JP Pietersen (24), Adi Jacobs (21),
Jean de Villiers (46),<BR>Bryan Habana (46); Ruan Pienaar (27), Fourie du Preez
(43); Pierre Spies<BR>(19), Juan Smith (54), Heinrich Brüssow (1); Victor
Matfield (80), Bakkies<BR>Botha (55); John Smit (81, capitano), Bismarck du
Plessis (21), Tendai<BR>Mtawarira (10).<BR>Riserve: Gurthrö Steenkamp (20), Deon
Carstens (7), Andries Bekker (13),<BR>Danie Rossouw (36), Ricky Januarie (34),
Jaque Fourie (42), Morné Steyn<BR>(nessun cap).<BR><BR>LA TERNA ARBITRALE, E GLI
ASSISTENTI PER IL PRIMO TEST DI SABATO PROSSIMO A<BR>DURBAN<BR>Per le tre sfide
tra Bokke e British & Irish Lions l'IRB ha nominato i<BR>fischietti
neozelandesi Bryce Lawrence e Vinny Munro, l'australiano Stuart<BR>Dickinson ed
il francese Christophe Berdos. Tranne Munro, i restanti tre<BR>arbitri
dirigeranno a turno un test ciascuno. In tutti e tre gli<BR>appuntamenti
l'Osservatore sarà sempre il noto ex-arbitro sudafricano Tappe<BR>Henning. Ed il
cronometrista nel secondo e terzo test sarà Gabriel Pappas,<BR>sudafricano pure
lui. Ecco i ruoli dettagliati previsti per sabato prossimo,<BR>20 giugno, a
Durban con calcio d'inizio alle ore 15.00 locali:<BR>Arbitro: Bryce Lawrence
(Nuova Zelanda);<BR>Giudici di linea: Stuart Dickinson (Australia), Vinny Munro
(Nuova Zelanda);<BR>Arbitro video: Christophe Berdos (Francia);<BR>Osservatore:
Tappe Henning (Sud Africa);<BR>Cronometrista: Paul Ackermann (Sud
Africa).<BR><BR>SAULS RENDE NOTI I NOMI DEI 22 BABY BOKS ANTI-INGHILTERRA<BR>Il
CT Eric Sauls ha reso noto i nomi dei 22 Baby Boks che domattina
ora<BR>sudafricana, ma pomeriggio a Tokyo, affronteranno i pari età inglesi
nella<BR>semifinale del Mondiale IRB Under 20. Anche un anno fa le due squadre
si<BR>trovarono a questo stadio della manifestazione con gli inglesi che
vinsero<BR>per 26-18. Nei Baby Boks assenti l'estremo Sias Ebersohn,
squalificato, ed<BR>il terza ala Tendayi Chikukwa, che si è infortunato nel
corso della gara<BR>vinta contro la Francia. François Brummer viene schierato ad
estremo per<BR>l'arrivo da titolare di Nicolaas Hanekom con la maglia numero 13
mentre<BR>capitan Robert Ebersohn viene spostato a primo centro. Il sostituto
di<BR>Chikukwa è Marnus Schoeman. Ecco le 22 Baby Gazzelle: François
Brummer;<BR>Gerhard van den Heever, Nicolaas Hanekom, Robert Ebersohn
(capitano), Sampie<BR>Mastriet; Lionel Cronjé, Ross Cronjé; Christiaan Stander,
Rynhardt Elstadt,<BR>Marnus Schoeman; David Bulbring, Jandre Marais; Coenie
Oosthuizen, Kyle<BR>Cooper, Morne Mellett.<BR>Riserve: Zane Botha, Julian
Redelinghuys, Caylib Oosthuizen, Keny Okafor,<BR>Yaasir Hartzenberg, Rudy Page,
Johann Sadie.<BR>Un grande in bocca al lupo ai giovani e valorosi giocatori
sudafricani. Op<BR>die Baby Bokke!<BR><BR>SIAS EBERSOHN GIUDICATO COLPEVOLE E
SQUALIFICATO TRE SETTIMANE<BR>Sias Ebersohn, una delle stelle di prima grandezza
del Mondiale IRB Under 20<BR>in corso di svolgimento in Giappone, è stato
sospeso per tre settimane. Il<BR>giovane estremo dei Baby Boks è infatti stato
giudicato reo di un placcaggio<BR>pericoloso nei confronti del centro francese
Geoffrey Doumayrou al minuto 33<BR>del secondo tempo. Willem Olphant, manager
dei Baby Boks ha preso atto che<BR>il giocatore termina così prematuramente il
Mondiale proprio mentre stanno<BR>per disputarsi le fasi decisive. "L'incidente
probabilmente è sembrato più<BR>pericoloso di quello che in realtà è stato. La
sua sospensione per noi<BR>corrisponde ad un'enorme perdita. Meno male che
