<html><head><style type="text/css"><!-- DIV {margin:0px;} --></style></head><body><div style="font-family:times new roman, new york, times, serif;font-size:12pt"><DIV>A proposito, si può sapere che fine ha fatto "Scintilla"?<BR></DIV>
<DIV style="FONT-SIZE: 12pt; FONT-FAMILY: times new roman, new york, times, serif"><BR>
<DIV style="FONT-SIZE: 13px; FONT-FAMILY: arial, helvetica, sans-serif"><FONT face=Tahoma size=2>
<HR SIZE=1>
<B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">Da:</SPAN></B> "Psycho@wupsite.com" <Psycho@wupsite.com><BR><B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">A:</SPAN></B> rugbylist@rugbylist.it<BR><B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">Inviato:</SPAN></B> Venerdì 14 novembre 2008, 12:47:01<BR><B><SPAN style="FONT-WEIGHT: bold">Oggetto:</SPAN></B> [RUGBYLIST] Che palle....ovali!<BR></FONT><BR>Volevo dire solo una cosa: se ci sai fare, in list, ti perdonano tutto. Pensa che da due anni Ruggero ci smarrona col Piccolo Bar (e fa anche domande retoriche: Non so se qualcuno ricorda il Piccolo Bar), eppure non solo non lo "crocifiggiamo",ma addirittura gli chiediamo (blandamente) di "insistere". E lui nons e lo lascia dire due volte!!!! Partorendo racconti sempre più lunghi, ma sempre pieni di "perle" ovali<BR>Quindi, credo che dipenda solo dal modo di porgersi.<BR>Spero che tu possa accettare il consigli o di uno che si è fatto mandare a quel paese da mezza(o forse più)
list.<BR>Umberto<BR>p.s. Rugger'One .............. ok, ti devo una birra<BR>:)))))) <BR><BR><BR><BR><BR><BR>tempodirugby Scrive: <BR>> Gentile Ruggero,<BR>> Non puoi augurarmi che da un mio post sortiscano lunghe discussioni perché,<BR>> come hai visto, se sono IO a farle nascere, poi mi dicono "che palle", "che<BR>> noia", "discussione troppo lunga", "stucchevole" ed altre amenità...<BR>> Io sono suscettibile ed ho un carattere fumantino, è vero: ma spesso mi pare<BR>> di avere delle buone ragioni per sentirmi offeso o arrabbiato.<BR>> Cmq è stato uno sfogo uscito fuori tema in risposta a bordate fuori tema<BR>> altrui: contiene del vero ma forse non avrei dovuto esternarlo.<BR>> Un saluto a tutti. <BR>> <BR>> <BR>> Il giorno 13 novembre 2008 16.37, ruggero rizzi <<A href="mailto:ruggerorizzi@gmail.com" ymailto="mailto:ruggerorizzi@gmail.com">ruggerorizzi@gmail.com</A>> ha<BR>> scritto:
<BR>>> Ullallà............come siamo suscettibili.....!!!!<BR>>> Ma, aggiungo di mio, non saremo anche 'nu pòco pignoli, quasi al limite<BR>>> della presuntuosità?<BR>>> Voglio sbagliarmi.<BR>>> Magari conoscendoti rugbysticamente di più e smentirmi da solo.<BR>>> Ma facendo così però non mi dai una mano..... <BR>>> Scrivi: "Non mi permetto di dire a nessuno....che una discussione è<BR>>> sciocca, stucchevole ecc."<BR>>> (E .intanto lo affermi...;-)... alla faccia delle 100 e più e-mail che tu<BR>>> stesso annoti)<BR>>> Personalmente auguro altrettante risposte ai tuoi futuri<BR>>> quesiti/discussioni/notizie, a dimostrazione che su questa "lavagna"<BR>>> chiamata rugbylist c'è posto per tutti gli argomenti inerenti al rugby.<BR>>> Sapere cose nuove sul rugby, qualunque esse siano, credo faccia piacere a<BR>>> tutti coloro che
