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<DIV><FONT face=Arial size=2>Caro Giovanni, dovrei essere uno dei
primissimi (Top Ten?) iscritti alla rugbylist (1996?) e ricordo
bene anche l'emozione del debutto ufficiale sulla stampa nazionale
(ehm ehm, digitate, eventualmente: "Tinari caviglia rugby" su Google).
</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sì, è vero che un po' alla volta l'interesse si è
affievolito fino ai minimi termini attuali anche se credo non siano così
pochi quelli che, come me, "leggono ma non scrivono". Forse, rammentando
l'entusiamo di quei primi anni, va considerato che all'epoca Internet muoveva i
primi formidabili passi e alternative alla formidabile rugbylist non ce
n'erano. E tu hai avuto il merito di lanciare uno "strumento" che è stato al
tempo stesso piacevole e utile per diffondere notizie e, soprattutto,
umori. E Internet, va da sé, in uno sport come il rugby ha rappresentato davvero
una rivoluzione nella rivoluzione: scusate la bottà di senilità, ma oggi anche
in Italia tutti sanno tutto di tutti (anche se sapere non vuol dire conoscere e
capire) mentre fino a pochi anni fa le notizie ad esempio dalla Nuova
Zelanda arrivavano solo grazie ad avventurosi abbonamenti postali a riviste
passate di mano in mano più di castissimi Playboy: insomma, "tempo
reale" voleva dire almeno due settimane. Voleva anche dire assimilare
concetti e meditarli senza essere travolti dalla schermata
successiva. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Poi però va ammesso che il rugby italiano ha
da tempo un'immagine assai superiore alle proprie possibilità. Merito della
nazionale e del Sei Nazioni: per il resto siamo ancora naviganti
nell'arcipelago. Isole e soprattutto isolette magari abitate da grandi
passioni, ma prive di collegamenti. Il Top Ten, le Coppe, la pay tv per pochi,
la tv di stato in chiaro per nessuno (vista anche la qualità della
produzione). Mah, resta un senso di grande freddezza. Resiste, in
realtà, solo l'eroica La7, che nessuno loderà mai abbastanza
per il ruolo avuto nel boom del rugby. Vero anche che il senso di
nostalgia di certi temi e certi personaggi è forte, ma del resto bisogna pur
andare avanti. Stiamo attraversando la terra di mezzo e da qualche parte si
arriverà, si vedrà se con o senza l'acciaccata rugbylist che tuttavia,
come la prima fidanzata e la prima meta, non si dimentica
mai.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Giovanni, hai fatto bene a scrivere "quelle cose".
Con affetto.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Paolo Ricci Bitti </FONT></DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=g.sonego@pianeta.it href="mailto:g.sonego@pianeta.it">Giovanni
Sonego</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Wednesday, October 22, 2008 7:00
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> Re: [RUGBYLIST] Rugbylist, una
ventata di tristezza</DIV>
<DIV><BR></DIV>Angelo Volpe @fast ha scritto:
<BLOCKQUOTE cite=mid:005001c9345b$af4b0f50$a1a2f41d@rete.poste type="cite">
<META content="MSHTML 6.00.5730.13" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Amici listaroli,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>la rugbylist sta diventando sempre più
"silenziosa" e deprimente. </FONT><FONT face=Garamond size=4>Dopo un weekend
rugbysticamente frizzante come questo, con vittorie delle squadre italiane
credo senza precedenti per quantità e qualità in una stessa tornata di
Coppe, c'è un mortuorio desolante. </FONT><FONT face=Garamond
size=4>[...]</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Forse a qualcuno la rugbylist chiacchierona
e combattiva dava fastidio ? Forse oscurava altre vetrine
rugbystiche del web? Forse bisognava raffreddare una voce che nel campo
ovale era forte e vivace da oltre dieci anni? </FONT></DIV>
<DIV> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>Che ne
pensate?</FONT></DIV></BLOCKQUOTE><BR>Ciao a tutti,<BR>sono abbastanza
d'accordo con Angelo: ultimamente la rugbylist e' meno appassionante di una
volta. <BR><BR>Faccio una premessa. Non credo che ci sia qualcuno che trama
per affossare la lista. C'e' un calo di interesse, la cosa mi sembra abbastana
evidente, ma la causa va cercata altrove. <BR><BR>Angelo fa un preciso
riferimento alla mancata discussione sulle coppe europee. Beh, questo mi da'
lo spunto per poter dire la mia: per me, se la gente non si interessa ai
risultati delle coppe europee, e' perche' le coppe europee non sono
interessanti. Punto.<BR><BR>Parto dalla mia impressione personale. Sono il
primo a non riuscire a trovare pathos e interesse nelle Coppe Europee. Non
credo, pero', di essere l'unico. Ho anche sentito dire che il numero di
spettatori che guarda le coppe in TV e' ridicolo. Questo mio disinteresse e'
indipendente dai risultati. La mia sensazione e' che le coppe europee
siano tornei artificiali, creati apposta per creare un pubblico televisivo da
rimbambire e al quale vendere della pubblicita'. Per me le coppe europee
esprimono proprio quel rugby che non mi dice niente: il rugby senza cuore e
senza radici, inventato a tavolino.<BR><BR>E, visto che ci sono, la dico
tutta. A me interessa veramente poco anche il rugby super 10. Credo che la
scelta di creare un campionato a 10 squadre sia l'ennesimo colpo inferto alla
diffusione del rugby in Italia. Sono anni e anni e anni che si studiano
meccanismi per ridurre il numero di squadre di vertice, per creare sfide
"d'alto livello" e il risultato qual e'? Un campionato che attira sempre meno
pubblico e che richiama un po' di interesse solo nelle partite finali. Uno
schifo.<BR><BR>Io credo che la causa sia da cercare lontano, che tutto sia
iniziato con l'introduzione dei playoff, il primo meccanismo che ha tolto
interesse al campionato (alla prima fase sicuramente). Per compensare questo
calo di interesse, si sono inventate tante formule, una peggiore dell'altra. E
come risultato, il calo di interesse per il campionato e per il rugby giocato
vicino a casa. Che poi, per me, e' l'unico che conta. <BR><BR>Forse sulla
rugbylist non si discute delle coppe Europee (e invece si parla di Paolini in
TV) perche' ci sono troppi nostalgici come me, che rimpiangono un rugby del
passato, un rugby che non c'e' piu'. Forse un giorno arrivera' un rugby
moderno, in grado di ricavarsi un posto nei miei sentimenti, vicino al rugby
antico. Ma almeno per il momento, non riesco proprio a trovare un rugby in
grado di suscitare in me le stesse emozioni di quello di una
volta.<BR><BR>Sono rimaso in dubbio se scrivere o meno queste cose, ma era un
po' che me le tenevo dentro e ci tenevo a dirle. <BR><BR>Ciao<BR>Giovanni
Sonego<BR><BR></BLOCKQUOTE></BODY></HTML>