abbiamo diveri giocatori che<BR>possono giocare nel ruolo di estremo con grande
qualità" ha ammesso Oiphant.<BR>Un possibile rimpiazzo potrebbe essere François
Brummer così che Nicolaas<BR>Hanekom indosserebbe la casacca numero 13
obbligando capitan Robert Ebersohn<BR>a spostasi a primo centro. Anche
quest'ultimo al termine della semifinale<BR>vinta con la Francia è stato citato
per gioco scorretto ma è stato<BR>scagionato.<BR><BR>PAROLA DI NICK
CAIN<BR>Sull'edizione di ieri, lunedì 15 giugno, del Times londinese tra i
vari<BR>interessantissimi articoli di rugby union spicca quello del
sempre<BR>verbalmente rissoso Nick Cain. Qualche anno fa ho avuto l'immenso
privilegio<BR>di conoscerlo: ex-pilone dei Wasps di Londra, uomo dalle
convinzioni ben<BR>decise e certo che il proprio punto di vista sia sempre
quello giusto.<BR>Ricordo che parlai con lui anche di Oliver Cromwell e della
storica<BR>carneficina che fece in tutta l'Irlanda ammazzando e devastando di
regola<BR>senza alcuna necessità. Cain, da buon suddito della corona
inglese,<BR>giustificò l'operato dell'assassino-criminale inglese (e del suo
esercito)<BR>sostenendo che lo fece per tutelare i protestanti contro la morsa
cattolica<BR>che si andava chiudendo verso l'isola britannica...Ad ogni modo,
tornando al<BR>pezzo di ieri sul Times, Cain sostiene che i Bokke siano una
squadra sì<BR>forte ma niente più e che immeritatamente abbiano vinto il
mondiale.<BR>Traspare evidentemente la rabbia che ancora lui prova, da buon
inglese, per<BR>avere perso la finale contro i Bokke nell'ottobre del 2007.
Riporto qui di<BR>seguito alcuni dei passaggi più significativi del suo
articolo. Il lettore<BR>potrà farsi una personale idea di quanto ha scritto
Cain. "Da quando sono<BR>qua in Sud Africa mi hanno detto all'infinito che
questa squadra dei Boks è<BR>fortissima. Piena di giocatori di classe
internazionale. Mi sembra di vedere<BR>invece una grande incertezza che deriva
ancora dall'avere vinto per inerzia<BR>il mondiale nel 2007. E questo perché la
squadra universalmente riconosciuta<BR>come la migliore, i loro arcirivali della
Nuova Zelanda, furono eliminati a<BR>sorpesa nel quarto di finale di Cardiff
dalla Francia cosicché non poterono<BR>mai incontrare i Boks. Questi ultimi per
un nonnulla non si fecero eliminare<BR>nel quarto di finale di Marsiglia dalle
Figi. Universalmente riconosciuta fu<BR>invece la superiorità dell'Inghilterra
quando vinse il mondiale del 2003.<BR>Nessuno ebbe dubbi. L'ultimo posto dei
Boks nel Tri-Nations dell'anno scorso<BR>e il loro tour meno che esaltante dello
scorso autunno confermano che i<BR>Lions non affronteranno i migliori del mondo
al top della loro forma. I<BR>supporter sudafricani non devono dimenticare che
dodici anni fa il coach dei<BR>Boks nella serie contro i Lions era Carel du
Plessis, un tecnico inesperto e<BR>che non aveva un cecchino in squadra da
potersi paragonare al nostro Nigel<BR>Jenkins. Adesso nei Boks c'è l'inesperto
coach Peter de Villiers che fino ad<BR>ora è stato incapace di trovare il
migliore calciatore per la nazionale<BR>affidandosi a Ruan Pienaar o ai due
Steyn, Morné o François. Di contro i<BR>Lions hanno O'Gara, Stephen Jones e
Hook. Quest'ultimo è anche un grande<BR>calciatore dalla lunga distanza come
dimostrato sabato contro Western<BR>Province. Pienaar recentemente ha subito
alcuni minori infortuni e non gioca<BR>da cinque settimane. Suo padre Gysie, che
giocò estremo nei Boks nel tour<BR>dei Lions del 1980, in settimana ha
dichiarato che suo figlio 'è il genere<BR>di giocatore che migliora man mano che
