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<DIV><FONT face=Verdana><EM>Dal Mattino di Padova del 22
dicembre</EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Verdana><EM>La frase a cui ti riferisci è riportata in fondo
all'articolo (l'ho evidenziata in grassetto). Non è la prima volta che Lorigiola
accenna a questa eventualità. Infatti l'argomento era già stato affrontato nel
2004. Per completezza, più sotto riporto anche questo articolo tratto dal
Mattino di PD dell'epoca.</EM></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Verdana><EM></EM></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Verdana><EM>Angelo</EM></FONT></DIV>
<DIV><EM><FONT face=Verdana></FONT></EM> </DIV>
<DIV>
<H1>CELTIC? PADOVA C'È </H1>
<H1>Il bivio, ancora Super 10 o cercare club e sponsor</H1>
<P class=metadata>il mattino di Padova — <STRONG>22 dicembre 2008</STRONG>
pagina 36 sezione: ALTRE </P>
<DIV class=testo>«Per ora di certo ci sono due consiglieri che vanno a Glasgow a
farsi dire se ci accettano o meno, due o 4 non importa»: Fulvio Lorigiola,
presidente del Petrarca inquadra così il momento, a 48 ore dalla scelta Celtic
League fatta dalla Fir. Un “new deal” rugbistico che se accettato a
gennaio dalla Magners Celtic League a Glasgow (dove i consiglieri Gavazzi e
Gaetaniello andranno in missione con un’offerta fra sponsor e altro) porterà -
fra 9 mesi - alla più grande rivoluzione in 80 anni di storia: lo scudetto
tricolore non sarà più il massimo trofeo del rugby. La gerarchia sarà
questa: il Super 10 per i club; Challenge Cup (accesso delle prime classificate
del Super 10); Celtic riservata (nel caso di 4 opzioni) a una o due selezioni
federali e restanti a club; Heineken Cup riservata alle selezioni e comunque
tolta ai club, il 6 Nazioni. Un azzurro può giocare 39 match di livello in un
anno: 22 (o più con 4 team) di Celtic, 6 di fase iniziale di Heineken, 11 in
Nazionale. Un canale di comunicazione fra Super 10 e Celtic League rimane:
nel caso di due posti, uno sarà federale e l’altro di club (chi vince lo
scudetto avrà diritto a una promozione diretta o a un barrage con il club di
Celtic). In caso di 4 posti tutto raddoppia (due selezioni federali, due club in
barrage con le prime del Super 10 in un gioco di promozione-retrocessione e, a
scendere, le altre in Challenge cup). Servono però i requisiti (la League
vuole 8 milioni di cauzione per entrare), e non è possibile pensare che un club
si attrezzi per la Celtic per uscirne l’anno dopo. Tutto questo è il
frutto di una scelta politica su cui Dondi ha dato un’accelerata decisa, ma
anche di un compromesso. Il disegno originale era quello di due selezioni
pubbliche in Heineken cup e stop, con le società di Super 10 a godersi solo i
diritti della Challenge. Ma la riunione di 7 club su 10 dei giorni scorsi ha
avuto l’effetto di far ridisegnare la strategia che porterà - comunque - l’elite
italiana a giocare un rugby vero per molti mesi all’anno e non pochi giorni.
Se riportiamo tutto alla realtà italiana: Treviso, Calvisano e Viadana
sono le uniche società che potrebbero già domani imbarcarsi per l’avventura.
Dovrebbero però aumentare budget e rose (hanno già seconde squadre di peso). E
tutte le altre società? Dovrebbero accontentarsi di un campionato che da
Semipro tornerebbe dilettantisco? «Sono in attesa - dice Lorigiola - di vedere i
protocolli di accesso, se ci accetteranno. Chi va dove? cosa succede? E devono
dirci quale fine faranno i giocatori che una selezione o un club dovrebbe
prelevare dal Petrarca. Perché è chiaro che solo sulla carta resterebbe nostro.
Ci sono tante ricadute di cui parlare: noi abbiamo fatto contratti con sponsor
per una certa vetrina che sono ancora in essere. Ora che cambia lo spettacolo,
come la mettiamo? E lo stesso vale per gli stranieri sotto contratto per i
prossimi anni: per un Super 10 di serie B dovrò tagliarne molti. Chi risarcisce?
