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<DIV><FONT face=Garamond size=4>BADIA, IL DRAMMA DI BEDENDO<BR>da "Il
Gazzettino" - Edizione Rovigo</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4><BR>Domenica pomeriggio di ritorno da un viaggio
in moto sulla Futa, fra Firenze e Bologna, il giocatore della Zhermack Badia
Polesine Marco Bedendo si è scontrato frontalmente con un'auto ed è stato
sbalzato contro il guard rail: nel violento impatto una gamba è rimasta
incastrata ed è rimasta amputata appena sopra il ginoccchio. Con l'elisoccorso
il giovane è stato portato nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Careggi di
Firenze, diretto dal professor Peris. Con Marco Bedendo, 29 anni quest'anno,
centro, terza linea e capitano della Zhermack, viaggiava la fidanzata Erika che
invece è stata ricoverata in un ospedale di Bologna, dove, secondo le prime
informazioni, ieri pomeriggio è stata operata, pare, per fratture mutiple alle
gambe. Il giocatore ha avuto fratture alla clavicola e pare scongiurato un
trauma cranico.Marco Bedendo era andato a fare un giro sulla Futa, meta classica
di tutti i moticiclisti, assieme al compagno di squadra ed ex rossoblu Emanuele
Brancalion (pilone che compie trent'anni quest'anno) che lo seguiva a bordo
della sua moto al momento dell'incidente: il giocatore non ha avuto gravi
conseguenze, anche grazie alla tuta con la conchiglia di protezione della
schiena, ha subito qualche escoriazione e ieri era già a casa. "Branca" è
riuscito a piegare la moto e a farla scivolare sull'asfalto senza farsi
trascinare contro l'auto e la moto del compagno. Sulla dinamica dell'incidente
sono in corso gli accertamenti anche per stabilire le esatte responsabilità: lo
scontro è avvenuto in curva, in un punto piuttosto stretto. A salvare la vita a
Marco Bedendo è stato proprio Emanuele Brancalion che ha avuto il coraggio e la
prontezza di riflessi di legare la gamba rimasta attaccata al corpo e bloccare
in parte l'emorragia. All'Ospedale Careggi Marco Bedendo è stato operato
d'urgenza e ha avuto bisogno di più di venti sacche di sangue. Ieri il papà, la
mamma e il fratello lo hanno raggiunto a Firenze. «Non mi sento di dire nulla -
ci ha detto al telefono Emanuele Brancalion - sono troppo sconvolto». <BR>E
sotto choc è tutto l'ambiente rugbystico badiese a partire dal presidente
Giorgio Golfetti: «Appena la notizia dell'incidente ci ha raggiunti siamo
rimasti sconvolti e non abbiamo potuto non ricordare il grave incidente del
luglio dello scorso anno quanto il nostro giovane giocatore Matteo Rocco Verzola
ha perso la vita mentre tornava di notte dai lidi ferraresi. Attendiamo con
ansia l'evolversi della situazione: da infomazioni ufficiose pare che nella
giornata di lunedì Marco abbia mostrato qualche miglioramento e una ripresa
delle funzioni vitali». Costernati anche il ds Massimiliano Dolcetto, che sabato
si era incontrato con Marco per parlare della prossima stagione, e l'allenatore
Pierpaolo Tellarini che si è messo in contatto con Brancalion. Matteo Rocco
Verzola era molto legato a Marco Bedendo tanto che lavorava a Badia Polesine
nell'officina di costruzioni meccaniche della famiglia del compagno. L'incidente
di Marco Bedendo ricorda quello dell'ex seconda linea rossoblu Domenico Russo
che, sempre in moto, ha avuto una gamba amputata per essere andato a sbattere
contro un guard rail alcuni anni fa.</FONT></DIV></BODY></HTML>