aumentano le pressioni e le<BR>responsabilità'. Mi immagino che il giocatore
abbia detto 'Grazie tante,<BR>papà'. Nella mischia Bismarck du Plessis,
Matfield, Botha, Smith e Burger<BR>sono di classe mondiale ma altri tre-quattro
avanti debbono provarlo ancora.<BR>Nei backs du Preez, Jean de Villiers e Habana
sono molto veloci ma niente di<BR>cui paragonarli con la magia dei British Lions
del 1974. Inoltre il problema<BR>dell'estremo è evidente: nessuna ha raccolto
l'eredità di Montgomery. Nei<BR>giocatori fuori dalla mischia i Lions hanno
giocatori di risalto mondiale:<BR>Bowe è stato la rivelazione del tour, Roberts
ha la stazza e la forza per<BR>guadagnare i metri decisivi nelle azioni, Byrne è
un estremo eccezionale nel<BR>contrattacco, Brian O'Driscoll non c'è bisogno di
presentarlo e Phillips ha<BR>la forza, la velocità e l'ambizione di
impossessarsi della corona di Fourie<BR>du Preez quale migliore mediano di
mischia al mondo". Per la cronaca il<BR>titolo dell'articolo è: "I Leoni
Britannici ed Irlandesi non hanno nulla da<BR>temere dal Sud Africa".
Naturalmente chi avesse voglia di leggere<BR>l'articolo, sempre di ieri, del
giornalista sudafricano Mark Keohane sul<BR>quotidiano Business Day troverà
l'opposto pronostico per la serie<BR>concludendo il pezzo con "i Boks, anche se
Peter de Villiers sbagliasse la<BR>scelta dei giocatori, vinceranno 3-0 la serie
per il solo fatto che sono la<BR>migliore squadra".<BR><BR>BREVE STORIA DEI TOUR
IN SUD AFRICA DEI BRITISH LIONS (10)<BR>Durante il tour catastrofico dei British
Lions nel 1966 in Nuova Zelanda, il<BR>provocatore per eccellenza di nome Colin
Meads guardando negli occhi Willie<BR>John McBride durante una pausa di gioco
gli disse: "Voi europei credete<BR>ancora nelle favole". La serie si chiuse con
un umiliante whitewash, 4-0 per<BR>gli All Blacks, ma la lezione rimase ben
impressa nella mente del seconda<BR>linea nordirlandese. Tanto che nel 1971 i
Lions di Carwyn James e Doug Smith<BR>vinsero la serie in Nuova Zelanda (e
McBride guastò nel migliore dei modi<BR>l'addio internazionale di Meads...). Il
capitano di quell'escursione era il<BR>centro dei London Welsh, il divino John
Dawes. Ma tre anni dopo, nel 1974,<BR>per il decimo tour britannico in terra
sudafricana il capitanato toccò<BR>proprio a Willie John McBride che godette
dell'assoluta fiducia del coach, e<BR>suo ex-compagno in mischia nel Ballymena
RFC, Syd Millar (recentemente anche<BR>presidente dell'IRB prima di venire
sostituito da Lapasset). E la spedizione<BR>organizzata in Sud Africa ebbe un
solo scopo: vincere la serie contro i<BR>Bokke. Era infatti dal 1896 che una
squadra britannica non riportava la<BR>meglio sulla nazionale sudafricana. In
tutto i britannici disputarono 22<BR>parite vincendone 21 e pareggiando solo
l'ultima gara che coincise col<BR>quarto test. La serie fu quindi vinta per 3-0
con un pareggio in quella che<BR>fu per i poveri Boks un'umiliazione gigantesca
anche perché completamente<BR>dominati nel loro storico gioco: quello degli
avanti. Diciotto vittorie su<BR>altrettante partte si ebbero contro le selezioni
e le province. Di queste<BR>due partite furono vinte con un qualche problema:
con Vrystaat finì 11-9<BR>mentre con Noord Transvaal lo score fu di 16-12. Di
contro si ebbe un 59-13<BR>con Western Transvaal, un 97-0 con South Western
Districts, un 42-6 con la<BR>Rhodesia ed un 69-16 con Griqualand West senza
contare il 56-10 contro il<BR>South Africa African XV, quest'ultima la selezione