La Fir dovrebbe pensare a una sorta di “ammortizzatore”. Detto questo, però il
Petrarca cascherà sempre in piedi, perché abbiamo un grande vivaio da cui
pescare. Ne volevamo far esordire 4 o 5, vorrà dire che i giovani si
affacceranno prima in Super 10. Oppure dovremmo fare il salto?». In che
senso? «Noi comunque dovremmo, per serietà, parlare con gli sponsor. Ma invece
di prospettargli uno scenario basso, <STRONG>potremmo anche parlare di Celtic
League. Una volta conosciuto il criterio di accesso e, fatti i calcoli
economici, se qualcuno ci sta, potremmo anche pensare una fusione con Rovigo e
Venezia e tentare l’avventura</STRONG>». (Fabrizio Zupo) </DIV>
<DIV class=testo>
<HR>
</DIV>
<DIV class=testo>
<H1>Petrarca e Rovigo insieme in Europa?</H1>
<P class=metadata>il mattino di Padova — <STRONG>26 febbraio 2004</STRONG>
pagina 44 sezione: SPORT </P>
<DIV class=testo> Una selezione territoriale veneta per essere più
competitivi in Europa? La prima volta se n’era parlato due anni fa, con Andrea
Rinaldo presidente del Petrarca. E dato che in pentola bolle una possibile
riforma delle Coppe già a partire dalla prossima stagione, l’ipotesi di
collaborazione tra Padova e Rovigo per dare vita ad una squadra unica da
iscrivere in Europa torna di grande attualità. All’ultima assemblea i
vertici della Lire, la Lega dei club che partecipano al Super 10, hanno così
aperto la porta alle «Selezioni territoriali», squadre formate da giocatori di
più club secondo il criterio di vicinanza territoriale. I primi a
dimostrare disponibilità in questa direzione sono state Roma e L’Aquila da una
parte, Rovigo e Petrarca dall’altra. L’assemblea ha lasciato ora tempo fino al
30 aprile per stendere proposte concrete, che il delegato Sandro Manzoni
(presidente del Calvisano) inoltrerà poi all’Erc, la società che organizza le
Coppe. <U>«L’obiettivo è chiaro», spiega il presidente del Safilo
Petrarca, Fulvio Lorigiola, «ed è quello di migliorare le prestazioni in Europa
e avviare una collaborazione con Rovigo. Se ne era già parlato con Rinaldo, e
visto che teoricamente ci sono ora anche i presupposti regolamentari, non
escludo che ci incontreremo presto con i dirigenti polesani per studiare un
percorso comune». Lorigiola non nasconde le difficoltà, che sono
soprattutto burocratiche e finanziarie. «Ormai non si può più disgiungere
l’aspetto tecnico da quello organizzativo. Abbiamo impegni formali con gli
sponsor, che secondo me oggi superano anche quelli strettamente legati alle
esigenze della squadra. Detto questo, non c’è nulla di male a verificare le
rispettive disponibilità». </U> <U>Sulla stessa linea il presidente
dell’Ard Rovigo, Adriano Pavan: «Che questa idea parta dalle piazze più
tradizionali non può che stimolare e incentivare l’intero movimento del rugby
italiano. In un certo senso possiamo dare l’esempio all’intero movimento.
Discorso diverso per il Benetton, privilegiato sotto l’aspetto economico visto
il budget più corposo che ha a disposizione, e quindi favorito nel proseguire
l’esperienza continentale da solo». Pavan, a differenza di Lorigiola,
ritiene più facile superare gli ostacoli finanziari. «Non dico che sia un
problema secondario, ma so per certo che trovare sponsor per sostenere
l’iniziativa sarà possibile. Anche perché una selezione competitiva che punti a
qualche vittoria in più dà un ritorno d’immagine più interessante. Venerdì
discuterò la questione con il consiglio d’amministrazione, e già dalla prossima
settimana scenderemo nel dettaglio con i nostri dirigenti e con quelli
padovani»</U>. Lorigiola chiude con un invito alla prudenza. «Attenti a
non celebriamo matrimoni prima del fidanzamento, ma è chiaro che il beneficio
potrebbe essere molto concreto. Non pretendiamo certo di cambiare la mentalità
italiana, saldamente e storicamente legata ai club, ma facciamo piuttosto i
conti con tesseramenti e norme federali. Risolto questo aspetto, la strada sarà
tracciata». - <EM class=author><FONT color=#666666>Federico
Fusetti</FONT></EM></DIV></DIV></DIV>
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style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
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style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=luca.oliva@katamail.com href="mailto:luca.oliva@katamail.com">Luca
Oliva</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Tuesday, December 23, 2008 3:19
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] dichiarazioni
lorigiola</DIV>
<DIV><BR></DIV>Notizie di rugby: <A
href="http://www.rugbyrugby.it">http://www.rugbyrugby.it</A><BR>
<P>
<HR>
<P></P>Su "La Gazzetta dello Sport" di stamattina si fa riferimento ad una
<BR>presunta dichiarazione del Presidente del Petrarca Lorigiola sulla
<BR>disponibilità del Petrarca ad unirsi con Rovigo e Venezia per costituire
<BR>una franchigia per partecipare alla Celtic League.<BR>Qualcuno sa se è una
"bufala" o una notizia con qualche fondamento ? E <BR>magari riesce a
riportare un articolo di stampa ?<BR><BR>Ciao.<BR>Luca Oliva<BR><BR><BR>
<P>
<HR>
<P></P>_______________________________________________<BR>Gestisci la tua
iscrizione<BR><A
href="http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist">http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist</A>
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