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<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=gtassinari15@email.it href="mailto:gtassinari15@email.it">Giampaolo
Tassinari</A> </DIV>
<DIV><B>To:</B> <A title=gtassinari15@email.it
href="mailto:gtassinari15@email.it">gtassinari15@email.it</A> </DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Saturday, June 13, 2009 8:17 AM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> diario sudafricano -12- (sabato 13 giugno 2009)</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>ALCUNE LEGGENDE DI BORDER DEL 1955 SARANNO PRESENTI ALL'ESORDIO
DEI SOUTHERN<BR>KINGS MARTEDI' A PORT ELIZABETH<BR>Cinque membri del leggendario
XV di Border che nel 1955 sconfisse per 14-12<BR>i British Lions assisteranno
martedì prossimo a Port Elizabeth allo storico<BR>esordio dei Southern Kings.
Bill Luppnow, Hilmer Puchert, Tony Viljoen,<BR>Chappie Moll e Bill Cunningham
sono i cinque leggendari membri e solo altri<BR>tre di quell'impresa rimangono
ancora vivi. "Non vediamo l'ora di esserci"<BR>ha dichiarato l'ottantaduenne
Loppnow. "Ciò che più rese clamoroso e famoso<BR>il nostro successo contro i
British Lions fu che svolgemmo un unico<BR>allenamento tutti insieme il giovedì
prima della sfida. In quei tempi non<BR>esistevano, come oggi, programmi di
allenamento e nessuna sessione di<BR>team-building prima di una gara. Arrivammo
semplicemente all'allenamento<BR>come giocatori ordinari di clubs dai quattro
angoli dell'Eastern Cape e<BR>giocammo con infinita passione ed orgoglio. La
nostra squadra aveva anche<BR>giocatori di club che vivevano a Queenstown, nel
Transkei e a East London"<BR>ha chiosato Luppnow. Tony Viljoen, 75 anni, fa da
eco ai profondi sentimenti<BR>di Loppnow aggiungendo: "Non vedo l'ora di
assistere al match dei Southern<BR>Kings. Sarà bellissimo tornare dopo tanto
tempo a Port Elizabeth.<BR>Naturalmente i componenti la squadra dei Southern
Kings sono tutti<BR>professionisti e magari si allenano due volte al giorno. Noi
invece nel 1955<BR>eravamo dilettanti puri e ci allenavamo quando terminavamo di
lavorare. Di<BR>solito alla sera". Ed allora ecco lo storico tabellino di quella
vittoria.<BR>Che non potrà mai essere cancellata dalla storia del rugby. Sabato
17<BR>settembre 1955 a East London: Border 14, British & Irish Lions 12.
Il<BR>leggendario XV di Border: Marais (Villagers); de Wet (Buffaloes),
Saunders<BR>(Hamiltons), Cooper (Old Selbornians), Viljoen (Swifts); Howe
(Hamiltons),<BR>Whyle (Swifts); Luppnow (Cambridge), Gordon (Cambridge), Edwards
(Swifts);<BR>Smit (Hamiltons), Puchert (Cambridge); Ackermann (Swifts,
capitano),<BR>Bahlmann (Hamiltons), Moll (Old Selbornians).<BR>Arbitro: K.
Carlson. Marcatori per Border: meta- Bahlmann; trasformazione-<BR>Marais;
punizioni- Marais 3.<BR><BR>GLI ARBITRI, E GLI ASSISTENTI, DESIGNATI PER LA
SFIDA A PORT ELIZABETH<BR>Per la gara di martedì prossimo, 16 giugno, a Port
Elizabeth tra Southern<BR>Kings e British & Irish Lions (calcio d'inizio
alle ore 15.00 locali) questi<BR>sono gli arbitri designati:<BR>arbitro- Nigel
Owens (Galles)<BR>giudici di linea- Alain Rolland (Irlanda), Cobus
Wessels<BR>arbitro video- Johann Meuwesen<BR>osservatore- Dennis
Immelman<BR>cronometrista- Albert Mocke<BR><BR>FERRIS DEVASTATO PER
L'INFORTUNIO<BR>Disappunto massimo e devastazione per il ventitreenne flanker
Stephen Ferris<BR>dell'Ulster che se ne è tornato a casa causa infortunio patito
al legamento<BR>di un ginocchio lunedì in allenamento. "Stavo giocando molto
bene ed ero<BR>candidato ad un posto in squadra per i tre test contro i Boks. Si
tratta di<BR>un infortunio banale. Davvero potevo evitarlo anche perché mi è
successo<BR>nell'ultima azione dell'allenamento. Pazienza. Giro già senza
stampelle e<BR>faccio riabilitazione tutti i giorni. Dovrei riuscire a
recuperare per l'<BR>inizio della prossima stagione. Spero di avere reso fiere
