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<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Riprendo qualche argomento sviluppato in una
corrispondenza personale con l'amico Maci, per rispondere a questo tema della
delusione che sembra essere il leit-motiv di questo momento. </FONT><FONT
face=Arial size=2>Il problema n.1 da superare per me a tutti i livelli è
l'indisciplina. Se guardate i commenti degli stranieri sul rugby italiano, la
prima cosa che tutti mettono in rilievo è la nostra indisciplina. Indisciplina
nel gioco dove siamo ritornati fallosissimi dopo il periodo Berbizier.
Indisciplina nella federazione che non dà indicazioni univoche al movimento.
Indisciplina negli allenamenti e scarso training di ruolo. Indisciplina
tecnica, emotiva, fisica. La stessa nostra mischia è andata indietro su questo
punto (ricordate certe mete di forza come con gli AB a Genova o contro il
Galles: sembrano un ricordo). Indisciplina anche nostra di
appassionati che mettiamo nord contro sud, stadio contro stadio, mentre il buon
rugby ed il cattivo esistono ad ogni latitudine.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Non credo che gli stadi anglosassoni siano
tutti pieni di tifosi competenti. Ma gli incompetenti non mettono bocca sulle
scelte importanti. Ed in quanto alle scoppole casalinghe, accidenti se il
Galles ne ha prese di simili nel passato recente, specie contro la
Francia! </FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Il problema, secondo me, non è la sconfitta, ma
l'indisciplina generale che attanaglia il nostro ambiente, e rischia di portare
alla sterilità. Che Giovanni Cardeti sottolinei i difetti dei vari allenatori
della nazionale mi sembra appropriato, ma non si può dimenticare che con gli
allenatori francesi la nostra nazionale ha sempre fatto grossi progressi, ben
superiori a quelli di ogni altro periodo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Allora perché non definire
innanzitutto:</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>1) Il gioco che vogliamo costruire, non solo con la
nazionale, ma nel nostro sistema rugby (classico alla scozzese o gallese
o veloce o quant'altro etc..)</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>2) gli strumenti formativi che vogliamo usare per
costruire questo gioco</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>3) i giocatori, anche giovani, da inserire al posto
di uomini troppo sicuri della loro posizione</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>4) le regole da far rispettare all'ambiente del
rugby nazionale</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>5) le sanzioni, chiare, per chi non osserva le
regole stabilite</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Giovis</FONT> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=gcardeti@yahoo.it href="mailto:gcardeti@yahoo.it">Giovanni
Cardeti</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Tuesday, February 17, 2009 10:00
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> R: [RUGBYLIST] delusione</DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT><FONT face=Arial
size=2></FONT><BR></DIV>Notizie di rugby: <A
href="http://www.rugbyrugby.it">http://www.rugbyrugby.it</A><BR><BR><BR><BR>__________
Informazione NOD32 3708 (20081220) __________<BR><BR>Questo messaggio è
stato controllato dal Sistema Antivirus NOD32<BR><A
href="http://www.nod32.it">http://www.nod32.it</A><BR>
<P>
<HR>
<P></P><FONT face=Arial size=2></FONT>
<TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0>
<TBODY>
<TR>
<TD vAlign=top>
<DIV>Davvero pensi che le scelte federali negli ultimi anni siano state
azzeccate?</DIV>
<DIV>Io negli ultimi dieci anni ho visto un aumento vertiginoso delle
entrate federali (decuplicate nel giro di pochi anni), un deciso aumento
dei tifosi che seguono il rugby e dell'interesse sui giornali
riguardo al nostro sport, ma pochissimi progetti seri e a lunga
scadenza.</DIV>
<DIV>Non ultimo la gestione della nostra entrata nella Celtic League e
del nostro campionato Nazionale (qualcuno ci ha capito qualcosa?), la
gestione clientelare delle Accademie Federali, i progetti giovani
riguardanti esclusivamente certe caratteristiche fisiche e fuori dalle
righe sempre gli stessi clubs, le squadre cadette create chissà perchè,
portate ad un certo livello e poi da un giorno all'altra fatte sparire
così senza preavviso.</DIV>
<DIV>Si vive sempre alla giornata, l'unico problema è vincere una
partita al 6 nazioni con ogni mezzo, sia riempendo la nazionale di
oriundi, sia affidandosi a giocatori che devono giocare in ogni
condizione fisica e tirare la carretta fino alla pensione o in qualsiasi