non le sanno.<BR>>> Tu -forse- le sapevi già da buon Giornalista.<BR>>> Altri, meno titolati, forse non lo sapevano.<BR>>> E avranno aggiunto un altro piccolissimo mattone alle loro conoscenze<BR>>> - storiche e non - del nostro sport.<BR>>> Perchè secondo te, non debbono interessare?<BR>>> A te dovrebbero interessare eccome, visto che di professione fai il<BR>>> divulgatore di notizie.<BR>>> Se le sai tanto meglio. Viceversa te le annoti da una parte e magari un<BR>>> giorno ti possono servire.<BR>>> Faceva così anche i'indimenticato tuo collega P.L. Fadda ( glie l'ho<BR>>> visto fare io -de visu- ) Forse anche Ravagnami quando annota una -oramai<BR>>> poche per lui- novità presenti o passate.<BR>>> E' solo un consiglio: non mi permetto di insegnarti nulla.<BR>>> Un consiglio che è servito anche me nella mia
quarantennale vita<BR>>> professionale.<BR>>> In fabbrica.<BR>>> Senza rancore, mi raccomando!<BR>>> Saluti dalla bassa Valle Scrivia<BR>>> Ruggero R. <BR>>> ..."verrouillier"....ti dice qualcosa questo, a proposito di storia<BR>>> rugbystica?<BR>>> Tranquillo: i "Beatles" all'epoca, si erano già sciolti da tempo.<BR>>> :-) <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> <BR>>> Il giorno 13 novembre 2008 15.06, tempodirugby <<A href="mailto:tempodirugby@gmail.com" ymailto="mailto:tempodirugby@gmail.com">tempodirugby@gmail.com</A>> ha<BR>>> scritto: <BR>>> Mi aggancio ad una frase di "qso", prendendola come spunto per dire una<BR>>>> cosa alla List: appena un argomento si prolunga più del necessario, e specie<BR>>>> se l'ho proposto io, ecco che
arrivano diversi riferimenti alla lunghezza<BR>>>> della polemica, alla sua poca importanza, ecc.<BR>>>> Ma io credo che questo sia proprio l'ambiente per ogni discussione, anche<BR>>>> lunga, anche poco importante. Che problema c'è? Se non interessa, ognuno può<BR>>>> lasciarla perdere o proporne un'altra.<BR>>>> Io non mi permetto di dire a nessuno che una certa discussione è troppo<BR>>>> lunga, o sciocca, o stucchevole. Eppure ce ne sono state, così! Vogliamo<BR>>>> ricordarci di quando, per una settimana, sono state prodotte qualcosa come<BR>>>> 100 e-mail sull'origine ed il significato del termine "meta" o "rugger"?<BR>>>> Potrà quest'argomento non interessare qualcuno (me, per esempio)? Eppure?<BR>>>> Zitto e rispettoso: ad un certo punto la discussione non mi interessava più<BR>>>> e non l'ho seguita.<BR>>>> E' tanto
semplice.<BR>>>> Chiedo scusa alla List e la saluto. <BR>>>> Il giorno 13 novembre 2008 14.58, <A href="mailto:qso@libero.it" ymailto="mailto:qso@libero.it">qso@libero.it</A> <<A href="mailto:qso@libero.it" ymailto="mailto:qso@libero.it">qso@libero.it</A>> ha<BR>>>> scritto: <BR>>>>> Ciao a tutti, <BR>>>>> tanto per cambiare discorso sui fischi - che non se ne può più -<BR>>>>> riporto l'intervista fatta dal mitico Pastonesi per la Gazza a Bortolami.<BR>>>>> Interessante la parte riguardante ... i fischi! Ma soprattutto le due<BR>>>>> risposte<BR>>>>> alle due domande finali <BR>>>>> <BR>>>>> Questo il link:<BR>>>>> <A href="http://www.gazzetta/" target=_blank>http://www.gazzetta</A>.<BR>>>>> it/Sport_Vari/Rugby/Primo_Piano/2008/11/11/bortolami.shtml <BR>>>>> TORINO, 11