le persone nell'<BR>Ulster anche se per me la tournée è terminata in largo
anticipo" ha<BR>commentato uno sconsolato Ferris al rientro a
casa.<BR><BR>APPENA ARRIVATO, RYAN JONES TORNA A CASA<BR>Sceso sul suolo
sudafricano giovedì, ripartito per casa venerdì. E' quanto<BR>successo al
capitano della nazionale gallese Ryan Jones chiamato dal coach<BR>Ian McGeechan
per rimpiazzare l'infortunato Ferris. Ma il duro colpo<BR>ricevuto sabato a
Chicago da un avversario statunitense nel test vinto dai<BR>Dragons 48-15 non è
stato completamente riassorbito da Jones che è pertanto<BR>stato dichiarato
inabile per il resto della tournée dallo staff medico dei<BR>British & Irish
Lions. A questo punto dll'escursione il management<BR>britannico ritiene di non
convocare nessun altro giocatore per sostituire<BR>Ferris. L'infortunio di Ryan
Jones si va ad aggiungere a quelli di Ferris,<BR>O'Leary, Shanklin, Flannery e
Halfpenny.<BR><BR>NUOVI SVILUPPI NELLA CRISI DIRIGENZIALE DELLA GOLDEN LIONS
RUGBY UNION<BR>Il nuovo assetto della Golden Lions Rugby Union parte dalla
conferma di Hans<BR>Coetzee come tecnico per la prossima Currie Cup. Manie
Reyneke,<BR>dimissionario da vice-presidente della Union, ma ancora nel suo
posto di<BR>CEO, ha confermato che Coetzee potrà beneficiare dell'appoggio
esterno di<BR>alcune icone viventi quali Jake White, Eddie Jones e Derik
Coetzee. Quest'<BR>ultimo sovrintenderà la preparazione ed i carichi di lavoro
negli<BR>allenamenti. Le prossime elezioni alla GLRU saranno tenute all'inizio
del<BR>mese di ottobre e per il momento Neville Jardine sarà il facente
funzioni<BR>della presidenza. Il presidente uscente Ferreira non avrà più alcuna
carica<BR>nemmeno in seno alla SARU e dopo 25 anni il rugby di Johannesburg,
del<BR>Transvaal e sudafricano perde un validissimo dirigente che se ne
va<BR>disgustato dalla politica nefasta che spesso schiaccia anche il rugby. Tra
i<BR>possibili candidati alla successione di Ferreira si citano, al
momento,<BR>Sampie Pienaar e Kevin de Klerk.<BR><BR>FRANSWA STEYN ESTREMO,
PIENAAR ALL'APERTURA. SOLO SNOR NON PENSA A<BR>BRUSSOW...<BR>Giovedì in
allenamento a Durban, il CT Snor ha incominciato a scoprire le<BR>carte facendo
partire François Steyn nel ruolo di estremo. Sintomo che il<BR>tecnico intende
quasi sicuramente impiegare il giovanissimo fuoriclasse in<BR>questo
delicatissimo ruolo al King's Park nel primo test contro i<BR>britannici. Steyn
è apparso molto ben inserito nel ruolo, che ha già<BR>ricoperto in passato,
muovendosi a piacimento negli schemi della linea<BR>arretrata. JP Pietersen, che
anche lo stesso Snor suggeriva come candidato<BR>alla casacca numero 15 ha
occupato la consueta posizione all'ala destra così<BR>come Jaque Fourie ha
giocato al centro. Ruan Pienaar si è perfettamente<BR>integrato all'apertura con
i suoi centri e dovrebbe venire confermato con la<BR>maglia numero 10 ricevendo
anche l'incarico di calciatore designato sebbene<BR>il migliore piede appaia
quello di Steyn. Incomincia a preoccupare<BR>l'infortunio al polpaccio di Schalk
Burger rimasto seduto a bordo campo.<BR>Snor pensa a sostituirlo con "Pakslae"
(in Afrikaans significa "il<BR>bastonatore") ovvero Danie Rossouw che però non è
un fetcher (recuperatore<BR>di palloni). Nei punti di incontro diventa invece
fondamentale avere un<BR>Arsenio Lupin che recuperi importanti possessi e tutto
il gruppo reclama<BR>ovviamente la stella ascendente del terza ala dei Cheetahs,
Heinrich<BR>Brüssow, clamorosamente escluso da Snor. Persino capitan John
Smit,<BR>allineatissimo sulle posizioni di Snor, ha parlato a voce alta
perorando la<BR>causa di Brüssow: "L'ho trovato da avversario quest'anno nel
Super 14. Ci ha<BR>creato un sacco di problemi. Quando si gioca contro gli All
Blacks si sa che<BR>nei punti di incontro si avrà a che fare con uno come McCaw.