altro modo, tralasciando e desertificando tutto il resto.</DIV>
<DIV>E' dieci anni che prendiamo scoppole più o meno a tutti i livelli
seniores, squadra A, giovanili, clubs ma l'importante è vincere una
partita al 6 nazioni, non importa se mostrando un gioco credibile o meno
(la vittoria in Scozia di due anni fa è stata frutto di una reale
superiorità o è stata per lo meno favorita da alcuni episodi
clamorosi?).</DIV>
<DIV>Abbiamo creato una aspettativa incredibile ma ci presentiamo ogni
anno alla festa con il vestito sdrucito, dietro il palcosecnico non
abbiamo attori ma lo spettacolo deve andare avanti, il teatro d'altra
parte è pieno e non possiamo rischiare che al prossimo spettacolo
qualche poltrona rimanga vuota.</DIV>
<DIV>Dopo agli occhi di tutti i pazzi sono gli allenatori con le loro
scelte incredibili come Johnstone che dinanzi ad una
squadra completamente sfaldata riuscì miracolosamente a
vincere l'esordio e poco altro, o Kirwan che spedì a casa Pez un giorno
prima del mondiale per Wakarua schierando addirittura Bergamasco
all'ala, o Berbizier che scovò incredibilmente Burton giubilando
Scanavacca e continuò ad affidarsi durante al mondiale ad un
impresentabile Bortolussi o Mallet con le sue scelte estemporanee o chi
verrà dopo. Magari se fra due anni avremo Gatland diventerà
improvvisamente imbecille anche lui, ma la colpa non sarà mai della
nostra penuria di giocatori di alto livello ma di qualche loro
scelta.</DIV>
<DIV>Sicuramente la frustrazione di <U>noi tutti</U> è per una Nazionale
non vincente, d'altra parte lo è stata per molti anni nel passato perchè
non vincevamo con squadre ben più modeste (Francia A, Inghilterra U.23,
Russia, Romania), ma la mia <U>personalissima
frustrazione</U> deriva dalla mancanza di progetti credibili a
lunga scadenza, i cui frutti non possono arrivare nell'immediato ma solo
pazientando, magari giocandosi il cucchiaio di legno per qualche anno
con la Scozia, ma con la speranza di riuscire magari fra 10 anni a
giocarsela davvero alla pari con tutti. Nel frattempo chi se ne frega se
per qualche anno il teatro rimarrà mezzo vuoto.....</DIV>
<DIV>Giovanni.</DIV>
<DIV><BR>--- <B>Mar 17/2/09, antoniomangano1962@libero.it
<I><antoniomangano1962@libero.it></I></B> ha scritto:<BR></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: rgb(16,16,255) 2px solid">Da:
antoniomangano1962@libero.it
<antoniomangano1962@libero.it><BR>Oggetto: [RUGBYLIST]
delusione<BR>A: rugbylist@rugbylist.it<BR>Data: Martedì 17 febbraio
2009, 08:36<BR><BR><PRE>Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
</PRE><PRE>Davvero non capisco. O meglio mi rendo sempre più conto che il problema del
rugby italiano è la saccenza vestita da falsa e codina umiltà. E' ovvio e
scontato che il nostro movimento non è al pari di quello degli altri ma è
altrettanto vero che la FIR si sta muovendo in maniera diversa rispetto al
passato sulla base. Ma per avere risultati in tal senso occorre tempo. Quando
potremo con continuità produrre il Bacchetti di turno esordiente e
determinante
potremmo pensare di giocare alla pari. Che significa pensare per pianificare
la vittoria del VI nazioni. E' vero abbiamo la coperta corta. Ma il
problema è
che la restringiamo ancora di più lavandola male. La battuta su Lo Cicero
l'ho
fatta perché non possiamo permetterci di lasciare nessuno per strada. Contro
l'Irlanda c'è stato un timido sole nel primo tempo poi il gelo tipico
del
periodo. Mai così in basso dagli ultimi 10 anni. Queste cose vanno dette. E
scaricare il problema sulla mancata organizzazione della base è trovare
l'alibi
dei bambini. Nascondere cioè il sole con la rete. In campo vanno i giocatori
scelti dall'allenatore. Punto. A loro e solo a loro vanno imputate le
mancanze
e accreditate le vittorie. Analizzando seccamemente le due partite si può
francamente dire che la gestione dei primi 5 e dei mediani sia stata
encomiabile? O solo perché un tecnico è straniero non lo si può discutere?
Se
le stesse scelte le avesse fatte un italiano? Noi non siamo forti come
l'Irlanda e il Galles, ma la partita con l'Inghilterra avremmo potuto
gestirla
meglio. Vi dirò sono stufo di esperimenti talmenti sconclusionati. Secondo voi
è credibile che un tecnico dell'esperienza di Mallett sostenga di aver
provato
Mauro mediano sin dai tempi di Parigi e che le risultanze in allenamento erano
buone? Ma ragazzi a chi guardava? a che ritmi si allenano gli azzurri perché
Mauro possa apparire un buon mediano? Castro è rientrato con la nazionale non
era il caso di portarsi qualche altro pilone in panca?
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