novembre<BR>>>>> 2008 - È il nostro passaporto per il mondo. È il nostro apriti-Sesamo al<BR>>>>> rugby<BR>>>>> internazionale. Marco Bortolami, 28 anni, seconda linea, non solo è stato<BR>>>>> capitano dell'Italia, ma anche del Narbonne in Francia e del Gloucester<BR>>>>> in<BR>>>>> Inghilterra. Un punto di riferimento, un esempio, un trascinatore.<BR>>>>> Sabato,<BR>>>>> contro l'Argentina, giocherà la sua partita numero 69 in Nazionale.<BR>>>>> -<BR>>>>> Bortolami, che Italia è?<BR>>>>> "Un bel gruppo, che sta migliorando, che può<BR>>>>> migliorare ancora. Nato nei Sei Nazioni 2008, cresciuto nella tournee di<BR>>>>> giugno, ritrovato adesso per questi tre test-match, e che si sta<BR>>>>> preparando al<BR>>>>> Sei Nazioni 2009".<BR>>>>> - Contro
l'Australia la nostra mischia ha sofferto. Perché? <BR>>>>> "Perché davanti avevamo l'Australia. Perché non siamo entrati in campo<BR>>>>> convintissimi. Perché loro erano più organizzati".<BR>>>>> - Problemi in touche?<BR>>>>> "Di<BR>>>>> tre tipi. Il primo: l'arbitro non ci ha tutelato: alle nostre finte, i<BR>>>>> loro<BR>>>>> saltatori finivano addosso ai nostri e restavano impuniti. Il secondo: un<BR>>>>> paio<BR>>>>> di nostri lanci sono stati imprecisi. Il terzo: in alcune circostanze le<BR>>>>> chiamate della touche sono state fatte in punti troppo marcati".<BR>>>>> - Però?<BR>>>>> "Siamo<BR>>>>> convinti che contro l'Australia non abbiamo disputato la partita della<BR>>>>> vita,<BR>>>>> eppure potevamo batterla. Significa che possiamo giocarcela
contro<BR>>>>> chiunque".<BR>>>>> -<BR>>>>> Pumas compresi?<BR>>>>> "Sì. Forti, ma non invincibili. Dobbiamo provare a giocare di<BR>>>>> più. Il loro pacchetto di mischia è organizzatissimo, noi dobbiamo<BR>>>>> spostare il<BR>>>>> pallone. Abbiamo il dovere di provare a vincere".<BR>>>>> - A 24 anni è diventato un<BR>>>>> emigrante del rugby.<BR>>>>> "John Kirwan, allora c.t. della nostra Nazionale, mi aveva<BR>>>>> messo in testa che, per migliorare, sarebbe stato meglio che andassi a<BR>>>>> giocare<BR>>>>> all'estero. Questo mi ha aiutato come atleta, e anche come uomo. È stata<BR>>>>> una<BR>>>>> scelta decisiva nella mia vita".<BR>>>>> - In Francia.<BR>>>>> "Ambiente competitivo. Là il<BR>>>>> rugby è simile al nostro, ma il
livello molto più alto. La differenza sta<BR>>>>> nella<BR>>>>> velocità, nel ritmo".<BR>>>>> - Poi in Inghilterra.<BR>>>>> "Alla quale mi sento più vicino per<BR>>>>> mentalità. Gli inglesi interpretano il rugby come una disciplina. E' un<BR>>>>> mondo<BR>>>>> professionale, serio, rigoroso, sottoposto a forti pressioni mediatiche.<BR>>>>> E'<BR>>>>> anche un mondo più freddo: finito l'allenamento, ognuno a casa sua".<BR>>>>> - Lei ha<BR>>>>> provato a riscaldarlo?<BR>>>>> "Sì, e forse proprio per questo hanno voluto nominarmi<BR>>>>> capitano del Gloucester: perché ho sempre dato importanza ai rapporti<BR>>>>> umani<BR>>>>> almeno come a quelli tecnici".<BR>>>>> - Adesso?<BR>>>>> "Non sono più il capitano, né del<BR>>>>>
Gloucester (Tindall, ndr) né dell'Italia (Parisse, ndr). Meno<BR>>>>> responsabilità,<BR>>>>> più divertimento".<BR>>>>> - Con Mallett?<BR>>>>> "Una nuova pagina della mia vita, un nuovo<BR>>>>> capitolo nella storia della Nazionale. Abbiamo un rapporto fantastico.<BR>>>>> Fin dall'<BR>>>>> inizio l'ha improntato sull'onestà e la chiarezza, qualità che per me<BR>>>>> sono<BR>>>>> irrinunciabili. Nick è uno che guarda sempre negli occhi. Il ruolo di<BR>>>>> capitano<BR>>>>> è importante, ma fino a un certo punto. Io sono uno che, a se stesso,<BR>>>>> chiede<BR>>>>> già tantissimo".<BR>>>>> - A che punto della carriera ritiene di essere?<BR>>>>> "Ho sempre<BR>>>>> cercato di migliorarmi. Seconda linea è un ruolo fisico e tecnico, ma<BR>>>>>
