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<div class=Section1>
<p class=MsoNormal><b><i><span style='font-family:"Arial","sans-serif";
color:#365F91'>a questo punto se mi fai anche un ministoria degli EXILES, giuro
che predo il Freccia Rossa, se parte, e quando arrivo a Milano attacco la
slitta ai cani e li metto a bussola sulla B.V.S. – prepara la bonarda…<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class=MsoNormal><b><i><span style='font-family:"Arial","sans-serif";
color:#365F91'>plm<o:p></o:p></span></i></b></p>
<p class=MsoNormal><b><i><span style='font-family:"Arial","sans-serif";
color:#365F91'><o:p> </o:p></span></i></b></p>
<p class=MsoNormal><b><i><span style='font-family:"Arial","sans-serif";
color:#365F91'><o:p> </o:p></span></i></b></p>
<p class=MsoNormal><b><i><span style='font-family:"Arial","sans-serif";
color:#365F91'><o:p> </o:p></span></i></b></p>
<div style='border:none;border-top:solid #B5C4DF 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'>
<p class=MsoNormal><b><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>Da:</span></b><span
style='font-size:10.0pt;font-family:"Segoe UI","sans-serif"'>
rugbylist-bounces@rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces@rugbylist.it] <b>Per
conto di </b>ruggero rizzi<br>
<b>Inviato:</b> mercoledì 7 gennaio 2009 17.43<br>
<b>A:</b> rugbylist@rugbylist.it<br>
<b>Oggetto:</b> [RUGBYLIST] Storia ovale minore.<o:p></o:p></span></p>
</div>
<p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p>
<p class=MsoNormal><br>
Se esiste anche una storia "minore" del rugby nostrano, ci può stare
questo?<br>
Sono bloccato dalla neve da ieri mattina e ho un sacco di tempo: sto
mettendo a posto un po' di file e scartoffie.<br>
Le foto dell'evento descritto sono a disposizione ed i nomi, riferimenti
a fatti e persone NON sono casuali..<br>
----------------<br>
Distaccamento Marina Militare, Roma, Piazza Randaccio, maggio 1963. <o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Il Comandante, Capitano di Vascello Oberdan
Greco, chiama a rapporto Capo Lavaroni, sottufficiale ex-incursore, un
tipo molto sportivo e in servizio al Ministero.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>"<i>Arrivano il mese prossimo, faranno le
esercitazione NATO in mare a Gaeta e poi un gruppo di loro verranno a visitare
Roma... e... vogliono pure fare una partita di rugby..."</i>
comunica il Comandante col suo inconfondibile accento napoletano Si riferisce
ad una prossima visita a Roma dell'equipaggio di un sommergibile della
Royal Navy che sarà ospite al distaccamento..<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>"<i>... sceglietevi e pigliàteve una
ventina dei ragazzi i più robbùsti</i>, '<i>o pullmann dall'Autocentro
l'ho già fatto mettere a disposizione... ve ne andate all'Acquacetosa e vi
allenate... e da domani tutti esenti da guardia, servizi eccetera
eccetera..."</i> <o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Il mattino dopo una dozzina di marcantoni (tutti
marinai addetti ai servizi rappresentanza, tipo Quirinale, Altare della Patria
) arrivano al Magazzino Sportivo di via Azuni, tra lo stupore del
magazziniere/furiere da pochi giorni in servizio a Roma.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>A tutti vengono distribuiti scarpette,
calzoncini, tute azzurre (bellissime già allora) con tanto di
"Marina Militare" grande e bianca stampata sul petto. Per le maglie
viene rimediata una vecchia muta, nemmeno inventariata, e con i
colori della Sampdoria Calcio.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Lavaroni chiede al furiere se è di leva o
di "carriera". Questi è appunto di carriera e, da quel
momento, viene nominato addetto agli "sportivi" dotandosi
anche lui di tutto quel corredo.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>I primi allenamenti, all'Acquacetosa, quattro
pomeriggi alla settimana, con un tale Tartaglini Silvano (ex estremo della
