<div>"Per esempio, io sono indiano. Ora, supponiamo che sia prigioniero di guerra in Pakistan e i pakistani mi dicano: "Bene, oggi ti porteremo alla frontiera, per farti dare un'occhiata al tuo paese". Così, mi portano alla frontiera, io guardo al di là del confine e penso: "Oh, il mio paese, il mio magnifico paese. Vedo dei villaggi, degli alberi, delle colline. Questo è il mio paese natale!" Dopo un po' una delle guardie mi dice: "Scusa, abbiamo fatto un errore. Dobbiamo spostarci di altre dieci miglia". A cosa stavo reagendo io? A niente. Mi concentravo su una sola parola: India. Ma gli alberi non sono l'India: gli alberi sono alberi. In effetti, non esistono confini né frontiere: sono stati posti in essere dalla mente umana, per lo più da politici avidi e stupidi. Il mio paese, una volta, era uno solo: adesso sono diventati quattro. Se non stiamo attenti, potrebbero diventare sei. Allora avremmo sei bandiere, sei eserciti. Per questo non mi vedrete mai fare il saluto a una bandiera. Io aborrisco tutte le bandiere nazionali perché sono idoli. A cosa facciamo il saluto? Io saluto l'umanità, non una bandiera circondata da un esercito.<br>
Le bandiere sono nella testa della gente."</div>
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<div>Da "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Anthony De Mello</div>
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<div><span class="gmail_quote">2008/5/27, Enrico Pavanello <<a href="mailto:enrico.pavanello@gmail.com">enrico.pavanello@gmail.com</a>>:</span>
<blockquote class="gmail_quote" style="PADDING-LEFT: 1ex; MARGIN: 0px 0px 0px 0.8ex; BORDER-LEFT: #ccc 1px solid">> Gli All Blacks hanno giocato i Mondiali con più equiparati/non neozelandesi<br>> dell'Italia.<br>
> Solo per la cronaca.<br><br>E sempre per la cronaca non mi pare che abbiano vinto...<br>Meglio equiparare il SudAfrica allora!!!<br><br>Ciao<br>Enrico<br><br><br>--<br>...no, non si può giocare a rugby con chicchessia, senza essergli<br>
amico, per sempre.<br>Lando Cosi (Piccolo Grande Rugby Antico)<br></blockquote></div><br>