richiede<BR>>>>> anche tanta esperienza. Il mio contratto con il Gloucester scadrà alla<BR>>>>> fine del<BR>>>>> 2009-2010. Ma la mia vita sta già cambiando: in gennaio diventerò padre,<BR>>>>> per la<BR>>>>> prima volta. Sento che la gerarchia dei valori della mia vita si<BR>>>>> modifica. Sarà<BR>>>>> una bimba, si chiamerà Emma e nascerà in Italia".<BR>>>>> - In Italia il rugby sta<BR>>>>> diventando popolare.<BR>>>>> "Vero, ma adesso si dovrebbe fare un salto di qualità. Il<BR>>>>> giorno in cui ci chiameranno in tv per parlare di rugby e non di moda o<BR>>>>> di<BR>>>>> cucina o di calcio, sarà un successo".<BR>>>>> - Intanto, a Torino, il rugby ha<BR>>>>> sconfitto il calcio.<BR>>>>> "Una partita della serie A anticipata per fare posto
a<BR>>>>> noi: incredibile".<BR>>>>> - Però c'è un pericolo: che il rugby acquisisca certe<BR>>>>> cattive abitudini del calcio.<BR>>>>> "Il rugby ha valori troppo forti per essere<BR>>>>> dimenticati o cancellati. A Padova il pubblico fischiava mentre gli<BR>>>>> australiani<BR>>>>> piazzavano, e questo non è bello. In Inghilterra c'è un silenzio tombale,<BR>>>>> anche<BR>>>>> se a Twickenham qualche fischio si sente. Ma qualche fischio è<BR>>>>> fisiologico".<BR>>>>> -<BR>>>>> Del rugby che cosa affascina di più?<BR>>>>> "La contrapposizione tra fisicità,<BR>>>>> agonismo, forza e lucidità, fair play, autodisciplina. Far convivere<BR>>>>> queste due<BR>>>>> anime non è scontato. Ma la gente, che forse non riesce a cogliere le<BR>>>>>
sfumature<BR>>>>> del regolamento, questo lo capisce, e lo apprezza moltissimo".<BR>>>>> - Quanto è<BR>>>>> rimasto, nel rugby, di certe tradizioni?<BR>>>>> "Tutto. Dal corridoio al terzo tempo,<BR>>>>> dal senso di appartenenza a questo sport fino a un codice di leggi o<BR>>>>> comportamenti non scritto".<BR>>>>> - Sarà così anche contro i Pumas?<BR>>>>> "Ci si può<BR>>>>> giurare. Per noi è quasi un derby. Sul campo sarà una guerra, piena di<BR>>>>> tensioni<BR>>>>> ed emozioni, poi ci stringeremo la mano, ci faremo i complimenti, ci<BR>>>>> berremo<BR>>>>> una birra. In amicizia".<BR>>>>> - Come andrà?<BR>>>>> "Non lo so. So che ci divertiremo. E so<BR>>>>> che, alla fine della partita, come sempre mi accade, mi rimarrà una<BR>>>>> specie
di<BR>>>>> vuoto in pancia. Fino alla partita successiva".<BR>>>>> - E questo è il bello del<BR>>>>> rugby?<BR>>>>> "Il bello del rugby è che, finita una partita, ce ne sarà sempre un'<BR>>>>> altra".<BR>>>>> dal nostro inviatoMarco Pastonesi <BR>>>>> _______________________________________________<BR>>>>> Gestisci la tua iscrizione<BR>>>>> <A href="http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist" target=_blank>http://www.rugbylist.it/mailman/listinfo/rugbylist</A> <BR>>>>> <BR>>>> <BR>>>> <BR>>>> --<BR>>>> <A href="http://blog.libero.it/tempodirugby" target=_blank>http://blog.libero.it/tempodirugby</A><BR>>>> (Massimo Coppa Zenari) <BR>>>> _______________________________________________<BR>>>> Gestisci la tua iscrizione<BR>>>> <A
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