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<DIV><FONT face=Garamond size=4>Da air.it</FONT></DIV>
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<DIV><STRONG><FONT size=2>11/06/09 - FIR - Dal 2010/2011 Eccellenza a dodici
squadre</FONT></STRONG> <BR><FONT color=#035d8a size=1>11-06-2009 ore
18:28:34<BR><FONT color=#000000 size=2>
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<TR>
<TD>
<P class=titolo align=justify>DAL 2010/2011 ECCELLENZA A DODICI
SQUADRE <BR>E CAMPIONATO DELLE FRANCHIGIE</P>
<P align=justify> <EM><STRONG>(FIR)</STRONG></EM> La
Federazione Italiana Rugby ha pubblicato in data odierna il
<STRONG>Comunicato Federale numero 6 della stagione sportiva
2008/2009</STRONG>, rendendo noto all’interno di esso il progetto
legato al Campionato d’Eccellenza 2010/2011, stagione in cui due
entità sportive italiane entreranno a far parte della Magners Celtic
League rendendo pertanto necessaria una totale revisione
dell’attività nazionale.
</P></TD></TR></TBODY></TABLE></TD></TR></TBODY></TABLE><BR><BR>
<TABLE width="100%">
<TBODY>
<TR>
<TD>
<P align=justify>Il progetto di riforma dell’attività nazionale è stato
presentato al Consiglio Federale dal Prof. Francesco Ascione –
responsabile della Commissione mista FIR/Club per la riforma del
Campionato d’Eccellenza - in occasione della riunione svoltasi presso la
sede dello Stadio Olimpico di Roma in data 30 maggio.</P>
<P align=justify>La riforma del massimo campionato nazionale a partire dal
2010/2011 si prefigge di garantire una manifestazione agonisticamente
attraente, in grado di formare all’alto livello un numero sempre crescente
di giovani rugbisti e tecnici italiani.</P>
<P align=justify>Il Campionato d’Eccellenza, a partire dal 2010/2011,
vedrà la partecipazione di dodici squadre (il Super 10 2009/2010 manterrà
la formula attuale con una retrocessione, mentre sono previste tre
promozioni dalla Serie A 2009/2010) e si articolerà lungo due differenti
fasi.</P>
<P align=justify>Nella prima fase le dodici partecipanti saranno divise in
due gironi all’italiana da sei squadre ciascuno in base alla classifica
della stagione precedente; la seconda fase prevede una
<STRONG>poule-scudetto</STRONG>, alla quale accederanno le prime tre
classificate di ciascuno dei due gironi di prima fase, ed una
<STRONG>poule salvezza</STRONG> con quarta, quinta e sesta classificata di
ciascun girone della prima fase. Al termine della poule scudetto una
<STRONG>finale in gara unica</STRONG> tra la prima e la seconda
classificata assegnerà il titolo di Campione d’Italia, mentre retrocederà
nella serie inferiore l’ultima classificata della poule-salvezza.</P>
<P align=justify>Il numero minimo di eleggibili nel Campionato
d’Eccellenza sarà di diciotto giocatori (di cui sedici di formazione
italiana) e di quattro di formazione estera.</P>
<P align=justify><FONT face=Garamond size=4></FONT> </P>
<P align=justify><STRONG>CAMPIONATO DELLE FRANCHIGIE</STRONG></P>
<P align=justify>Al termine del Campionato d’Eccellenza, ed al fine di
creare un livello di competizione intermedia in grado di innalzare
qualitativamente e nel breve termine il campionato stesso, il Consiglio
Federale ha deliberato l’istituzione di un Campionato a cui prenderanno
parte quattro Franchigie, formate dall’aggregazione temporanea di tre dei
Club partecipanti al Campionato d’Eccellenza secondo il principio di
vicinorietà. La leadership organizzativa di ciascuna franchigia spetterà
al Club meglio classificato nel Campionato d’Eccellenza. Il Campionato
delle Franchigie si disputerà tra la fine di aprile e il mese di giugno e
sarà riservato ai soli atleti di formazione italiana. Il titolo del
Campionato delle Franchigie verrà assegnato tramite un incontro di finale.
Le quattro Franchigie su base territoriale saranno deputate a
rappresentare l’Italia nella Challenge Cup, dove potranno schierare un
minimo di quindici giocatori di formazione italiana ed un massimo di sette
atleti di formazione estera. </P>
<P align=justify><EM>“Dopo l’ingresso nella Magners League 2010/2011
deliberato dal Board della Celtic in marzo</EM> – ha dichiarato il
Presidente della FIR Giancarlo Dondi - <EM>il nostro movimento compie con
questa riforma un nuovo passo in avanti. Come Federazione abbiamo il
dovere di garantire ai Club italiani un campionato importante sotto il
profilo agonistico, interessante per gli appassionati e, soprattutto, in
grado di formare per l’alto livello i prodotti dei nostri vivai. La
Commissione mista che ha presentato questo progetto di riforma ha operato
nel migliore dei modi e nell’interesse di tutto il movimento e sono certo
che questo lavoro darà presto frutti importanti al rugby italiano”</EM>.
</P></TD></TR></TBODY></TABLE></FONT></FONT></DIV></BODY></HTML>