<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.5730.13" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>E' Natale e a Natale siamo tutti più
buoni. Lo dice anche la pubblicità del panettone... </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>A Natale ci si scambiano i doni a testimonianza
di affetto, di amore, di amicizia, di stima e di fiducia.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Per Natale la Fir di Dondi ci ha fatto un bel
regalo: la Celtic League. Era quello che volevamo noi tifosi, noi appassionati,
noi popolo-bue, noi figure di secondo piano nel panorama rugbystico italiano,
noi... quelli che sono esclusi dalla stanza dei bottoni, per intenderci e che si
sfoga sulla tastiera del computer? O era quello che voleva una ristrettissma
elite che governa a proprio piacimento tutto ciò che di ovale c'è in
Italia?</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>A beneficiare della svolta celtico-dondiana
sembra proprio che saranno in pochi. I danarosi club di vertice (Treviso,
Viadana, Calvisano, Parma) o le selezioni create ad hoc (romane e
lombardo-emiliane?), mentre gli esclusi resteranno a guardare gli
altri sedersi a tavola e riempirsi la pancia di prelibatezze fatte di
sovvenzioni federali, di fior di giocatori rastrellati a colpi di migliaia di
euro, di contratti di sponsorizzazione milionari. Una frattura che separa la
testa dell'iceberg dal resto del corpo rugbystico. Club storici e ricchi di
vivai e tradizione che hanno fatto nel tempo il rugby italiano,
ma oggi carenti di risorse economiche, dovranno stare alla finestra e
disputarsi l'osso che verrà loro benignamente lanciato dalla tavola imbandita
dei signori del rugby italiano. Un campionato di seconda scelta (a
proposito, come lo chiameremo? minus 10 invece di super 10?) destinato a
non servire a nulla, non di sicuro a eleggere i migliori d'Italia
meritevoli dello scudetto tricolore, visto che i "migliori" giocano altrove. Un
ripiego di consolazione a basso costo (forse) e di scarsissimo appeal per gli
sponsor. La coppa del nonno, insomma. Un contentino di facciata. I giocatori con
un minimo di capacità saranno fagocitati dai super club (35-36 nomi di buon
livello per ciascuna rosa dove li andranno a prendere se non rastrellando di
tutto e dappertutto?). Unico lato positivo per gli "altri", quelli esclusi: far
leva sul proprio vivaio giovanile, per chi ce l'ha naturalmente. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Un panorama a brevissima scadenza che definirei
a dir poco desolante. Cosa si otterrà in cambio? Alcuni club disputeranno la
Celtic e con essi un certo numero di giocatori che dovrebbero crescere
ulteriormente e far crescere di conseguenza anche la nazionale di cui dovranno
necessariamente essere il serbatoio naturale essendo per definizione i migliori.
Ma non dimentichiamo che i migliori italiani già ora giocano all'estero
stabilmente e di certo molto difficilmente stracceranno i loro contratti in
favore di un ibrido italo-celtico-dondiano appena nato, di futuro incerto e
di madre ignota (il papà invece è Dondi...). </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Che futuro ci aspetta? Andremo in massa in
Scozia o Galles ogni fine settimana a tifare i super club nostrani? Gli
spettatori italiani improvvisamente si moltiplicheranno come fossero pani e
pesci? Crescerà l'interesse dei media intorno al fenomeno celtico? Faremo la
solita figura da poveracci "parvenu" che solo perchè hanno le tasche rigonfie di
soldi pensano di poter guardare negli occhi chiunque, ma sempre "parvenu"
restano? Oppure i fatti e il tempo (e il dio denaro) daranno ragione al
celtico Dondi? Chi vivrà vedrà...</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Buon Natale (?) a tutti e occhio al
colesterolo...!</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Angelo</FONT></DIV></BODY></HTML>