dei neri nativi del Sud<BR>Africa. Il primo test si svolse sabato 8 giugno a
Newlands e i britannici lo<BR>vinsero per 12-3 con 3 piazzati di Phil Bennett ed
un drop di Gareth Edwards<BR>a cui rispose solo Dawie Snyman con un drop. Due
settimane dopo, 22 giugno,<BR>al Loftus Versfeld di Pretoria deflagrò il XV
britannico vincendo il secondo<BR>test 28-9. Due mete di John Williams, una a
testa di Milliken, Brown e<BR>Bennett nonché un piazzato ed una trasformazione
di quest'ultimo ed un drop<BR>di McGeechan giustiziarono le Gazzelle capaci solo
di andare a segno con due<BR>punizioni ed un drop di Gerald Bosch. Il panico e
la girandola di cambi si<BR>impossessarono dei tecnici dei Boks che nel terzo
test del 23 luglio a Port<BR>Elizabeth arrivarono addirittura a schierare
mediano di mischia Gerrie<BR>Sonnekus il ben noto terza linea centro di
Vrystaat. Robe da non credersi.<BR>La conseguente quanto meritatissima punizione
dei britannici gunse puntuale:<BR>26-9 e serie vinta con un test di anticipo. In
quel terzo test giunsero<BR>nuovamente 2 mete di John Williams ed una di Brown.
Bennett aggiunse 2 drop<BR>mentre Andy Irvine, schierato all'ala perché chiuso
nel suo ruolo naturale<BR>di estremo dall'immortale JPR Williams, mise a segno
una trasformazione e<BR>due piazzati. Tre punizioni di Dawie Snyman furono il
magrissimo bottino dei<BR>sudafricani. Il quarto ed ultimo test si giocò
all'Ellis Park di<BR>Johannesburg sabato 27 luglio e la conduzione di gara di
Max Baise (arbitro<BR>di Città del Capo) lasciò parecchio a desiderare secondo
la sponda<BR>britannica. Tre piazzati di Snyman e la meta di Cronjé portarono
avanti i<BR>Boks 13-10 ma sul finire di gara il piazzato di Irvine li agguantò
sul 13-13<BR>finale. In precedenza lo stesso Irvine aveva segnato una meta che
si era<BR>andata da aggiungere a quella del compagno Roger Uttley,
quest'ultima<BR>trasformata da Bennett. Si chiuse così in maniera trionfale
l'escursione<BR>britannica in Sud Africa nel 1974. Fu anche il trionfo personale
di Willie<BR>John McBride che nel corso di cinque tour consecutivi con i British
& Irish<BR>Lions aveva potuto compenetrare alla perfezione lo spirito
turistico delle<BR>gite Down Under. McBride rimarrà famoso per alcune sue
brillanti massime<BR>quali "Take no prisoners" oppure "Get your retaliation in
first". Ma forse<BR>la più famosa risale, secondo la leggenda, a prima del
quarto test del 1971<BR>contro gli All Blacks quando guardando implacabilmente i
compagni per<BR>esortarli a vincere la serie disse: "There will be no excuses".
Ed anche nel<BR>1974 non ci fu alcuna scusa: perché i Lions bastonarono tutto e
tutti...<BR><BR>IL DIARIO SUI SITI<BR>Ringraziamo Claudio Da Ponte (<A
href="http://www.rugbyclub.it">www.rugbyclub.it</A>) e Giovanni Sonego<BR>(<A
href="http://www.rugbylist.it">www.rugbylist.it</A>) che pubblicano questo
Diario Sudafricano sui loro siti.<BR><BR>LA F.I.R. NON DECIDE ANCORA LA
SEDE<BR>Come oramai noto, il prossimo 21 novembre sul suolo italiano si
disputerà il<BR>test tra Italia e Sud Africa. Ma a soli cinque mesi dal suo
svolgimento,<BR>ancora non è dato sapere dove sarà giocato questo test contro
gli attuali<BR>campioni del mondo. Come sappiamo in ballo ci sono le città di
Udine e<BR>Firenze. La Federazione Italiana Rugby, splendidamente gestita dal
geometra<BR>parmense Giancarlo Dondi, continua però a ritardare la scelta
della<BR>località.<BR><BR>Anche per oggi ho terminato. Ciao a
tutti...<BR><BR>Tot siens<BR>Giampaolo Tassinari<BR></BODY></HTML>