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<p class="MsoNormal">Fumata bianca da parte del Comune di Roma, in vista innanzitutto
del Sei Nazioni</p>
<p class="MsoNormal"><b style="">FLAMINIO, I REPERTI
ARCHEOLOGICI NON BLOCCHERANNO I LAVORI</b></p>
<p class="MsoNormal"><br>In un irresistibile sketch che veniva inscenato in un'edizione
di "Mai dire gol" di oramai molti anni fa, il comico Gene Gnocchi, impersonando
"Hermes Rubagotti", un cronista avvinazzato della Bergamasca, parlando (se
ricordo bene) di una partita dell'Atalanta, affermava che un certo giocatore
(il nome si perde nelle nebbie della mia memoria) era inciampato e, finendo a
terra, aveva scavato un buco nel prato del terreno di gioco, dal quale era
emerso un clamoroso ritrovamento archeologico: un'antica necropoli camuna.</p>
<p class="MsoNormal">Pressappoco la frase era questa (chiedo scusa ai glottologi
per le sicure imprecisioni nella trascrizione del dialetto): "<i style="">G'ha incespicà e g'ha scava' un biuso nel
terreno. Tutto lo stadio g'ha guarda' nel biuso e g'ha dito: Ooooohhhhh, una
necropoli camuna!</i>".</p>
<p class="MsoNormal">Ebbene, un fatto del genere è accaduto veramente allo Stadio
Flaminio, a Roma. Un mausoleo sepolcrale (addirittura!) era emerso dal terreno
nei pressi di una tribuna, mentre erano in corso i lavori per la
riqualificazione dell'impianto, assolutamente necessari sia per l'adeguamento
agli standard di sicurezza che nell'ottica di continuare ad ospitare degnamente
il Sei Nazioni, ed ancor più in vista di un'eventuale assegnazione dei
Mondiali.</p>
<p class="MsoNormal">Si temeva, nella migliore delle tradizioni italiche, che i
lavori sarebbero rimasti bloccati per lungo tempo, mettendo a repentaglio
innanzitutto il torneo delle nazionali europee, che comincia a febbraio.</p>
<p class="MsoNormal">Ma il delegato allo Sport del Comune di Roma, Alessandro
Cochi, ha gettato finalmente acqua sul fuoco, ribadendo che si terrà fede a
tutti gli impegni.</p>
<p class="MsoNormal">Cochi ha dichiarato: "<i style="">Stiamo
completando i lavori per la realizzazione di due grandi scale all'esterno della
tribuna che saranno fisse per tre anni, in modo da consentire al pubblico di
entrare allo stadio. Un lavoro da circa dieci milioni di Euro diviso in tre
fasi. I reperti per adesso saranno coperti, ma con la Sovrintendenza ai
Beni Archeologici stiamo pensando di mettere un vetro in modo da farli vedere
anche al pubblico del rugby, a partire dal 2010. Una cosa che all'estero piace
molto e che sappiamo già che avrà un certo successo</i>".</p>
<br clear="all"><br>-- <br><a href="http://tempodirugby.ilcannocchiale.it">http://tempodirugby.ilcannocchiale.it</a><br>(Massimo Coppa Zenari)<br>
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