Alto, grosso con aria sempre da incavolato.<br>L' occhio -il sinistro- mezzo chiuso, completava quell'espressione che sembrava sempre volerti interrogare su cosa avevi detto, su cosa stavi per dire: su cosa o come volevi fare... <br>
Decisamente brutto, anche se lui chiosava dicendo"....sono i belli che sono diversi". <br>Scritto così non dà l'idea, ma sentirlo dire da lui con il marcato accento piemontese e la sua voce roca era persino tenero.<br>
Se non fosse esistito Pelous avrebbe potuto benissimo prendergli il posto: l'orco delle fiabe (e del rugby) era già lui. Aveva perfino i capelli neri e lunghi, alla beat come su usava all'epoca.<br>Seconda linea, raramente terza, pretendendo che durante la partita si sarebbe messo. " ...sempre lato opposto all'introduzione". <br>
Non ho mai capito perchè. <br>Una volta glie lo chiesi e se la cavò con un .." lù saij mì perchè" (lo so io perchè)<br>Abbozzai e lasciai perdere perchè mi squadrò con uno dei suoi soliti sguardi inquisitori.<br>
Quel giorno ci poteva pure stare la sua incazzatura : era appena finito Torino Rugby-Cus Torino (arbitro Gozzi di Milano) ed aveva perso 3-0, giocandosi le qualificazioni per la serie A.<br>Vederlo placcare era uno spettacolo: tutti dicevano e pontificavano "alle gambe". Lui, con quelle braccia grosse e lunghe come due tentacoli, anticipò i tempi: palla e uomo, abbracciando prima e rivoltando poi l'avversario col pallone.<br>
E quanti calci contro.......(in illo tempore e non solo, dovevi lasciare immediatamente il placcato)<br>"Però 'à l'è nèn pasà" ripondeva all'incazzatissimo suo allenatore (il genovese Massa, troppo presto dimenticato).<br>
Appassionato di pesca: "..quando placco un fighetto dei 3/4 godo come quando tiro su un cavèdano. I cavedani sembrano furbi ma li cucco come voglio". Ci credeva e ci riusciva spesso.<br>Smette di giocare e il suo sogno si avvera: casa in periferia e con il torrente Pellice a pochi passi . <br>
Poi raccogliere una ventina di ragazzi ed essere uno de fondatori del Volvera rugby.<br>E un grosso magone: ".... io quel giorno non ho fatto niente di quello che i giornali hanno scritto. Mi sono solo incazzato con l'arbitro e quelli che aveva intorno...non l'ho nemmeno toccato!"<br>
<br>Poi quell'incidente assurdo mentre andava a pesca a provare le canne nuove, quelle di titanio lunghe e alte come i suoi salti in touch.<br>Passare dall'angolo più stretto di quel sentiero e proprio sotto quei maledetti cavi dell'alta tensione....<br>
Tranquillo: ti hanno placcato senza palla e da dietro..<br><br>Ciao Boarolo....<br><br>Saluti dalla bassa Valle Scrivia<br>Ruggero Rizzi<br><br><br>