Anche noi<BR>abbiamo bisogno di avere una sicurezza del genere e Heinrich è nato
per<BR>questo delicatissimo compito". Adesso tocca a Snor capire che
punti<BR>d'incontro e gioco al piede sono i due argomenti topici che decideranno
la<BR>serie. Visti i precedenti si teme faccia fatica a focalizzare
le<BR>questioni...<BR><BR>IL LIBRO SUI 70 ANNI DEL RUGBY NEL NORTHERN
TRANSVAAL<BR>"Blue Bulls 70 Years of Glory" by Wim van der Berg e Gerhard
Burger<BR>Settant'anni di gloria. E anche di insuccessi perché non sempre tutto
è<BR>stato rose e fiori. Dall'ufficialità del distacco nel 1938 dagli
oramai<BR>odiati cugini della Transvaal RFU ai giorni nostri con immutata
passione e<BR>totale dedizione tipica dello spirito Afrikaner di chi, da DNA,
combatte<BR>contro mille fattori della vita per affermarsi e tutelare i
propri<BR>consimili. Così è stato concepito questo libro celebrativo dei
settant'anni<BR>della Union di Pretoria che negli ultimi undici, dal 1997 al
2008, ha<BR>addirittura dovuto modificare il proprio leggendario nome in Blue
Bulls<BR>lasciando in archivio quello intimorente di Noord Transvaal. Grande
spazio<BR>viene dato a personaggi assurti ad icone viventi come ad esempio
Fritz<BR>Eloff, Buurman van Zyl, Frik du Preez, Thys Lourens, Burger Geldenhuys,
Naas<BR>Botha e Joost van der Westhuizen laddove si tenda a limitare
quello<BR>destinato a noti dissidenti che hanno anche saputo opporsi ad una
certa<BR>ortodossia di pensiero come il professor Daan Swiegers o l'ex-capitano
dei<BR>Boks, Wynand Claassen che verso la fine degli anni '70 ebbe
notevoli<BR>contrasti con John Williams, ex-seconda linea dei Bokke e poi
selezionatore<BR>verdeoro al rientro nel panorama internazionale nel 1992.
Parecchie<BR>fotografie in bianco e nero ci ricordano date ed episodi leggendari
sia in<BR>Currie Cup che contro le nazionali in tournée che spesso hanno dovuto
pagare<BR>dazio nella cattedrale del Loftus Versfeld dove la potenza dei Tori
Blu<BR>spesso non è stata arginata. E con il trionfo nel recente Super 14 la
saga<BR>promette di continuare ancora a lungo...<BR><BR>BREVE STORIA DEI TOUR IN
SUD AFRICA DEI BRITISH LIONS (8)<BR>Alla luce dell'ottima prestazione globale
fornita nel precedente tour del<BR>1955, i British & Irish Lions si
presentarono in Sud Africa nel 1962 con uno<BR>squadrone per disputare l'ottava
tournée ufficiale nella Repubblica.<BR>Capitano fu nominato l'ala scozzese
Arthur Smith in un gruppo che<BR>comprendeva assi come l'estremo Tom Kiernan,
l'ala Dewi Bebb, il centro Mike<BR>Weston, le due aperture Gordon Waddell e
Richard Sharp, il mediano di<BR>mischia Dickie Jeeps, i piloni Syd Millar e
David Rollo, il tallonatore Bryn<BR>Meredith, le seconde linee Mike
Campbell-Lamerton e Willie John McBride<BR>nonché il terza linea Alun Pask. Ne
conseguì che nei 20 incontri con<BR>province e selezioni rimanessero poco più
che le briciole per questi ultimi.<BR>Quindici vittorie, due sconfitte e ben tre
pareggi fu il totale. I due KO si<BR>ebbero contro Northern Transvaal per 14-6,
guidato da uno scatenato<BR>Mannetjies Roux, e con Eastern Transvaal, 19-16, nel
penultimo match della<BR>tournée tenutosi a Springs. Quest'ultima località sarà
indigeribile e<BR>nefasta, otto anni dopo, persino per il signor Colin Meads che
in seguito ad<BR>una rissa in campo se ne uscirà con un braccio fratturato. I
tre pareggi<BR>furono con Griqualand West per 8-8, contro Vrystaat 14-14 e
contro le<BR>Northern Universities a Springs dove lo score fu di 6-6. Con un
tale ruolino<BR>di marcia c'era da attendersi quattro test di grande qualità
