E dimentichiamo L'Aquila ..<br><br><div><span class="gmail_quote">2008/3/13, Alberto Bertolazzi <<a href="mailto:a.bertolazzi@whitestar.it">a.bertolazzi@whitestar.it</a>>:</span><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
Posto che la cosa bella dell'organizzare i mondiali in Italia sarebbe<br> proprio che si troverebbero i soldi per fare nuovi impianti o per<br> ristrutturare quelli vecchi, credo che l'ultimo dei problemi siano gli<br>
stadi dove giocare. In Italia ce ne sono 30 sopra i 20.000<br> spettatori... Alcuni già pronti per il rugby, con piccole modifiche:<br> - Milano<br> - Genova<br> - Torino Olimpico<br> - Trieste<br> - Parma<br> - Bologna<br>
- Firenze<br> - Roma Flaminio<br> - Salerno<br> - Reggio Calabria<br> - Palermo<br> - Catania<br> E ne ho dimenticato sicuramente qualcuno. E non ho considerato quelli<br> con meno di 30.000 spettatori (ricordo a tutti che alcune partite dei<br>
primi mondiali, in Nuova Zelanda, si sono disputati anche in stadi con<br> capienza di 15.000 spettatori)<br> </blockquote></div><br>