<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=utf-8">
<STYLE type=text/css>DIV {
        MARGIN: 0px
}
</STYLE>
<META content="MSHTML 6.00.6000.16735" name=GENERATOR></HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV><FONT face=Arial>Secondo me tutt'e due: dici bene e parli
giusto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Ricordo che ancora un paio d'anni fa, qui in list, si
parlò dello stesso argomento e molti sostenevano questa tesi.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>E' senz'altro una brillante via d'uscita: ci permetterebbe
tutto quello che tu evidenzi, dall'avere squadre forti sul piano</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>internazionale, il riscontro mediatico e di pubblico, la
crescita dei vivai locali, ecc. ecc. E il tutto abbastanza in
fretta.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Mentre le altre strade indicate impiegherebbero molto, ma
molto più tempo e mi suonano un pò macchinose e complicate</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>per avere l'assenso di tutte le parti in
causa.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Il problema, purtroppo (non il primo, ma tra i primi,
emotivamente parlando) sai qual'è? Il campanilismo e l'individualismo
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>di questo nostro amato paese, per cui meglio piccolo ma di
casa mia piuttosto che grande ma dove io, singolo club, </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>conto poco . L'etichetta, poniamo, di Roma, metterebbe in
ombra, che so, Colleferro, Frascati, Viterbo ecc. E poi il problema
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>del comando. </FONT><FONT face=Arial>Come in politica:
</FONT><FONT face=Arial>meglio micro, ma dove comando io, che un'unione di forze
dove necessariamente devo fare un </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>passo indietro. E' la ricerca esasperata della
parcellizzazione delle responsabilità, la polverizzazione delle autonomie invece
della </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>polarizzazione delle forze.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Forse una prima via d'uscita potrebbe essere proporre
dei nomi che richiamino entità etnico-geografiche, senza dare paternità
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>precise; ad es. </FONT><FONT face=Arial>una squadra
chiamata "Adriatica" per il nord-est, "Alpi" per il nord-ovest e così via.
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Ma prima ancora (molto prima) </FONT><FONT face=Arial>c'è
un'enorme esigenza </FONT><FONT face=Arial>di umiltà e generosità: la presidenza
FIR avrebbe molto da fare, sia sul </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>piano </FONT><FONT face=Arial>diplomatico che su quello
degli </FONT><FONT face=Arial>incentivi per riuscire a convincere tutti afare un
passo indietro per poter poi ripartire tutti </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>insieme col piede giusto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Molto dipenderà da quanto essa stessa sia convinta della
</FONT><FONT face=Arial>bontà </FONT><FONT face=Arial>del progetto e dalla forza
di persuasione, di pressione che </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>verrebbe adottata. </FONT><FONT face=Arial>Il
resto arriverebbe poi da solo, col buon senso e con i</FONT><FONT
face=Arial><FONT> risultati positivi. Io ci
spero.</FONT></FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial>Piero</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">-----Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=totorugby@yahoo.it href="mailto:totorugby@yahoo.it">Salvatore
Messina</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Friday, December 05, 2008 10:31
AM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> I: I: R: [RUGBYLIST] Squadre del
Top Ten</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV
style="FONT-SIZE: 14pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif">
<DIV></DIV>
<DIV>Assolutamente no!</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>E' vero invece il contrario.</DIV>
<DIV>Per crescere tecnicamente servono strutture e tecnici di alto livello,
oltre che gareggiare al massimo livello possibile. Ciò ha costi altissimi,
sopratutto in un periodo di crisi mondiale.</DIV>
<DIV>Raggruppare in 2 o 3 entità il meglio del potenziale nazionale (Italiano)
dal S10 alla A2, il massimo delle sponsorizzazioni con marchi
internazionali, l'apporto di città strategiche (centri economici e/o
turistici), mi sembra l'unica via per far crescere il movimento.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Dati alla mano, nonostante decenni di lavoro di base, l'esplosione di
tesserati e società nuove (BENVENUTO AL CREMONA RUGBY) si è avuta con
l'esposizione mediatica degli azzurri. Non solo con le partite
ma anche con gli spot pubblicitari di cui sono testimonial e che
martellano l'immaginario collettivo.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Possibile che non si riesca a vedere un futuro in cui a Roma,
Milano, Venezia, Firenze, Torino e Napoli si giochino partite
di coppa Europa con squadre di alto Budget
(sponsor internazionali) in cui militino i vari Parisse, Bergamasco,
Bortolami, Marcato, Masi, De Marchi, Bocchino, Buso, Favaro ecc ecc?</DIV>
<DIV>Chi ha mai detto che Rovigo, Padova, Treviso, Parma, Brescia debbano
morire? Semplicemente giocherebbero il sano e vecchio campionato di serie A a
12 squadre, oltretutto spingendo altri e nuovi giovani al
professionismo o semiprofessionismo. Permettendo loro, invece di
languire ed invecchiare in serie B o C, cercando di conciliare il rugby
con il futuro lavoro, di essere seguiti da allenatori preparati in
società con una storia ed esperienza alle spalle.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Non dimentichiamoci che l'Italia, nei confronti di Australia e
Nuova Zelanda, è una potenza (pare strano ma è così) economica del G8 e
se si riuscisse a mettere in campo tutto il nostro potenziale umano/economico
potemmo sicuramente arrivare a pareggiare le altre nel rancking
mondiale.</DIV>
<DIV>Come avviene normalmente nel calcio, basket, pallavolo in cui, tra
alti e bassi, siamo competitivi a livello mondiale.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Altro che schiacciare la base e tagliare le gambe ai nostri
giovani!!!!!!! Una struttura di questo tipo produrrebbe una <U>fame
di giovani italiani promettenti</U> senza pari nella storia del
nostro rugby. Spingendo le società minori ad investire nella ricerca del
talento per finanziare (pare brutto ma è la vita) i club amatoriali e/o
dilettantistici.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Non dimentichiamoci che NEL MONDO REALE, senza scomodare proverbi
indecenti su cosa "tiri" di più, è l'interesse a muovere le politiche. Nessuno
ti darà mai dei soldi se gli prometti che in cambio avrà sudore, sangue ed
onore. Cose ben diverse da divertimento, guadagno e fama.</DIV>
<DIV>Ciò non toglie che ciascuno di noi possa contribuire al rugby solo per
passione. Sul volontariato però non si costruiscono startegie di marketing
industriale.</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Se invece invochiamo il rugby della parrocchia e degli ideali non
lamentiamoci se ne prendiamo un sacco e una sporta da stelle mondiali come
Giteau che con il guadagno di una stagione si comprano la villa sulla barriera
corallina o come Hernandez che può frequentare le notti Parigine!</DIV>
<DIV>Nel frattempo, però, risparmiamo i tanti dindini di procuratori,
giocatori stranieri ed annessi e connessi, perchè con il portafoglio degli
altri sono tutti generosi....</DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV>Dico bene o parlo giusto?<BR> </DIV>PEACE & LOVE & PLAY
RUGBY
<DIV></DIV><BR><BR>
<DIV>Salvatore Messina
<DIV><BR></DIV></DIV></DIV></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>