agonistica ed<BR>in effetti i primi tre, sebbene con punteggi molto contenuti,
risposero alle<BR>aspettative. Sabato 23 giugno all'Ellis Park di Johannesburg
la prima sfida<BR>terminò in parità, 3-3: alla meta nel primo tempo di John
Gainsford rispose<BR>dopo l'intervallo quella del gallese David Jones. Le regole
in vigore allora<BR>e due attente difese limitarono molto la spettacolarità del
gioco. Le due<BR>compagini si ritrovarono di fronte sabato 21 luglio al King's
Park di Durban<BR>e dopo un primo tempo terminato sul nulla di fatto, nella
ripresa un solo<BR>piazzato dell'apertura Keith Oxlee risolse le sorti del match
a favore degli<BR>Springboks. La mischia verdeoro, in cui 7 degli 8 elementi
erano usciti<BR>dalle fucine del veld con il solo Doug Hopwood a rappresentare
Western<BR>Province, tenne testa alla potenza britannica per il 3-0 finale. Il
terzo<BR>test di sabato 4 agosto a Newlands divenne pertanto della massima
importanza<BR>per gli europei sotto nella serie per 1-0 ed un pareggio. I Leoni
ruggirono<BR>per primi quando la bionda apertura della Cornovaglia, Richard
Sharp, infilò<BR>tra i pali il drop del momentaneo vantaggio pareggiato però
prima<BR>dell'intervallo dalla punizione di Oxlee. Gli ultimi 40' vennero
combattuti<BR>con grande impeto da ambo le squadre contendenti ed una meta del
medesimo<BR>Oxlee, da lui stesso trasformata, fissò il parziale sull'8-3. I
britannici<BR>andarono a sbattere contro il muro composto da Fanie Kuhn, Abie
Malan, Frik<BR>du Preez e Johan Claassen che di quei Bokke era il celebrato
capitano. E il<BR>risultato non cambiò decretando così, prima del quarto test,
la vittoria dei<BR>Bokke nella serie. Al Vrystaat Stadion di Bloemfontein,
sabato 25 agosto,<BR>andò in scena l'ultimo atto in cui i britannici operarono
qualche nuovo<BR>inserimento nel XV titolare. Delusi e comprensibilmente
scarichi per il<BR>fiasco nei tre test precedenti, seppure verificatosi con uno
scarto<BR>complessivo di soli 8 punti, gli ospiti crollarono resistendo solo un
tempo<BR>allo strapotere sudafricano. Nel primo tempo, terminato 10-6 per i
padroni<BR>di casa, il piazzato di Willcox e la meta di Cowan trovarono la
risposta<BR>verdeoro con le mete trasformate di Wang Wyness e Mannetjies Roux.
Dopo la<BR>pausa per i Boks andarono in meta John Gainsford, Hugo van Zyl,
Johan<BR>Claassen e di nuovo Mannetjies Roux con Keith Oxlee che aggunse
due<BR>punizioni e tre trasformazioni per il definitivo 34-14 con cui si
chiuse<BR>amaramente l'escursione dei britannici: 3 sconfitte ed un pari nella
serie.<BR>Dopo l'ulteriore amara esperienza (0-4 nella serie) che subiranno
i<BR>britannici in Nuova Zelanda nel 1966, nel 1968 si avrà la nona
escursione<BR>ufficiale in Sud Africa...<BR><BR>IL NOSTRO DIARIO SUI
SITI<BR>Ringraziamo Claudio Da Ponte (<A
href="http://www.rugbyclub.it">www.rugbyclub.it</A>) e Giovanni Sonego<BR>(<A
href="http://www.rugbylist.it">www.rugbylist.it</A>) che pubblicano questo
Diario Sudafricano sui loro siti.<BR><BR>LA F.I.R. NON DECIDE ANCORA LA
SEDE<BR>Come oramai noto, il prossimo 21 novembre sul suolo italiano si
disputerà il<BR>test tra Italia e Sud Africa. Ma a soli cinque mesi dal suo
svolgimento,<BR>ancora non è dato sapere dove sarà giocato questo test contro
gli attuali<BR>campioni del mondo. Come sappiamo in ballo ci sono le città di
Udine e<BR>Firenze. La Federazione Italiana Rugby, splendidamente gestita dal
geometra<BR>Giancarlo Dondi, continua a ritardare la scelta della
località.<BR><BR>Buon sabato di rugby internazionale a tutti: c'è un calendario
molto ricco!<BR><BR>Tot siens<BR>Giampaolo Tassinari<BR></BODY></HTML>