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<DIV><FONT face=Arial size=2>Leggo sempre con piacere le mail del nostro
listarolo Giovanni Ceraolo che apprezzo molto come conoscitore del nostro sport
ma questa volta il mio pensiero va dalla</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>parte opposta. Non me ne voglia, quindi, se
intervengo sulla sua disamina.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Concordo invece nel sostenere che il principale dei
problemi della squadra azzurra sia proprio l'apertura. L'esperimento, come fu
definito da Nick, sembra non</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>abbia sortito effetti positivi. A mio parere nelle
cinque partite del Six Nations non ho visto miglioramenti di Andrea Masi in
questo ruolo. L'ultima partita giocata a Roma</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>è stata punteggiata dai soliti errori e
rallentamenti e mancanza dei tempi giusti proprio come la prima a Dublino. Piede
spreciso, soluzioni sbagliate sotto pressione,</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>rallentamento nell'apertura dei palloni. Mentre
considero Andrea il più completo e forte centro che l'Italia abbia a
disposizione: più forte sia in attacco che in difesa di</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Mirko ( credo non ci siano dubbi) ma anche più
penetrante (come centro) di Canale, per non voler insistere sulla presa delle
mani. E' però vero che Andrea all'apertura ci permette di avere una difesa alta
che annulla o perlomeno riduce notevolmente la linea di attacco avversaria. Si è
visto benissimo con l'Irlanda. O'Driscoll ebbe solo un pallone giocabile e con
molto poco spazio. Ma rimane sempre il modo migliore di come
dover gestire i palloni che vengono riforniti alla nostra apertura: questo si
che è il</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>vero problema! Nell'ultimo quarto d'ora giocato
contro la Scozia si è assistito al cambio totale della mediana con Travagli e
Marcato che hanno cambiato il modo di giocare</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>gestendo il possesso del pallone teso alla
conquista ed occupazione del terreno di gioco. Ed abbiamo vinto. Spero
ardentemente che Nick ( e ripeto che lo stimo</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>tra i migliori tecnici di rugby al mondo) voglia
considerare esaurito l'esperimento e cominciare ad investire per il ruolo di
apertura su altri giocatori che ne abbiano le caratteristiche fisiche e mentali.
Uno di questi potrebbe proprio essere Marcato.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Sappiamo che abbiamo un pacchetto tra i più forti
del torneo : dobbiamo concretizzare maggiormente i palloni che esso conquista e
non sono pochi!</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Un caro saluto da Cavallo Pazzo.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message -----
<DIV style="BACKGROUND: #e4e4e4; font-color: black"><B>From:</B> <A
title=jxcira@tin.it href="mailto:jxcira@tin.it">Giovanni Ciraolo</A> </DIV>
<DIV><B>To:</B> <A title=gallomassimo@iol.it
href="mailto:gallomassimo@iol.it">Massimo Gallo</A> ; <A
title=gaetano.palmiotto@fastwebnet.it
href="mailto:gaetano.palmiotto@fastwebnet.it">Gaetano Palmiotto</A> ; <A
title=rugbylist@rugbylist.it href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylisyt</A>
</DIV>
<DIV><B>Sent:</B> Friday, March 21, 2008 7:59 PM</DIV>
<DIV><B>Subject:</B> Re: [RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby</DIV></DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Non mi sembra che l'analisi di Planet Rugby brilli
per la sua profondita'. Affermare come il principale problema dell'Italia sia la
mancanza di un'apertura esperta mi appare senza troppo fondamento. La presenza
di un Dominguez in squadra non cambierebbe di molto la situazione, e del
resto in questo 6 Nazioni le aperture, anche quelle piu' rinomate, non
hanno brillato in nessuna squadra. Alcune aperture hanno quasi esordito al
posto di altre che avevano gia' deluso in WCup, senza conseguire grandi
risultati. Il problema dell'Italia, secondo me, non e' l'apertura, ma il
fatto che si continui a lavorare sui singoli, e manca ancora una nostra
scuola. Anzi, con Nick Mallett questa tendenza a lavorare sui singoli mi sembra
accentuata rispetto al periodo di Berbizier. Non dimentichiamo che da 2 vittorie
l'anno passato siamo tornati alla singola vittoria e di pochissimo. Insomma, ad
ogni CT che cambia, tende a cambiare troppo anche il nostro gioco. Planet Rugby
ci accredita di un progresso tattico. Credo che abbiamo avuto un progresso di
singoli giocatori, e delle loro capacita' tattiche individuali, ma i progressi
di tattica collettiva sono ancora da sviluppare. Questa e' la differenza
principale con le altre nazioni. Forse in nazionale non esistono neanche
specialisti (con le loro opportune riserve) per il gioco di piede e quello alla
mano. Sarebbe il momento di sviluppare veramente questi settori. Troppi errori
di trasmissione, troppe incertezze di piede mentre abbiamo numeri 10 assai piu'
sicuri.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>Giovis </FONT></DIV>
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