Nazionale anni '50) che dà una mano a Lavaroni ad allenare i militari..<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Ma sono dodici: pochi. Chiamano in campo
anche il furiere, visto che ha scarpette e corredo, e – sorpresa - questi
se la cava e non è male. Poi l'idea di andare a Sabaudia, dove c'è
il Centro Remiero Marina Militare con tanto fior di atleti che
– sempre col permesso e per ordine del Comandante - vengono
comandati ad allenarsi con i marinai neo-rugbysti a Roma. Eccoli diventati
ventitrè, più un sottotenente Medico. Poi, per fare le cose in regola, il
Comandante li assegna tutti nella Compagnia Atleti il che
vuol anche dire supplemtento viveri sportivi (latte condensato, biscotti,
cioccolato: perfino 10 cc di cordiale, una specie di imbevibile brandy…Finalmente
la prima amichevole: a Rieti, combinata da Tartaglini e con tanto di
autobus azzurro targato MM. Si pranza in una caserma
dell'Esercito.Finisce 55-3 per il Rieti, e la meta valeva tre punti e su un
campo con alcune zone ricoperte di carbonella nera tanto che alla fine
si esce tutti impolverati neri come minatori gallesi.Anche il
furiere, che ha giocato per la prima volta una vera partita di
rugby è contagiato dal virus ovale.Arrivarono, dopo la festa del 2
giugno, gli attesi sommergibilisti inglesi e is giocò al campo tre
dell'Acquacetosa, presente anche tal Contrammiraglio Eugenio
Henke (della Marina Italiana nonostante il
cognome, e molto chiacchierato sui giornalii l'anno dopo,
per via di una storia di golpe…. Junio Valerio, gen.
Delorenzo... ma questo non c'entra)<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Arbitrò un seminarista scozzese, anche lui di
"stanza" a Roma e che sovente veniva con i suoi confratelli a fare
allenamento in quegli impianti. Verso la fine del primo tempo i Marinai
italiani erano sotto di una quindicina di mete ed il buon seminarista, l'unico
a capire la lingua di tutti, prese la più cristiana e fraterna decisione: sette
inglesi passano con gli italiani e sette italiani con gli inglesi. Cosa che fu
fatta rapidamente con relativo scambio di magliette.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Per non sballare le statistiche storiche, anche
quelle a venire, anche questi rugbisti Italiani persero contro
l'Inghilterra ma – per la storia - gli Italiani segnarono (nel
secondo tempo, of course) ben tre mete, forse, questo sì, un record
contro l'Inghilterra. Venne preparato un terzo tempo sul campo, con il
supporto della Sussistenza della Marina, digiuna di queste usanze e
di queste ritualità post partita.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Succhi di frutta, limoni, aranci, acqua e
bibite gassate. Tutte rigorosamente analcoliche. Per fortuna la Sussistenza
inglese di usanze ne aveva di diverse: infatti un loro graduato,
andò sul pullman dei suoi compagni e scese con alcune casse di birra. Di quelle
di legno e con le bottiglie di vetro da un litro come si costumava allora. Le
lattine arriveranno anni dopo.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Ah... dimenticavo. Il furiere che si cita
era tale Ruggero Rizzi, matricola 025371/VO62, tuttora conclamatamene infetto
del virus ovale.<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>(marzo 2007)<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>------------------------<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Saluti dalla bassa Valle Scrivia<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'>Ruggero Rizzi<o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'> <o:p></o:p></p>
<p style='text-align:justify'><o:p> </o:p></p>
<p><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial","sans-serif"'>No virus
found in this incoming message.<br>
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Version: 8.0.176 / Virus Database: 270.10.4/1880 - Release Date: 07/01/2009
8.49</span><o:p></o:p></p>
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