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<p class=MsoNormal><font size=2 face=Arial><span style='font-size:10.0pt;
font-family:Arial'>Banale domanda da bar, luogo dove spesso si dicono cose
ovvie ma vere, vi siete chiesti perché le migliori partite della nazionale le
abbiamo viste con Coste e Berbizier? Johnstone pretendeva che facessimo a
sportellate, Kirwan pensava di allenare un gruppi di maori, Mallet è certo che
può scegliere qualsivoglia sistema di gioco e intercambiare le pedine… ma
forse non è questo l’errore? E’ vero che giocatori di alto livello
ce ne sono pochi, è vero che nessuno ha la bacchetta magica, ma è altrettanto vero
che nel rugby nulla s’improvvisa. Ora tralasciando l’epoca Coste
che può essere riassunta con la vittoria di Grenoble, nessuno si e’ piu’
posto il problema del contesto e degli uomini per allenare la Nazionale, tranne
Berbizier. Lui ha fatto la cosa piu’ semplice possibile, ha adattato il
suo credo agli uomini. Non a caso ha plasmato un pacchetto di mischia in grado
di tenere testa a tutti. E non perché un francese prediliga il gioco chiuso,
sappiamo bene che non è così, ma perché aveva capito che le cose migliori
potevano essere fatte con la mischia. Mica ha provato a far giocare <st1:PersonName
ProductID="il rugby" w:st="on">il rugby</st1:PersonName> champagne! Sui
risultati si puo’ discutere, in numeri sono numeri e sono negli
almanacchi, ma di partite davvero brutte con Berbizier ne ricordo poche…
pronto ad essere smentito. Con le nuove regole è ovvio che il sistema Berbizier
sia superato ma neanche ho colto la possibilita’ di apportare gli
accorgimenti opportuni per far fronte alle novità. Piccola postilla su
Marcato: tecnicamente è valido, i calci li butta dentro, ma fisicamente non puo’
reggere a lungo l’alto livello. E’ vero che ha dovuto raccogliere
palloni passati alla viva il parroco ma e’ altrettanto vero che gia’
alla prima tranfata era ko. E’ cresciuto ha messo muscoli ma e’
ancora poco… il mediano è il regista, è il direttore d’orchestra,
ma è anche il capomastro quando c’è da costruire la difesa con i tre
quarti… lui si butta si sacrifica ma oggettivamente riesce solo a
limitare i danni non a sostenere l’impatto. <o:p></o:p></span></font></p>
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